A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Capozucca, direttore sportivo, ex Cagliari e Genoa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Napoli, Capozzucca: “Conte è l’allenatore del Napoli perché Gasperini, prima scelte, ha deciso di restare all’Atalanta”
Che cosa non ha funzionato con la Ternana? Cosa l’ha spinta a dare le dimissioni?
“Eravamo la squadra più giovane del campionato di B, abbiamo stabilito il record del minutaggio più alto dei giovani. Abbiamo fatto 43 punti e non meritavamo affatto di retrocedere. Purtroppo, abbiamo pagato la falsa partenza di 6 punti in 12 partite. Inoltre, anche la partita di andata dei playout avremmo potuto vincere”.
Mancanza di esperienza?
“No, anche perché quelli che hanno commesso errori sono stati commessi proprio da coloro che sono più esperti”.
A proposito di giovani, cosa dobbiamo aspettarci per il terzo anno italiano da Kvara?
“L’anno scorso non fa testo: Spalletti è un grande allenatore, nessun demerito a chi l’ha susseguito, ma ha dato un’immagine importantissima al Napoli. Quando è andato via, c’è stata una rivoluzione. I cambi in panchina non hanno agevolato la risalita. Kvara resta un grande giocatore”.
Al Napoli è andato via Osimhen ma è tornato in Italia il desiderato Lukaku: sei d’accordo con questa scelta?
“Conte l’ha voluto espressamente dal suo arrivo a Napoli, ed il presidente l’ha accontentato. Quando il giocatore è così voluto, è una vera iniezione di autostima per lui. D’altronde, contro il Parma, è stato decisivo”.
Infatti prima che entrasse, il Napoli non riusciva a riempire l’area di rigore avversaria…
“Lukaku si vede, in tutti i sensi… Ha sempre fatto bene, ovunque sia andato. Conte l’ha voluto in maniera insistente, e, giustamente, il presidente l’ha accontentato”.
Lei è stato un difensore: come commenta l’acquisto di Buongiorno al Napoli?
“Un ottimo acquisto. Ha avuto degli allenatori forti, Juric su tutti, che è scuola Gasperini: oltre a dare un gioco ed un’identità, ha dato ottima impostazione difensiva. Buongiorno deve tanto a Juric”.
Lei ha lavorato con Gasperini: perché De Laurentiis ha scelto Conte e non Gasperini?
“Secondo me, ha semplicemente rifiutato Napoli, voleva rimanere a Bergamo”.
Quali sono le insidie del Cagliari?
“Non è mai semplice questa trasferta: l’ambiente è compatto, e lo stadio si fa sentire. Nicola metterà in campo grande grinta e grande temperamento. Il Napoli, di contro, cercherà di metterla sulla tecnica. Però, la tensione di quello stadio può compromettere i piani di Conte”.
Dal Cagliari chi dobbiamo attenzionare?
“Non c’è un giocatore in particolare, è un organico di livello, che, insieme al pubblico, rendono la squadra sempre pericolosa”.
Con l’arrivo di tanti stranieri, si sente ancora il senso di appartenenza?
“Certo, sono sicuro che si sente ancora. Ogni giocatore si accorge che la gente compra le maglie, i biglietti, e loro in campo devono dare qualcosa in più”.
Dove è carente il Napoli?
“Non voglio entrare in questo argomento: il Napoli ha un bravo direttore sportivo. A proposito del mercato, però, io concordo con chi sostiene che non è possibile giocare mentre il mercato è ancora aperto”.