I 5 momenti di Napoli – Fiorentina: via i fantasmi del passato

Buongiorno - Napoli

In un clima meraviglioso, il Napoli vince contro la Fiorentina di Palladino e resta incollata all’Inter. “Anema e core” recita la coreografia “congiunta” della la Curva A e della Curva B (settori inferiori compresi). Via i fantasmi del passato: Fiorentina – Napoli 3-0 (2018) e Napoli – Fiorentina 2-3 (2022) sono soltanto lontani ricordi. Ecco i 5 momenti di Napoli – Fiorentina (2-1).

Per sempre Davide Astori

Pre partita molto toccante allo stadio ‘Maradona’. Durante il riscaldamento il Napoli dona una targhetta alla famiglia di Davide Astori, ex calciatore tra le tante della Fiorentina, morto 7 anni fa. A pochi giorni dall’anniversario della sua scomparsa, il Napoli decide di dedicargli un pensiero proprio nel giorno della partita contro la sua ex squadra. I calciatori si fermano: in campo e sugli spalti parte un lunghissimo applauso. Profondo e forte. Davide Astori, per sempre capitano della tua Viola. Per sempre nei nostri cuori.

Un pensiero anche a Bruno Pizzul, morto lo scorso 5 marzo, al quale la Serie A non ha dedicato il minuto di silenzio. Ma ci hanno pensato alcuni tifosi partenopei con un toccante striscione esposto in Curva A: «17-05-89 “c’è un buco per Alemao” voce di un calcio che non c’è più. Ora potrai raccontarlo anche lassù. Ciao Bruno».

Lukaku rapace

Un rapace d’aria di rigore. Sblocca lui il risultato, fiondandosi su un pallone vacante in area di rigore (in seguito ad una ribattuta di De Gea su un tiro di McTominay). Decimo gol in campionato per il belga.

Buongiorno monumentale

Un prestazione solidissima, tra le migliori in maglia azzurra. Certo, non lo scopriamo oggi. Ma ciò che viene fuori è la continuità nello stare attaccato agli avversari, leggere i movimenti ed anticipare puntualmente la chiusura. La sua marcatura diventa asfissiante nel corso della partita: chiedere a Kean che è stato “tormentato” dal difensore partenopeo. Semplicemente monumentale.

È il momento di Raspadori

Si divora un gol al minuto 10. Poi sfrutta un assist perfetto di Lukaku e firma il gol del raddoppio. L’azione si sviluppa grazie ad un ottimo movimento dal centrocampo alla trequarti di Gilmour (altra grandissima prestazione) che poi serve Lukaku. Il belga fa tutto benissimo: movimento, gestione della palla spalle alla porta ed assist a Raspadori. Con freddezza, realizza il suo terzo gol considerando le ultime quattro partite (dall’infortunio di Neres).

Manca un rigore e un rosso

Minuto 19: Lukaku reclama un calcio di rigore. Effettivamente vi sono gli estremi per un calcio di rigore e, non parlandosi di intensità, il VAR ha le carte per richiamare l’arbitro. Comuzzo infatti, per prendere posizione su Lukaku (oltre a colpirlo con un calcio) lo trattiene in maniera evidente. Addirittura si aggrappa a lui. Inoltre, l’arbitro Colombo, ammonisce inspiegabilmente Buongiorno e grazia Gudmundsson che arriva in ritardo su Raspadori. Fallo fischiato ma nessuna sanzione. Il calciatore della Viola è già ammonito: sarebbe stata la seconda.

 

A cura di Antonio Magliocca

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