Un perfetto inizio nel 2025 per il Napoli, con il netto 3-0 a Firenze. Gli uomini di Conte, chiamati ad allungare in classifica sull’Atalanta (che ha pareggiato contro l’Udinese) e a continuare l’ottima striscia di vittorie, (4 consecutive prima dell’Hellas Verona) sono stati protagonisti di un’ottima gara. Tutt’altra storia rispetto al 3-0, a favore dei veronesi, nella partita di andata. Ecco i 5 momenti di Napoli – Hellas Verona (2-0).
Super giocata di Di Lorenzo e il Napoli va in vantaggio
Al quarto minuto gli azzurri danno inizio ad un’azione che parte dalle retrovie: prima si va per vie centrali servendo Lukaku (che fa bene la sponda), poi gli azzurri si allargano sul lato di Politano. L’esterno italiano corre lungo v la fascia destra appoggiandosi a Di Lorenzo che, a sua volta, si affida a Lukaku. Altra sponda (la seconda dell’azione) del belga che serve Di Lorenzo. Il capitano, dal limite dell’area, fa partire un sinistro a giro che sbatte sul palo. Sfortunato Montipò che si vede passare il pallone accanto alle mani: dopo aver colpito il palo, finisce sulla schiena dell’estremo difensore ed entra in porta.
Inarrestabile Neres
Non entra nel tabellino, ma fa una partita ottima. Parte dal 1′ sulla sinistra, ma gira su quasi tutto il fronte d’attacco. Corre, non si ferma: va in pressione, ruba i palloni, cade, si rialza. Dà un pallone a McTominay che lo scozzese spreca mandandolo sopra la traversa a pochi passi dalla porta. Quello stesso pallone che, insieme allo scozzese, si era andato a prendere con fame dopo pochissimi secondi dalla ripresa del gioco (a centrocampo) per il gol di Di Lorenzo. Con giocate brillanti, ieri il brasiliano si è preso il ‘Maradona’ e, alla sua uscita dal campo, ha ricevuto gli applausi del pubblico e di tutta la panchina.
Nell’incertezza di Meret, il Napoli “ritrova” la porta del lontano 1981-82
Perfetto in tante situazioni in questa stagione, talvolta decisivo per il risultato. Contro l’Hellas, Meret si è un po’ lasciato andare in un paio di occasioni. Prima su una palla rasoterra da bloccare diventata velenosa perchè, non riuscendo nel bloccaggio, è finita vacante nell’area piccola prima che arrivasse il rinvio di Di Lorenzo. Poi su un’uscita a vuoto, tra la trequarti e il centrocampo, dove l’intervento di Rrahmani è stato fondamentale per evitare una potenziale azione da gol dei veronesi. Nonostante ciò, ieri Meret ha raggiunto un importante “traguardo” (insieme a Caprile, apparso in 3 di queste partite) che gli azzurri non raggiungevano dalla stagione 1981-1982. “Il Napoli ha mantenuto la porta inviolata in 12 delle prime 20 partite di Serie A, un risultato che non raggiungeva dal 1981/82” (dati Opta) quando in porta c’era Luciano Castellini.
Anguissa straripante: gol e dedica speciale
Anguissa sta bene fisicamente e lo si vede da come impone la sua forza fisica a centrocampo. Una delle migliori prestazioni di questa stagione per lui, che ha anche il merito di chiudere definitivamente la partita con il gol del raddoppio al 61esimo. Scambio con Lukaku, piccola sterzata al limite dell’area per superare Duda e tiro potentissimo verso la porta. Un gol bellissimo che incorona ulteriormente la straripante prestazione del camerunense. Si prende definitivamente la scena con un gesto che vale persino più del gol. Si toglie i guanti e mostra il polsino con la dedica speciale per Daniele, il giovanissimo tifoso del Napoli e grande amico dei calciatori azzurri, che è volato in cielo il giorno di Fiorentina – Napoli: “Sarai sempre con noi”. Perché, come dice Diodato… “l’uomo dietro il campione”.
Kvaratskhelia non disponibile: mal di pancia mercato?
Dopo aver saltato Fiorentina – Napoli a causa di un affaticamento muscolare, Kvaratskhelia salta anche Napoli – Hellas Verona. Motivi non specificati: indisponibilità. Prevedibile la scelta di Conte dopo che, durante la conferenza stampa pre partita, aveva annunciato la volontà del georgiano di essere ceduto. Cosa che ha ribadito anche nel post gara, ammettendo di essere deluso da se stesso: “in 6 mesi non sono riuscito a incidere affinché qualcosa cambiasse. Non è che Kvara o il club mi hanno deluso, non addosso responsabilità agli altri, ma me le prendo sempre. Pensavo di poter incidere in maniera diversa, ma purtroppo mi sono reso conto che eravamo punto e a capo”. Insomma: mal di pancia mercato per il georgiano? Quasi certamente la risposta è “si”.
A cura di Antonio Magliocca
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Antonio Magliocca