ESCLUSIVA – Cesare Durazzo: “La scommessa femminile è Anna Costamagna. Omar Shaker e Gabriele Graneri…”

Ai microfoni de “Il Sogno nel Cuore” è intervenuto per un’intervista esclusiva Cesare Durazzo, avvocato ed agente FIFA per WT Winning Together.

ESCLUSIVA – Cesare Durazzo: “La scommessa femminile è Anna Costamagna. Omar Shaker e Gabriele Graneri…”

Cesare buonasera. Lei, agente prevalentemente in ambito femminile. Cosa la ha spinta ad approdare in un movimento ancora in crescita?

“È una storia che parte da lontano e per puro caso. All’Università ho seguito un percorso di studi incentrato sul diritto sportivo, ho poi collaborato direttamente con l’Università di Torino sempre in quell’ambito. Iniziò quindi la pratica da avvocato sognando di diventare Agente, ma non nascendo nel mondo del calcio non era semplice. Metto quindi nel cassetto il sogno, pensando di non poterlo realizzare. Anni dopo esser diventato avvocato, una mattina il mio amico Andrea che ora è il mio socio inseparabile mi propose quasi per scherzo di provare a intraprendere insieme questa avventura nel calcio femminile…

Caratterialmente sono uno che che ama mettersi in gioco, quindi nonostante una professione avviata in uno Studio Legale di primo piano, mi rimetto sui libri e mi abilito come Agente FIFA. Da lì parte la nostra avventura, nasce Winning Together, iniziando a seguire alcune ragazze nei settori giovanili ed in quattro anni i numeri sono decuplicati, arrivando ad assistere ragazze da Serie A e alle firme dei primi contatti professionistici, sempre con lo stesso entusiasmo”

È migliorato mediaticamente e sportivamente il calcio femminile negli ultimi anni?

“Sicuramente sì, è cresciuto tantissimo grazie ad un lavoro congiunto tra calciatrici, staff, società, Federazione ed addetti ai lavori. Sportivamente siamo cresciuti come Paese, avvicinandoci ad alcuni dei movimenti capofila di questo sport. Crescendo e migliorando come movimento, è cresciuta anche l’attenzione dei media ed il numero di appassionati, superando quel retaggio sessista per cui il calcio non era da donne. Recentemente mi è capitato di vedere delle bambine giocare a calcio da sole per strada: una scena del genere era inimmaginabile anche solo dieci anni fa, ed è la prova della crescita di un intero movimento”

In Italia cosa manca per ridurre il gap con il calcio maschile, aldilà degli aspetti economici? In Europa invece?

“Al di lá degli aspetti economici ed alle intollerabili disparità di trattamento, che caratterizzano la società in generale e non il solo calcio, a mio avviso manca una cultura sportiva e giornalistica radicata. Il calcio femminile in Italia, nonostante la crescita evidente, è ancora percepito come uno sport minore, con poca visibilità salvo purtroppo ancora rare occasioni. In Europa è diverso, ci sono Paesi nettamente più avanti ed altri dove un movimento femminile serio non esiste. La strada della parità è ancora lunga, ma è importante continuare a percorrerla”

Tra le sue assistite ed i suoi assistiti, quale spicca maggiormente per qualità tecniche?

“Ti faccio quattro nomi, due ragazze e due ragazzi, di cui uno “affermato” e uno in crescita esponenziale. Le ragazze sono Aurora Bovolenta, recente vincitrice della Primavera 2 con il Genoa: centrocampista “alla Pirlo” come l’ho sentita definire da molti, con visione e tecnica fuori scala. La scommessa femminile è Anna Costamagna, punta di diamante dell’Accademia Torino Under19 con cui ha stupito tutti. Letteralmente una macchina da gol, che sa sempre fare la differenza quando è il momento di farla. I ragazzi sono Omar Shaker della Pro Vercelli Under 17, arrivato alle reduce da una stagione spaventosa da più di 20 gol e diverse chiamate nell’Egitto Under17. In rampa di lancio vedo inoltre Gabriele Graneri, capitano della Mappanese Under 15. Un talento moderno, brevilineo e tecnico con un grande pregio: raggiunge sempre il risultato che ci si aspetta da lui, dimostrando di avere la testa per provarci davvero”

 

 

 

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