Comincia la stagione del Napoli, e comincia male. Le prime lacune, viste già nel match casalingo di Coppa Italia contro il Mantova (partita vinta ai rigori), si sono riviste inevitabilmente a Verona. L’Hellas di Zanetti dilaga, il Napoli di Conte perde l’esordio stagionale in Serie A.
«Mi aspettavo una situazione migliore»
Durante la conferenza pre gara di Conte, svolta nella sala stampa del centro tecnico di Castel Volturno, Antonio Conte non è parso soddisfatto della Rosa. «Mi aspettavo una situazione migliore» ha dichiarato, trovandosi ad affrontare anche il tema mercato. Qui, il mister azzurro, ha parlato di una «situazione complicata». Insomma, tranquillo prima della partita non era apparso. Sicuramente non lo sarà neanche adesso.
L’11 titolare
Al termine della passata stagione, letteralmente disastrosa, c’era da cambiare molto. Una sorta di rivoluzione, come avvenuta nel secondo anno di Spalletti a Napoli. Eppure in campo per la prima Giornata è tornata una squadra pressoché simile a quella passata. L’unica novità è presente sull’out di sinistra, con il neo acquisto Spinazzola. Per il resto nei titolari solo calciatori già presenti nella passata stagione. È il caso soprattutto di Juan Jesus che dopo le prestazioni insufficienti dello scorso anno, sembrava ormai destinato a partire. Ed invece, paradossalmente, è stato preferito alla panchina (è il caso di Rafa Marin stavolta). Complice però, l’infortunio di Alessandro Buongiorno, che doveva partire dal 1’ nel “tridente” difensivo composto da Rrahmani e Di Lorenzo.
Come fosse la…39esima Giornata
Allenatore diverso, ma stessi calciatori. Poche idee, pochi spunti, tanta imprecisione e poca lucidità. Più che la 1’ Giornata, sembra la 39esima. Un continuo dello scorso campionato. Serve, con urgenza, una svolta. Decisa e importante: non rientrare tra le prime 4 sarebbe un fallimento. Il secondo consecutivo…
Il Napoli ha ancora una Rosa incompleta: urge guardare con attenzione il calciomercato!
Esordio e gol: così l’Hellas ha battuto il Napoli
Che sia stata una vittoria meritata, è vero. Che la prestazione dell’Hellas sia stata perfetta, un po’ meno. Ed anche questo è un dato preoccupante per il Napoli: è bastato un Hellas Verona mediocre per battere di lunghezza questo Napoli. Tanti errore in fase di possesso e di costruzione per l’Hellas, specie nel primo tempo. Tanti palloni regalati agli azzurri che però non sono stati in grado di sfruttarli. Con 5 tiri in porta per entrambe le squadre, si potrebbe dire che in realtà è stata una partita equilibrata. Ma gli uomini di Zanetti hanno avuto in più la fame, il cosiddetto “sangue negli occhi”. Prima Livramento, all’esordio assoluto in Serie A, con un inserimento in area di rigore (anticipo su Juan Jesus) in seguito ad un meraviglioso assist di esterno di Lazović. È Mosquera, subentrato dalla panchina, a chiudere le pratiche con una doppietta. Anche per lui il match contro gli azzurri è stato l’esordio assoluto in Serie A. Sarà felice il direttore sportivo dell’Hellas, Sean Sogliano, per l’inizio di stagione di questi due calciatori che ha portato lui all’Hellas, per molti conoscitori di calcio completi sconosciuti. L’Hellas Verona ha speso meno di 1,5 milioni per acquistarli entrambi.
Kvaratskhelia: l’uomo in più che viene meno
Senza dubbio il calciatore qualitativamente più forte della Rosa azzurra. Conte se lo coccola, perché sa che il georgiano è capace di spostare gli equilibri da un momento all’altro. Ma domenica al Bentegodi è venuto meno, anche lui. La sua partita è durata appena 47 minuti a causa di un giramento di testa avvenuto in seguito ad uno scontro con Coppola (il difensore dell’Hellas sembra colpire volontariamente il georgiano). Si parlava anche di un problema muscolare poco dopo l’uscita dal campo. Adesso sta bene ed è pronto a tornare già con il Bologna. Ma nei 47 minuti che ha avuto a disposizione, è comunque venuto meno. Un solo dribbling tentato (e riuscito) ed un’immensa occasione sprecata. Regalo da parte di Frese che lancia praticamente nella sua porta l’attaccante azzurro. “A tu per tu” con Montipò, arriva però l’intervento in scivolata, partendo dal lato opposto, di Tchatchoua. Poteva essere il gol del vantaggio per gli azzurri. Ma invece è stato l’ennesimo regalo (da parte dell’Hellas) “rifiutato”dagli azzurri di Conte.
A cura di Antonio Magliocca
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Antonio Magliocca