Ai microfoni di “Il Sogno nel Cuore” è intervenuto per un’intervista esclusiva Mauro Meluso, ex direttore sportivo di Napoli, Spezia e Lecce.
Mauro Meluso: “Avrei preferito esser più incisivo al Napoli. Ringrazierò a vita Aurelio De Laurentiis per l’opportunità”
Napoli – “Antonio Conte e Giovanni Manna hanno lavorato molto bene in estate: sia sul mercato che sulla mentalità della squadra. Ora, come giustamente diceva De Laurentiis, il percorso è molto lungo. Son stati impiegati capitali ingenti, dunque la rosa è migliorata molto. Basti pensare all’innesto di Buongiorno in difesa…”
Esperienza Direttore Sportivo al Napoli – “Più che rammarico, mi son interrogato su ciò che potevo o non potevo fare di più. Avrei preferito esser più incisivo, ma ho già avuto modo di dirlo. Ringrazierò per sempre De Laurentiis per l’opportunità. Ho avuto un ottimo rapporto con tutti e tre gli allenatori che ho incrociato. Garcia aveva l’eredità di Spalletti sulle spalle, Mazzarri si è trovato difronte a diversi problemi, Calzona al termine della stagione poteva incidere ben poco. Sarebbe poco elegante tuttavia parlare ora di ciò che è successo la passata stagione…”
Critiche a Meret e Kvaratskhelia – “Meret e Kvaratskhelia son due ottimi calciatori, ma soprattutto due ottime persone. Alcune critiche nei loro confronti, non le concepisco per nulla. Penso che stiano facendo il bene del Napoli…”
Giampaolo al Lecce – “Giampaolo lo conosco da tanti anni: è stato un innovatore del nostro calcio e un patito della tattica. Se si è ripreso psicologicamente, può essere l’uomo giusto per risollevare il Lecce…”
Vincenzo Italiano e Spezia – “Sono molto affezionato allo Spezia, ho ottenuto degli ottimi risultati. Spero vivamente che riescano quantomeno a qualificarsi ai play-off. Lì ho conosciuto Italiano, un grandissimo allenatore che parla e vive di calcio. Tende sempre a comandare il gioco, seppur con delle idee un pò “Zemaniane”. Con lui ho un ottimo rapporto, soprattutto umano”
Futuro – “Sto aspettando la giusta chiamata, vorrei ritornare in un club che mi permetta di lavorare bene e in cui posso raccogliere ciò che semino”
a cura di Emanuele Cantisani
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