Ai microfoni de Il Sogno Nel Cuore, è intervenuto in esclusiva il giornalista Sebastiano Sarno, volto noto di 7 Gold ed esperto di calciomercato. Tra i temi toccati, al centro c’è indubbiamente il valzer delle panchine in Serie A. Queste le sue dichiarazioni.
ESCLUSIVA – Sebastiano Sarno: “Milan, tempismo perfetto per Allegri. Inter, Inzaghi è concentrato sulla Champions. Gasperini? Roma sempre più probabile””
Facciamo ordine sulla situazione panchine. Antonio Conte sceglie di restare al Napoli e Allegri, messo in stand by proprio dagli azzurri, firma con il Milan. In tutto ciò ricordiamo che Gasperini pare essere molto vicino alla Roma. Cosa sta succedendo? Inter e Juve rischiano di restare a mani vuote?
“La situazione è questa: la Juventus aveva in mente di ingaggiare Conte perchè era convinta che non sarebbe rimasto a Napoli, dunque stava puntando tutto su di lui. Il club di De Laurentiis sapeva tutto e voleva tutelarsi con Allegri, il quale aveva dato disponibilità per approdare al Napoli. Poi Conte ha deciso di restare ed è un pò saltato tutto, allo stesso modo la Juventus si è trovata senza una “certezza” e Allegri è come se si fosse liberato dal vincolo con il Napoli. Il Milan è entrato al momento giusto, anche perchè prima aveva ricevuto un rifiuto in quanto il livornese attendeva il Napoli. La Roma da un pò è in contatto con Gasperini, nonostante Ranieri lo avesse un pò allontanato davanti ai microfoni in virtù della situazione contrattuale con i Percassi. Il club giallorosso ha sempre voluto solo Gasperini. La Juventus, almeno nella giornata di oggi, sta tentando di inserirsi in questa trattativa ma molto probabilmente non sarà un successo. Credo sia intervenuta troppo tardi. Adesso dunque restano due possibilità: o Gasperini decide di bloccare tutto con la Roma e seguire il suo sogno juventino, oppure il tecnico approderà definitivamente nella Capitale. Vedremo se la Juventus farà qualcosa tra oggi e domani. Inter? Inzaghi è stato chiaro con la società, poichè prima della finale non vuole toccare il tema futuro. Io credo poco alla soluzione araba, poichè so quanto lui sia legato all’Italia. Qualora andasse via, io credo che lui darebbe comunque priorità all’Italia, per questo è nata la voce che lo accosta alla Juventus. A Torino c’è una situazione molto strana, Tudor è stato chiaro sulla sua posizione ma il club è indietro anche dal punto di vista dirigenziale e questo sarà per me un fattore importante. Il mio pronostico finale è che comunque Gasperini alla fine andrà alla Roma”.
Faccio due nomi sull’asse Bergamo-Torino: Raffaele Palladino, c’è l’Atalanta dietro le dimissioni? Roberto Mancini è un nome in chiave Juventus? Considerando i rapporti con Chiellini…
“Per quanto riguarda Palladino non c’è dietro l’Atalanta nè altre squadre. Lui aveva già comunicato di non voler proseguire a Firenze per dinamiche societarie. Per quanto riguarda l’Atalanta, io ti dico che i nomi più caldi sono quelli di Stefano Pioli, già contattato per un sondaggio, e Thiago Motta. Palladino potrebbe rientrare in lista in quanto libero, ma il nome principale per l’Atalanta è senza dubbio quello di Pioli. Qualora non dovesse concretizzarsi si parlerebbe degli altri due candidati. Roberto Mancini è un allenatore che vuole aprire un ciclo con una nuova squadra, la Juventus sarebbe un’ottima scelta e gli ottimi rapporti con Chiellini aiuterebbero. Fatto sta che, la Juventus in questo momento ha contattato solo Conte e Gasperini. Se quest’ultimo dovesse firmare con la Roma, allora i bianconeri potrebbero contattare Mancini. Lui potrebbe essere anche una valida alternativa ad Inzaghi, qualora andasse via. Ribadisco che non mi convincono le voci sull’Arabia Saudita, per questo Mancini sarebbe ottimo sia per la Juventus che per l’Inter”.
Andiamo sul campo per un attimo. Nel caso in cui Gasperini dovesse sbarcare a Trigoria, che fine farebbe Paulo Dybala?
“Paulo Dybala era stato praticamente ceduto lo scorso anno, aveva anche postato il video di addio e il club non si sarebbe opposto. Qualora la Roma dovesse ripartire con un nuovo tecnico non farebbe resistenza rispetto ad un suo addio. Il problema è che ci sono davvero poche squadre interessate a Dybala oggi, perchè spaventano gli infortuni e l’ingaggio. Le opportunità a mio parere sarebbero quelle arabe e americane, in Europa non c’è tutta questa fila, la situazione è molto simile a quella dell’estate scorsa. La Roma potrebbe nonostante tutto decidere di privarsene, visto l’ingaggio”.
Per quanto riguarda Riccardo Orsolini? Altro nome caldo per il mercato estivo
“Il Milan ha provato a prenderlo a gennaio, ma la cifra superava i 30 milioni e per un giocatore di circa 29 anni i rossoneri non erano disposti a spendere una cifra simile. Considerando anche il rientro di Saelemaekers, se restasse, il Milan uscirebbe un pò dalla corsa a Orsolini. Il suo è un nome caldo per più squadre ma il Bologna non ha bisogno di vendere e Italiano non vorrebbe privarsene. Pertanto i rossoblu chiedono una cifra abbastanza alta dal momento che non ha urgenza di monetizzare subito e non ci sono così tante richieste, ci vorrebbe una squadra disposta a fare all in su di lui ma credo che possa anche restare un altro anno in Emilia”.
Qual è il tuo MVP della Serie A e la delusione più grande tra le tre retrocesse?
“Mi ha impressionato moltissimo McTominay, non ha vinto lo scudetto da solo ma (considerando anche quanto l’acquisto fosse stato criticato) ha spostato davvero gli equilibri in Serie A. Lo scozzese ha fatto si che il Napoli passasse dall’essere una squadra forte ad una squadra eccellente, è stata la ciliegina sulla torta. Per quanto riguarda invece le retrocesse, mi ha deluso molto il Monza. I brianzoli sono arrivati in A con un progetto e si parlava anche di Europa con Berlusconi. La squadra adesso si è un pò smantellata e di certo il progetto non è entusiasmante come quello della promozione”.
Sono sorpreso dalla tua risposta, personalmente avrei parlato di Empoli:
“Io quest’anno ho visto due volte l’Empoli dal vivo e si respirava un clima abbastanza disfattista. Credo che questa realtà non sia ancora pronta a sostenere un impegno grande come quello della Serie A, per tanti fattori, sia dal punto di vista dirigenziale che impiantistico. Non vedevo una bella situazione quest’anno, non mi sono piaciute diverse cose”.