ESCLUSIVA – Stefano Vitullo: “Calvosa è un ragazzo speciale, un grande lavoratore”

Ai microfoni di “Il Sogno nel Cuore” è intervenuto per un’intervista esclusiva Stefano Vitullo, agente FIFA.

Stefano Vitullo: “Calvosa è un ragazzo speciale, un grande lavoratore”

Cosa esamina e cosa la affascina di un giovane calciatore?
“Quando esamino un calciatore giovane, mi soffermo su alcuni aspetti fondamentali che possono catturare l’attenzione sia dal lato tecnico ed umano. Dal controllo di palla alla visione di gioco, dal dribbling al posizionamento per la parte tecnica. Per quanto riguarda gli aspetti fisici sono molto attento alla struttura, alla velocità e alla forza. Inoltre per me fondamentale è l’aspetto mentale: sono alla ricerca in primis della resilienza, determinazione, comportamento e leadership. Mi affascina di più sicuramente il talento umano, la creatività e il potenziale”

È vero che in Italia mancano giovani talenti? Come si dovrebbe lavorare nelle giovanili?
“La mancanza di talento in Italia è ormai dibattito degli ultimi anni. Rispetto ad altri stati come Spagna, Francia e Germania siamo molto indietro nello sfornare calciatori. Si privilegia la tattica ed il risultato rispetto alla creatività del calciatore. La mancanza di strutture adeguate e la scarsa preparazione dei formatori ed istruttori di base  hanno reso queste difficoltà ancor più rilevanti. Si dovrebbe lavorare dai 6 ai 14 anni sulle abilità delle tecniche di base e sulla libertà della creatività e del gioco. Bisognerebbe lavorare sulla mentalità dove l’errore non deve essere considerato un fallimento ma come apprendimento. Investire sulla formazione degli allenatori e migliorare le strutture. Ridurre al massimo l’ossessione del risultato attraverso una riforma strumentale vera e propria.

Consiglia i campionati primavera oppure le U23 in campionati professionistici?
“Sono molto favorevole alle U23. Tutte le società di Serie A dovrebbero essere obbligate a fare le seconde squadre, affinchè valorizzino il proprio vivaio. Dovrebbero imporre delle regole degli Under, sopratutto a loro, di schierare almeno 8/11 della squadra Under 21. Bisogna investire sui giovani, dargli più spazio e fiducia come avviene oggi negli altri campionati esteri”

Calvosa, suo assistito, dove può arrivare? Come giudica il suo rendimento al Livorno?
“Alessandro è un ragazzo speciale, un grande lavoratore. E’ umile con la testa sulle spalle, con dei valori importanti. Giocando con i grandi è maturato in fretta e lo sta facendo tuttora migliorando giorno dopo giorno. Se continua a lavorare così, con dedizione e passione, potrà fare una bella carriera. Lo scorso anno grazie al grande lavoro del direttore sportivo Piero D’anzi e al mister Fucili del Fossombrone ha avuto la possibilità di confrontarsi a 16 anni con il calcio dei grandi. Questo anno è a Livorno ed ha la fortuna di lavorare quotidianamente con un maestro del calcio come Mister Indiani ed il suo staff”

Ha qualche trattativa in corso che può svelarci?
“Per quanto riguarda il mercato sto lavorando su tanti fronti e questa cosa che si è allungato ancora di 4-5 giorni sta ritardando tutto ancor di più. In questo periodo come la maggior parte dei miei colleghi siamo perennemente al telefono ed in viaggio…”

 

 

a cura di Emanuele Cantisani

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