Nonostante il vantaggio dopo pochi secondi dal calcio d’inizio, è stata una partita pressoché equilibrata. Poi il Napoli ha preso il sopravvento sul Como grazie all’esperienza e anche alle forze fresche pescate da Conte dalla panchina. Gli azzurri si confermano capolista (a quota 16 punti) e vanno in sosta per le Nazionali con tante certezze. Ecco i 5 momenti di Napoli – Como.
26 secondi, la Legge di Scott
È il gol più veloce di questa Serie A, fino ad ora. Neanche il tempo di mettere a fuoco il campo e le maglie delle due squadre, che il Napoli passa subito in vantaggio. Lukaku protegge palla spalle alla porta: McTominay si inserisce e lui lo serve. 26 secondi ed è subito vantaggio Napoli: primo gol in Serie A per lo scozzese!
Anguissa: un leader ritrovato
Buonissime le sue ultime prestazioni. Tanto agonismo e alta intensità, cosa che il camerunense aveva un po’ perso la scorsa stagione. Al 27esimo Politano tenta un passaggio di prima (mentre era di spalle), regalando un pallone al Como al centro del campo. Pochi secondi ed il Napoli riconquista subito il pallone perso, e lo fa con Anguissa. Intervento deciso e puntuale per riprendere il possesso. Subito dopo aver passato il pallone ai centrali, il camerunese si è girato verso il compagno di squadra (Politano) e l’ha sgridato, in maniera plateale (si capisce dalla gestualità), per l’errore commesso. Poi alza il pollice: prima cerca di non far calare l’attenzione, poi rassicura il compagno. Da leader.
Solo Como negli ultimi 20’ del primo tempo
Nico Paz colpisce il palo, il Como attacca. Gli azzurri si affacciano appena una volta dalle parti della porta del Como, dopo una cavalcata di McTominay che non ha avuto sostengo dai compagni. Gli azzurri lasciano il pallino del gioco al Como, che resta nella metà campo del Napoli per molto tempo. Fanno girare il pallone ed approfittano degli errori in disimpegno degli azzurri. Poi Strefezza si inventa un tiro potente ed angolato sul quale Caprile può poco: gol (meritato) del pareggio. Molto male gli azzurri, che di colpo sembrano essersi spenti. Non aggrediscono gli avversari e, sentendosi in difficoltà, tentano un approccio difensivo (troppo) durante questa fase della partita. Si va negli spogliatoi in parità e con qualche sofferenza di troppo.
Il VAR del ‘Maradona’ potrebbe avere un problema tecnico
Strano. Stranissimo. Ancora episodi da VAR al ‘Maradona’ non presi in considerazione né dall’arbitro di campo, né da quello presente in sala VAR. Nella precedente partita contro il Monza, il caso fu il pestone di Bianco su Di Lorenzo. Anche contro il Como lo schermo presente a bordocampo è rimasto inutilizzato. Nonostante ci fossero 3 chiari episodi da VAR. Il primo è il rosso mancato per un intervento bruttissimo a centrocampo di Kempf su Anguissa. L’arbitro ha lasciato correre, mentre il camerunense era per terra, dolorante. Il Como non ha fermato l’azione buttando il pallone fuori. Da questo, al termine dell’azione, è nato un parapiglia in quanto gli azzurri avrebbero gradito lo stop del gioco: gesto di fairplay. Nella mischia, Strefezza ha rifilato una manata (volontaria e a gioco fermo) a Buongiorno. Apparentemente non sembra di forte intensità, ma di astuzia il difensore azzurro si stende per terra. Prova a catturare l’attenzione dell’arbitro che però, nonostante le immagini chiare, preferisce ammonire entrambi. Ammonizione inspiegabile al centrale azzurro, ancor di più inspiegabile è il mancato rosso al brasiliano del Como (gesto bruttissimo) e al compagno Kempf, per il fallo precedente. Infine, al 63esimo, c’è un altro episodio sospetto. Kvaratskhelia entra nell’area del Como, era pronto a calciare verso la porta, ma arriva una spinta plateale da dietro di Alberto Moreno. Due mani appoggiate sulla schiena del georgiano che, perdendo l’equilibrio, non riesce a calciare. Episodio da campo in quanto c’è da valutare l’intensità: l’arbitro aveva una visuale abbastanza chiara ma non ha fischiato fallo. Il terzino del Como non punta a prendere il pallone (nettamente fuori dalla sua portata in quel caso, perché troppo avanti) ma va diretto sull’uomo. Altro rigore netto negato al Napoli!
A tratti si assenta, poi si accende all’improvviso
La scena se la prende Romelu Lukaku, ancora una volta. Nonostante non abbia ancora raggiunto il 100% della forma (per questo ha chiesto al CT del Belgio di non essere convocato neanche stavolta), finisce 3 volte sul tabellino: due assist ed un gol. Protezione di palla e passaggio perfetto per McTominay: 1-0. Rigore conquistato da Olivera e battuto da lui. Centrale, ma potente: 2-1. Visione di gioco clamorosa per l’assist a Neres: 3-1. Un assist meraviglioso, uno di quelli che ti fanno innamorare del gioco del calcio. Uno di quegli assist che, più che da un attaccante, ti aspetti da un centrocampista. Nel corso della partita, si è assentato più volte: fa fatica a legare il gioco ed a fare un pressing veloce ed ordinato. Ma, si sa, ai calciatori forti basta una scintilla per accendersi all’improvviso e svoltare la gara!
A cura di Antonio Magliocca
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Antonio Magliocca