Ai microfoni di “Il Sogno nel Cuore” è intervenuto per un’intervista esclusiva Giuseppe De Luca, ex attaccante di Varese, Atalanta, Bari e Catania tra le tante.
ESCLUSIVA – Giuseppe De Luca: “Bari merita la Serie A, Cluji fu una delusione. Atalanta e Catania…”
Giuseppe buonasera. Raccontaci dell’inizio della tua carriera: giovanili e Varese.
“Inizialmente ho iniziato a giocare in una piccola società, per poi approdare, dagli gli esordienti, nelle giovanili del Varese. Al termine di una lunga trafila, ero addirittura vicino a trascinare il Varese in Serie A, purtroppo per pochissimo non siamo riusciti. Ho un ricordo bellissimo di quegli anni, era un onore giocare per la propria città”
Atalanta: l’esperienza più prestigiosa della tua carriera. Che emozione è stata debuttare e siglare 6 reti in Serie A?
“Debuttare in Serie A è il sogno di qualsiasi ragazzo che inizia a giocare. E’ stato un grandissimo traguardo poter giocare una quarantina di partite circa e siglare 6 reti. E’ completamente un altro mondo, un’altra realtà”
Poi, quasi 100 presenza al Bari. Parlaci un po’ della piazza pugliese. Riuscirà con De Laurentiis a ritornare in Serie A?
“Bari è una piazza da Serie A, non c’è ombra di dubbio. Vivono una situazione particolare con il presidente, ma non spetta a me commentare la situazione societaria. Posso soltanto dire che contro il Cagliari in finale play-off meritavano la promozione in Serie A…”
Brevissima parentesi al Clujii in Romania. Che campionato è la Romanian Super Liga?
“Inizialmente ero molto titubante, e aldilà di un buon inizio, è stato un calvario. Mi intrigò il poter giocare le coppe europee, ma dopo alcune situazioni discutibili, ci ritrovammo in un contesto non sereno: tutti coloro che spinsero per il mio trasferimento, mi abbandonarono. Il campionato è di basso livello, fatta eccezione per 2-3 squadre…”
Entella, l’esperienza più duratura e più prolifica della tua carriera finora. Che ricordo ha di quegli anni?
“Nonostante un primo anno non particolarmente positivo, ho dei bellissimi ricordi. Merita la Serie D, il presidente ha delle idee importanti”
Catania, ed oggi Pompei. Raccontaci dei tuoi ultimi anni.
“Catania è stata una bellissima parentesi, ma abituato a giocare sempre ho sofferto il non poter mostrare a pieno le mie qualità. Ho “perso” due anni, non giocavo con continuità. La piazza tuttavia, merita sicuramente un palcoscenico importante, come la Serie A.
A Pompei, nonostante qualche periodo di difficoltà,
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“Non voglio pormi obiettivi ben precisi, valuto e vedrò il futuro…”
Giocatore ed allenatore più importanti della tua carriera, che hanno contributo al tuo percorso…
“La famiglia Sogliano è stata fondamentale per me. Corti, Zecchin e Neto invece, come calciatori, al Varese…”
a cura di Emanuele Cantisani
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Emanuele Cantisani