In migliaia presenti all’andata, in migliaia presenti al ritorno. Capodichino diventa luogo di raduno per i tifosi del Napoli che hanno atteso la squadra in partenza per Bergamo e poi, la notte tra il 18 e il 19 gennaio, hanno atteso il rientro. A Napoli non si festeggia, ma si omaggia una squadra che sta superando le aspettative, offrendo ogni Giornata un calcio sempre migliore. E, date le limitazioni delle trasferta per i tifosi partenopei residenti in Campania nelle ultime gare, ciò che si dovrebbe fare negli stadi, lo si fa all’esterno dell’aeroporto di Capodichino. Ecco i 5 momenti di uno scintillante Atalanta – Napoli (2-3).
Due gol da cineteca sbloccano la gara
Prima Retegui poi Politano. Scarso angolo di tiro per entrambi. Retegui, che apre le danze, ha la meglio nella mischia nell’area di rigore del Napoli e la scaraventa in porta dimostrando un notevole senso del gol. Dopo circa 1o minuti Politano, da zona più defilata, stoppa il pallone di petto e calcia forte con il sinistro. L’esterno italiano, lasciato libero di stoppare, torna al gol dopo quasi quattro mesi. E che gol!
McTominay la ribalta: azzurri molto aggressivi
Il gol del sorpasso si respira, è nell’aria. Il Napoli, come successo contro l’Hellas (la scorsa partita), è molto aggressivo nella riconquista del pallone. Anguissa aggredisce Ederson, Neres si piazza davanti a Djimsiti. Anguissa, grazie al suo fisico, vince il duello senza commettere fallo e corre verso l’area di rigore. Neres lo serve di tacco ed il camerunense punta la porta. E qui fa la scelta vincente: serve McTominay (che ha seguito l’azione a ridosso dell’area di rigore). Saltate le marcature, lo scozzese è libero ed una volta servito non sbaglia. L’occasione non viene sprecata ed il Napoli passa in vantaggio dimostrandosi molto cinico.
L’Atalanta come il Napoli: così arriva il gol del pareggio
Il secondo tempo inizia con la squadra di Gasperini molto aggressiva. Gli atalantini pressano in maniera ordinata e costante, proprio come ha fatto il Napoli di Conte fino al gol del vantaggio (1-2). Al 55esimo arriva un’ottima riconquista del pallone da parte dell’Atalanta a centrocampo. Qui Retegui, spalle alla porta, serve Lookman che apporfitta della scivolata a vuoto di Di Lorenzo per sprintare con palla al piede. Punta l’area di rigore ma viene chiuso da tre uomini azzurri: Rrahmani, Politano e Juan Jesus. Proprio Politano, protagonista di una grande discesa per aiutare i compagni in fase difensiva, riconquista il pallone ma solo per un attimo: diventa un rimpallo favorevole a Lookman che calcia verso il secondo palo. Meret è sorpreso così come tutti gli altri azzurri: in una mischia l’ha avuta, ancora una volta, favorevole l’unico calciatore (presente in quella fetta di campo) dell’Atalanta.
Vola Meret, vola
Alex Meret continua ad essere uno degli artefici principali della cavalcata azzurra. Al 70esimo fa una parata strepitosa, sul risultato di 2-2, dopo un colpo di testa di De Ketelaere. Meret vola, si stende, e salva la porta del Napoli, ancora una volta. Ancora una volta perché quella contro l’Atalanta è stata l’ennesima parata difficile e decisiva in questa stagione. Insomma, dopo le due incertezze della scorsa partita (che comunque non avevano condizionato in alcun modo il risultato), è tornato a volare e ad essere una garanzia per la squadra. Che evoluzione per l’estremo difensore italiano!
Lukaku con rabbia: è il gol vittoria
Dopo l’assist a McTominay del primo tempo, Anguissa lo fa un’altra volta. Scambia con Spinazzola e corre verso il fondo. Il cross in area è verso il primo palo, sul quale si fionda Lukaku. Agevolato anche da Scalvini, il quale inciampa durante la marcatura (proprio nel momento del cross), il belga riesce a piazzare con la testa il pallone sul secondo palo. Terzo gol degli azzurri ed è… quello della vittoria in un match scintillante!
Permettete una “nota di merito” a Juan Jesus. Con l’infortunio di Buongiorno, Conte ha scelto lui come sostituto. Non aveva fatto male nelle precedenti partite, tranne in qualche azione con delle sbavature. Il match contro l’Atalanta è una prova non semplice da superare, ma Juan Jesus la supera con un’ottima prestazione. C’era da limitare i danni ma in realtà, Juan Jesus, di danni non ne ha proprio fatti. Con esperienza, aggressività ed attenzione, Juan Jesus si è dimostrato affidabile (come forse non aveva mai fatto da quando è a Napoli).
A cura di Antonio Magliocca
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