La Juventus trionfa in finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. La rete messa a segno da Dusan Vlahovic nei minuti iniziali basta ai bianconeri per alzare la coppa al triplice fischio. Meritano i bianconeri perché partite così sono in pieno stile Juventus, ammesso che ancora si possa parlare in questi termini al giorno d’oggi. Sono scontri in cui Massimiliano Allegri diventa protagonista, allenatore che vive e respira queste finali come habitat naturale. Non lo definisco uno Special One, né un tecnico che incontra particolarmente le mie simpatie in questo senso. Semplicemente l’uomo giusto in serate del genere in cui, anche la bellissima Atalanta, deve arrendersi.
Coppa Italia: Juventus, Allegri protagonista in uscita? Il binomio con Giuntoli non funziona
Massimiliano Allegri ha probabilmente regalato l’ultimo trofeo alla Juventus conquistando questa Coppa Italia. L’espulsione nel finale di gara ha fatto andare su tutte le furie l’allenatore toscano, che ha lasciato il campo inveendo contro il direttore di gara. Eppure i suoi malumori sono ben più ampi e non hanno risparmiato il d.s. Cristiano Giuntoli. Il rapporto tra Allegri e il club bianconero è da diverso tempo sotto i riflettori, complice un andamento troppo altalenante.
I festeggiamenti finali hanno rappresentato un momento di particolare sfogo per mister Allegri, che ha però dispensato abbracci verso i propri calciatori. Eppure quell’allontanamento così plateale da Giuntoli è stato un gesto tanto inopportuno quanto significativo. I panni sporchi si lavano in famiglia e nel calcio questa regola assume ancora più valore a parere di chi scrive. Non ci si attendono risposte certe perché lo stesso Allegri, nel post partita, è sembrato abbastanza chiaro riguardo alle prossime scelte della società. Per adesso l’ambiente Juventus si gode il trionfo, maturato senza snaturare la propria indole pragmatica, in attesa di un definitivo “rompete le righe”.
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