Nel lunch match dell’undicesima Giornata di Serie A, Lookman e Gasperini provocano un’indigestione agli azzurri. Ecco i 5 momenti di Napoli – Atalanta.
Lookman show al ‘Maradona’
Il connazionale di Osimhen, Ademola Lookman, mostra i muscoli al ‘Maradona’ e fa la differenza. Realizza una doppietta e, su entrambi i gol, l’ultimo passaggio è di De Ketelaere, connazionale di Lukaku. Il primo gol nasce da una chiusura di testa di Olivera. La palla finisce al limite dell’area, sulla quale si precipita De Roon che, anticipando Lukaku di testa, alimenta l’azione. La palla torna in area di rigore, e qui De Ketelaere prolunga (sempre di testa) verso Lookman che calcia al volo e non sbaglia. Il secondo gol di Lookman nasce invece da un contropiede della squadra di Gasperini. Conduce De Keteleare che viene affrontato, ma non fermato, da Buongiorno e Olivera. Serve Lookman che calcia da una mattonella simile a quella di Kvaratskhelia contro il Milan (scorsa partita). Il gol è molto simile a quello del georgiano ed, in entrambi i casi, i portieri (Maignan e Meret) potevano fare meglio.
Peggior primo tempo dell’era Conte
La peggior partenza del Napoli di Conte fin qui. Due gol subiti nel primo tempo cosa che in questa stagione non era mai successa agli azzurri. L’ultima sconfitta prima dell’Atalanta, risaliva alla prima Giornata di Serie A, match perso 3-0 contro l’Hellas Verona. Da un 3-0 ad uno 0-3: l’Atalanta interrompe così una striscia di 10 risultati utili consecutivi (tra campionato e coppa) della squadra di Conte.
Il palo nega la magia a McTominay
Subito dopo il vantaggio bergamasco, è McTominay che prova a scuotere gli azzurri. Fa una giocata fantastica: stop di suola e destro potente. La palla prende quota e velocità: solo il palo gli nega la gioia del gol. Ma lo scozzese era vicinissimo all’ennesima magia. Nel primo tempo lotta in mezzo al campo, ma ha poco sostegno dei compagni. Nel secondo si spegne anche lui.
Gasperini imbriglia Conte
L’allenatore bergamasco avrà sicuramente studiato il Napoli di Conte e per questo sceglie di partire dal 1’ senza una punta. Retegui, capocannoniere attuale della Serie A, si siede in panchina. In attacco, almeno all’inizio, Gasperini preferisce non dare punti di riferimento ai centrali del Napoli. Vuole attaccare il Napoli attraverso le corsie laterali. Hien domina su Lukaku, Ederson si impossessa del centrocampo in compagnia di De Roon, Lookman fa il resto. La pratica la chiude in maniera definitiva proprio Retegui (entrato al minuto 76), proprio nello stadio dove aveva inaugurato la sua avventura con la Nazionale Italiana (segnando anche in quella occasione). Il tecnico dei bergamaschi non batteva Conte da un Genoa – Arezzo dell’ottobre 2006: insomma, stavolta è riuscito ad imbrigliarlo.
Sugli spalti non si spegne l’entusiasmo
Nonostante la brutta prestazione e la pesante sconfitta, al fischio finale i tifosi hanno applaudito gli azzurri. Il coro “Sarò con te…” è partito dagli spalti…ed in effetti il “Sogno nel Cuore” non è ancora svanito. Il Napoli resta l’attuale capolista della Serie A in solitaria!
A cura di Antonio Magliocca
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Antonio Magliocca