Il giornalista Luca Cerchione, direttore di 1 Station Radio e opinionista di “Tutti al VAR”, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il format in onda ogni giovedì su Sportitalia.
“Il caso Bove ci ha fatto riflettere. Marotta e Conte si scambiano la palla del favorito, recitando un ruolo”
“Caso Bove? Situazione impronosticabile ma bisogna fare i complimenti ai calciatori: Dumfries si è accorto all’istante della situazione e tutti si sono stretti attorno a lui, per preservarne la dignità e l’umanità. I soccorritori gli hanno salvato la vita, l’ambulanza non ha lasciato lo stadio fino a quando il cuore del ragazzo non ha ripreso a battere. Ogni secondo in più senza il cuore pulsante avrebbe creato un danno irreparabile. Questo evento ci ha fatto riflettere, l’importante è essere pronti in determinate situazioni. Però io devo fare una polemica: non posso tollerare di vedere le foto e video amatoriali che riprendono la scena. Non posso immaginare che i genitori di Bove abbiano dovuto vedere queste cose. Per cortesia, cancellate questi contenuti: mettetevi nei panni delle persone che vogliono bene a Bove.
Marotta? Credo il battibecco sia solo dalla parte di Conte, l’ha presa sul personale: secondo me, le dichiarazioni del Presidente dell’Inter non erano provocatorie. Marotta è un volpone: con 2 parole ha messo in tilt Conte. Non ha nascosto la sua Inter, anzi, ne ha parlato come la favorita, ma ha ammesso che il Napoli gli fa paura. Atavicamente la piazza napoletana si esalta al primo risultato positivo e si deprime al primo negativo. Conte ha capito che si vive sull’altalena delle emozioni e prova a tenere tutti con i piedi per terra. Però c’è modo e modo di interfacciarsi con la stampa anche, solo questo avrei da recriminare al mister che, in conferenza, si è arrabbiato non poco per le domande sulla possibilità di vittoria. Ma credo altresì il mister fosse frustrato da una conferenza in cui non c’era stata nemmeno una domanda sulla partita in questione. Guardando la formazione contro la Lazio, si nota come il Napoli abbia comunque due squadre, anzi, parafrasando Conte, due squadre meno uno: con un difensore al posto di Juan Jesus, le seconde linee sarebbero competitive per un posto tra le prime sei in classifica. Conte fa bene a fare il pompiere ma bisogna trovare il giusto equilibrio con la potenzialità della squadra.
Roma-Lecce è una sfida salvezza e sarà già un bivio per Ranieri, costretto a vincere. La partita non è scontata, il Lecce non è una preda semplice. La gratitudine della piazza per Ranieri è nota ma forse senza vittoria può rischiare, De Rossi è stato cacciato dopo 4 partite. La paura è che possa essersi messo in un ginepraio in cui contano solo i numeri, sia economici che calcistici. La Roma, forse, ha fatto meglio del Napoli della passata stagione nella scelta dei tre allenatori, ma il Napoli aveva e ha un organigramma societario composto da dirigenti di grandissimo spessore, a differenza del club capitolino in cui, al di sotto dei Friedkin, c’è grandissima confusione.
Atalanta-Milan? Ai rossoneri sta pesando la prima stagione di Fonseca, a cui non si può chiedere molto più. Invece Gasperini è alla stagione numero nove sulla panchina della Dea, di fatto il progetto è ben più saldo e rodato. Il monte ingaggi delle due società, 56.2 milioni dei bergamaschi contro i 96.6 dei milanisti, vorrebbe che le posizioni in classifica fossero invertite, ma nel calcio non sempre spendere di più vuol dire spendere meglio.
Marotta e Conte? Uomini di grandissimo spessore umano e calcistico, sono amici, hanno lavorato insieme, si rimbalzano il pallone del favorito ma entrambi sanno che stanno recitando un ruolo e ognuno porta acqua al proprio mulino scaricando le pressioni l’uno sull’altro. Favorita per lo Scudetto? Non volendo giocare a fare l’indovino, mi appello ad un dato statistico: nel post-covid, da quando il calcio è cambiato con le 5 sostituzioni, lo Scudetto è stato vinto da Conte, Pioli, Spalletti ed Inzaghi, che erano rispettivamente al secondo, terzo, secondo e quarto anno sulla panchina della propria squadra. Se Antonio Conte dovesse vincere lo Scudetto col Napoli, quest’anno, sarebbe il primo allenatore in epoca post-covid a vincere al primo tentativo”
A cura di Antonio Magliocca
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