Conte: “Anguissa e Mazzocchi ci saranno! Sul rientro di Neres, la posizione di Raspadori e il mio futuro vi dico che…”

Alla vigilia della partita contro il Venezia, in programma domani alle 12:30, Antonio Conte ha parlato nella consueta conferenza stampa. Ecco un estratto delle sue parole.

Conte: “Recuperiamo Anguissa e Mazzocchi. Neres dopo la sosta”

INFORTUNATI – “Mazzocchi ed Anguissa sono convocati, Neres lo rivedremo dopo la sosta”.

VENEZIA – “Tutte le partite nascondono sempre delle insidie, basta guardare anche Inter-Monza per capire. Non c’è niente di scontato, affrontiamo una squadra in salute, si giocherà le sue carte per salvarsi, dovremo fare una grande gara e me l’aspetto. Vi ho abituato credo parlando sempre della gara imminente, parlando di noi stessi. Quello che abbiamo costruito l’abbiamo fatto guardando noi stessi, con i paraocchi, senza guardare intorno e facendoci condizionare e proseguiremo così”.

RASPADORI ACCANTO A LUKAKU – “Sicuramente avere qualcuno al fianco può sgravarti dai compiti di prima punta, ma Romelu ha fatto due buone prove, come tutta la squadra, ma mi aspetto di più da parte sua, già dalla partita di domani. Deve confermare ciò che ha fatto nelle ultime due, ma provare a fare anche meglio, come tutti non solo lui”.

Conte: “Dare una mano alla nazionale con i nostri calciatori è motivo d’orgoglio e soddisfazione”

COSA CONTA FINO ALLA FINE – “Aver allenato questi ragazzi tutta la settimana, sicuramente ci ha aiutato tanto quest’anno altrimenti sarebbe stata dura sotto ogni punto di vista. Anche nelle difficoltà che sono arrivate siamo stati bravi a trovare sempre una soluzione. Mancano 10 partite e ci arriviamo con un bagaglio tattico ben assortito e conterà tutto. Io non guardo alle 10, ma alla prossima che deve essere la finale mondiale in assoluto, col Venezia dovremo dimostrare di essere più bravi di loro, più affamati e vogliosi di vincere di loro sapendo che loro vorranno rubarci l’idea. Ho studiato chi ha giocato lì, le difficoltà che hanno avuto Inter, Roma, Lazio che ha pareggiato. Non sarà una passeggiata di salute, mi aspetto una grande partita, serve una dimostrazione di maturità e dimostrare che siamo sul pezzo”.

CONVOCATI IN NAZIONALE – “Sicuramente, se possiamo dare una mano alla nazionale con i nostri calciatori è motivo d’orgoglio e soddisfazione. Diciamo che Meret, Di Lorenzo, Buongiorno e Raspadori erano stati già convocati, Politano è stato richiamato frutto del buon campionato che sta facendo anche se pure da lui mi aspetto qualcosa di più, lui lo sa benissimo. E’ motivo di soddisfazione però”.

Conte: “Va dato merito ai calciatori che non hanno mai mollato e si sono statti trovare pronti. Sul mio futuro…”

FUTURO – “Io non devo rispondere a nessuno, sono giochi mediatici, è arte in Italia. Qualsiasi risposta darei posso creare qualcosa. Sono giochi mediatici, ci stanno, e niente. Ne prendo atto”.

MEGLIO AFFRONTARE LA PRIMA O UNA SQUADRA CHE SI DEVE SALVARE – “Quando arrivi nell’ultimo terzo di campionato tutte le partite diventano più difficili, si intravedono gli obiettivi, la pressione, lo stress è più alto, non cambia nulla giocare contro una squadra che punta a vincere con altre che devono salvarsi. Tutto dipende da noi, da come le affronteremo, quello che dico sempre e non mi stancherò mai di ripetere è che le partite si possono anche perdere ma gli altri devono dimostrare di essere stati più forti tatticamente e qualitativamente, ma non possiamo venire sconfitti sul desiderio e la voglia di vincere. Mai secondi a nessuno”.

CHI GIOCA POCO – “E’ stato fondamentale tenere vivo tutto il gruppo, sia per il numero della rosa che per le situazioni capitate era necessario ed effettivamente come capita in tutte le stagioni alcuni infortunati sono stati sostituiti in maniera adeguata e va dato merito ai calciatori che non hanno mai mollato e si sono statti trovare pronti. Io ho fatto il calciatore, so benissimo che quando non giochi tanto, sei costretto a guardare le partite e puoi mollare qualcosa a livello mentale o di autostima. Quindi plauso a loro, allo staff che ha lavorato nella giusta maniera, non è semplice allenare chi gioca meno e tenerli pronti ad entrare. Si sono fatti trovare pronti ed ora sono protagonisti, il calcio è questo, oggi è il momento tuo ma se non sei bravo c’è qualcun altro che sfrutta il momento e te lo prende”.

A cura di Sabato Peluso

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