Sta per volgere al termine il ritiro di Dimaro Folgarida. Antonio Conte e la squadra hanno lavorato sodo e hanno concesso più di qualche parola e tifosi e giornalisti. Un’amichevole è andata e questo pomeriggio ce ne sarà una maggiormente attendibile (avversario il Mantova di Possanzini). Eppure il tecnico azzurro non sta lavorando soltanto dal punto di vista tecnico e atletico, ma sta portando un pizzico di cultura in più. Ognuno di noi ha sempre molto da imparare, nel calcio come nella vita. Cultura non scolastica perché nessuno può ergersi a magnifico rettore verso la piazza, ma cultura del lavoro e del professionismo.
“Chi non salta…forse ha fatto la scelta giusta”
Ieri sera sul palco c’è stata una prima presentazione dell’organico, ovviamente non definitivo. Il primo ad essere chiamato sul palco è stato proprio Antonio Conte. Il pubblico ha subito incitato il proprio allenatore esortandolo anche ad unirsi a quel coro che tutti conoscono. Essere tifosi comprende anche questo, è essenza della rivalità. Ma lo stesso tifoso dovrebbe iniziare a guardare a questo sport con occhi diversi. L’emozione e l’attaccamento alla propria maglia sono cose che mai potranno e dovranno scomparire. Chi però sottoscrive quei contratti lavora per ottenere il miglior risultato possibile.
I discorsi sul passato di calciatori, allenatori e dirigenti non portano da nessuna parte. Antonio Conte e Giovanni Manna sono nati e si sono formati nel mondo Juventus. La cosa non costituisce problema, così come non si può chiedere a questi professionisti di vestire panni che non gli competono. Lasciamo ad ognuno il proprio ruolo e potremo scoprire prospettive che neanche immaginavamo. L’allenatore salentino ha fame e fama, miglior scelta non poteva esistere. Magari alla fine di questo percorso, saremo tutti più grandi…