I 5 momenti di Juventus – Napoli: McTominay si prende la scena

Pareggio nel big match contro la Juventus per gli uomini di Conte. Gli azzurri si trovano attualmente al secondo posto in classifica (insieme all’Udinese) a quota 10 punti. Una partita con appena 2 tiri in porta (uno per parte). Ecco i 5 momenti di Juventus – Napoli con l’esordio di McTominay che si è preso subito la scena.

Danno economico e morale per i tifosi azzurri

Ingiustizia. Una vera e propria ingiustizia quella capitata ai tifosi del Napoli, ospiti allo Juventus Stadium. O meglio: quelli che sarebbero dovuti essere tifosi ospiti. Ma così non è stato per alcuni di loro. Precisamente quelli residenti a Napoli e provincia. Dopo i fatti di Cagliari, si vociferava della chiusura totale del settore ospiti. Poi il dietrofront: “settore chiuso per i residenti in Campania”. Poi, a circa 24 ore dal calcio d’inizio, la rettifica dalla questura di Torino: “settore chiuso solo ai residenti a Napoli e provincia.” Mentre i gruppi organizzati e gli altri tifosi di Napoli e provincia si stavano muovendo per i vari rimborsi, ecco arrivare un clamoroso ribaltone dal TAR Piemonte. Un tifoso infatti, presenta un ricorso contro questa decisione e lo vince. Ma la sentenza non è chiara. Difatti molti pensavano fosse arrivato il via libera per tutti i napoletani. Così non è stato perché i residenti a Napoli e provicia, che si sono presentati ai tornelli, sono stati respinti. E sono rimasti fuori. Nel corso della partita, nel settore ospiti, è apparso uno striscione di solidarietà verso i tifosi costretti a restare fuori: “vergogna”.

Sorpresa modulo: torna il 4-3-3

Non è una questione di moda o di  tradizione, come aveva fatto intendere Conte una decina di giorni fa: “non si può pensare di andare in una squadra e giocare 433 perché lo fai da tanti anni, bisogna vedere le caratteristiche dei giocatori. Prima era impossibile per la quantità di centrocampisti, oggi con nuovi elementi si aprono nuovi orizzonti, nuove possibilità.” Ed ecco giunta la possibilità: Meret in porta; difesa a 4 con Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera; centrocampo a 3 con Anguissa, Lobotka e McTominay; attacco con Kvaratskhelia e Politano a supporto di Lukaku.

Esordio da fuoriclasse

Per molti il migliore in campo. Quello che è certo, è che Scott McTominay, alla prima da titolare in Serie A, ha impressionato tutti. Una costanza incredibile per tutta la durata del match. Sembrava averne più di tutti, anche quando sono entrate forze fresche da entrambe le parti. Finte di corpo, fisicità, lettura di gioco, tecnica, tattica: lo scozzese è strato perfetto ovunque. Si stava prendendo anche la soddisfazione del gol, se non fosse che Di Gregorio si è fatto trovare pronto su un tiro forte ma poco angolato. Tanta classe ed intelligenza per un centrocampo che, aggiunti Lobotka ed Anguissa, è davero completo.

Caprile: adesso tocca a te

Intorno al 3oesimo, Meret si tocca più volte la coscia sinistra. Dalla panchina Conte chiama Caprile, mentre Meret resta in campo provando a giocare sul dolore. Ma durante un’uscita fuori dai pali, ecco il riaccusarsi del dolore. Al 36esimo arriva il cambio: esordio in maglia azzurra per il classe 2001.Porta inviolata, un tiro in porta subito, ma percentuale di passaggi riusciti incredbile: 85% (11 su 13), molti dei quali lanci lunghi. Nel momento migliore di Meret a Napoli, protagonista nei match contro Parma e Cagliari, ecco arrivata “una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra”. Per lui circa 30 giorni di stop. Porta affidata al portiere veronese.

Episodi da moviola

Al 10’ minuto manca un giallo a Politano per un’entrata su Bremer. Tacchetti alti sul polpaccio del difensore brasiliano: nulla più di un giallo, in quanto l’esterno azzurro prova a tirarsi subito la gamba. Intervento non cattivo con leggera intensità. Ha fatto molto discutere il tocco di Olivera per Caprile al 57esimo minuto, che ha bloccato la palla con le mani. Retropassaggio o no? L’arbitro ha interpretato il tocco di Olivera come involontario: una sorta di rinvio sbagliato che si è trasformato in un appoggio verso il portiere. Durante la conferenza stampa post partita, il portiere del Napoli ha parlato così di questo episodio dubbio: “è il gioco delle parti protestare sull’episodio con Olivera, anche noi al contrario avremmo protestato. Per me voleva stoppare la palla e per questo l’ho bloccata”.

 

A cura di Antonio Magliocca

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