A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, conduttore di Se dici Napoli su 8 Channel. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Napoli, Minervini: “Napoli superficiale in Coppa Italia, e presuntuoso ieri”
Una settimana che inizia con l’amaro in bocca per i tifosi del Napoli?
“A dire il vero, questa settimana è stata un po’ complicata. Due sconfitte consecutive, fuori dalla Coppa Italia, la perdita del primo posto in classifica e, forse, anche di alcune certezze. Non è stato facile, e penso sia il primo vero momento delicato della gestione Conte. Siamo passati dall’euforia per alcune vittorie importanti a due battute d’arresto pesanti”
Secondo lei, qual è stata la principale pecca del Napoli in queste due gare?
“In Coppa Italia penso ci sia stata superficialità. La formazione schierata era troppo sperimentale: undici giocatori che non avevano mai giocato insieme. In campionato, invece, credo si possa parlare di presunzione. Probabilmente anche la squadra pensava di avere vita facile, ma la Lazio ha dimostrato di poter mettere il Napoli in seria difficoltà. Analizzando la partita, le tre occasioni più nitide sono state della Lazio: il gol, la traversa di Zaccagni e il tiro di Isaksen nel primo tempo. Quindi, superficialità in Coppa Italia e presunzione in campionato.”
Napoli-Minervini: “Conte contro la Lazio avrebbe dovuto effetturare i cambi già nell’intervallo”
E su Conte? Non crede che, con la sua esperienza, debba intervenire prima e in modo più incisivo durante la partita?
“Assolutamente sì. Mi aspetto di più da un allenatore con il curriculum di Conte, soprattutto considerando lo stipendio che percepisce. Per esempio, ieri nel secondo tempo era evidente che la Lazio avesse qualcosa in più, eppure Conte ha aspettato il 75° minuto per effettuare i cambi. Per me avrebbe dovuto intervenire già nell’intervallo.”
Baroni ha smontato la teoria di Conte sui “titolarissimi”?
“Esatto, Baroni sta dimostrando che si può ottenere molto anche ruotando i giocatori. E poi, tornando a Conte, ricordo che nella sua conferenza stampa di presentazione aveva detto di voler migliorare ogni calciatore. Ma, a oggi, chi ha realmente migliorato? Neres? Simeone, che gioca solo pochi minuti? O Raspadori, praticamente scomparso? Conte dovrebbe spiegare meglio il lavoro che sta facendo. Perché nessuno glielo chiede? È una bella domanda. Conte è molto bravo a indirizzare la comunicazione, ma la realtà è che alcuni giocatori, come Lukaku, sono stati abbandonati al loro destino. Ad esempio, Lukaku ieri ha toccato pochissimi palloni in 90 minuti. Non possiamo colpevolizzarlo, è evidente che non viene servito a dovere. La questione Lukaku sembra essere diventata il capro espiatorio per molti, ma il problema è nel modo in cui viene supportato in campo. Ha dimostrato nella sua carriera di essere un attaccante efficace, ma senza palloni giocabili è impossibile fare bene. Il vero problema è chi gli sta dietro e come la squadra lo supporta.”
Passando a Kvaratskhelia, crede che stia attraversando una fase di involuzione?
“La situazione di Kvaratskhelia è complessa. Con Spalletti giocava molto più vicino alla porta avversaria e con meno compiti difensivi. Ora parte troppo distante, deve coprire più campo e si ritrova spesso raddoppiato. Conte deve assolutamente riavvicinarlo alla porta e a Lukaku. È una priorità.”
Il Napoli ripartirà già ad Udine?
“Me lo auguro. Mi aspetto certamente un Napoli incazzato”
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