Spinazzola, Caira: “Se sta bene fisicamente può sicuramente dare tanto al Napoli..”

Spinazzola Caira

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, ex direttore sportivo della Roma. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Spinazzola, Caira: “Se sta bene fisicamente può sicuramente dare tanto al Napoli..”

Cosa può dare Leonardo Spinazzola nel Napoli di Conte?
“Se sta bene, come credo che stia perché contrariamente non avrebbe accettato questa sfida, sicuramente può dare tantissimo, sia per caratteristiche tecniche che come spogliatoio. È un ragazzo simpatico, che fa sempre gruppo. Credo che sia un ottimo acquisto”
Lo vede superiore ad Olivera?
“Sicuramente si completeranno. Spinazzola non può garantire, forse, tutti i novanta minuti. Conte, che lo conosce bene, credo abbia fatto questa considerazione”
Bergamo potrebbe essere la comfort zone di Nicolò Zaniolo?
“Mi auguro per lui che, come successo con Scamacca, sotto la guida e l’insegnamento di Gasperini possa ritrovare il giocatore che può essere e che, fino ad ora, abbiamo visto solo a sprazzi. Se ritrova continuità, come fatto da Scamacca, potrà riaffermarsi. Associo molto i due giocatori per caratteristiche caratteriali. Se dovesse fallire anche a Bergamo, rimarrebbe poco.”
C’è un intreccio di mercato tra Juve e Roma?
“C’è un intreccio di mercato fra poveri (ride n.d.r). Necessità fa virtù… Diciamo che le bandiere ed i colori del club vanno messi da parte, il mercato è il mercato. Non vedrei né alleanze né intrecci. Ci sono situazioni dove si trovano favorevoli condizioni, tra scadenze e calciatori che vogliono andare, e magari si trova la combinazione giusta. Bisogna riconoscere che è un mercato che, sin qui, ha visto soltanto Roma e Lazio muoversi, così come la Juventus”
La strategia di De Laurentiis, di non andare mai oltre le righe, sta premiando gli azzurri?
“Assolutamente si. Anzitutto perché il bilancio va sempre tenuto sott’occhio, e il Napoli ad oggi è l’unica società che può permettersi di spendere, a differenza di altre che dovrebbero prima vendere”
L’inserimento dell’Inter per Buongiorno può essere letto come una strategia del procuratore?
“Quando uno ha un accordo, un po’ ci prova, anche per cercare di prendere di più nella speranza che l’altro ci caschi. Fa parte delle mosse di mercato. L’Inter, in questo momento, è dietro la corazza di una squadra che ha vinto il campionato e necessiterebbe soltanto di qualche puntellamento. Soldi non ce ne sono e si aspetta sulla riva che passi qualcuno”
Ci sono i margini per vedere Kvara ancora in maglia azzurra?
“In questo momento ci possono essere giocatori scontenti. Alla fine del campionato si vorrebbe puntare a guadagnare di più e, se accontentati, non sarebbero più scontenti. I giocatori hanno anche bisogno di sentirsi coccolati, al centro di un progetto. Credo che Kvara, venendo da una stagione così e così, ritroverà un allenatore come Conte, che è una garanzia soprattutto sotto il punto di vista del lavoro, e potrà superare questo momento passeggero”
Il rinnovo di Osimhen, mesi fa, può aver creato dei malumori?
“I giocatori vanno dati via quando te li chiedono, soprattutto se ci sono cifre importanti. Spero di sbagliarmi ma, quest’anno, è difficile che offrano cento e passa milioni”
Lo scorso anno, ci sono stati problemi gestionali, oltre che tecnici.
“I problemi, purtroppo, sono stati diversi. Quando cambi due o tre allenatori, il giocatore si sente un po’ destabilizzato. Devi cominciare a pensare come vuole il nuovo allenatore, a renderti disponibile secondo le nuove indicazioni. Ci sono dei meccanismi, nello spogliatoio e nella testa dei calciatori, che non possono invertirsi in uno schiocco di dita. Quando questo lo fai due o tre volte nell’arco di una stagione i calciatori rischiano di staccare”
Sembra esserci uno scontro di mercato tra Napoli e Roma per Federico Chiesa. Alla fine, chi ha più probabilità di spuntarla?
“L’estero. Chiesa guadagna sei milioni l’anno… Se stai creando una squadra, che deve essere un gruppo, rischi di creare problemi. Alla Roma reggono Dybala, a quelle cifre, perché è Dybala. Possibilità che si accontenti di cinque milioni a stagione? Non fa molta differenza. Sono sempre dieci milioni per la società. La vedo difficile”
Quale sarebbe la giusta cifra da riconoscergli?
“Bisognerebbe rimanere tra i tre e i quattro. Non mi sposterei da lì. È chiaro che Chiesa, nel momento in cui arrivò alla Juve, si inserì in una rosa in cui tutti percepivano ingaggi alti. Considerate che, se attualmente percepisse cinque o sei milioni, quanto chiederebbe per un rinnovo?”.

 

Fortunato Condinno

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