Salvione: “Con Gasperini sarebbe un’inversione di rotta. Non so perchè Pioli e Italiano vengono descritti come catastrofi”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Salvione: “Se porti due e tre squadre in finale in due anni, vuol dire che il nostro calcio non è così malvagio”

Davvero non si poteva fare nulla per evitare il recupero tra Atalanta e Fiorentina dopo la fine del campionato?
“Per esempio, la settimana in cui è stata recuperata Udinese-Roma si sarebbe potuta giocare anche Atalanta-Fiorentina. Sarà complicato poi considerare normale tutto ciò. Con tutte le altre che hanno smesso di giocare, sarà un’altra partita. Evidentemente, ci sono dei motivi che non conosciamo. È un risultato che peserà sulle qualificazioni in Europa, ma vedremo quanto”
I risultati europei dimostrano quanto stia crescendo il campionato italiano?
“Lo dicono i fatti. Se, in due anni consecutivi, porti due e tre squadre in finale, vuol dire che il nostro calcio, sempre bistrattato, non è così malvagio. D’altronde, la Premier League, così tanto esaltata, non avrà rappresentanti in finale. Di cosa stiamo parlando? Il campionato più forte del mondo che non avrà finaliste. Serve sempre moderazione nei giudizi. Spesso si sente dire che soltanto il campionato inglese può valere, ma non è la realtà dei fatti. Il calcio si può interpretare in tanti modi. Ognuno è finalizzato all’obiettivo principale: vincere. Se lo si fa con un calcio basato sulla speculazione, è chiaro non diverta. Un calcio più coinvolgente può divertire, ma l’obiettivo è sempre la vittoria. Pensiamo al Milan del ‘94, che vinse lo scudetto con una serie di uno a zero con gol di Massaro”

Salvione: “Con Gasperini sarebbe un’inversione di rotta. Non so perchè Pioli e Italiano vengono descritti come catastrofi”

Gasperini sarebbe in continuità con il DNA costruito dal Napoli negli ultimi anni o sarebbe una inversione di rotta?
“Non c’è dubbio che sarebbe una inversione di rotta. È un altro calcio rispetto a quello di Spalletti, Sarri e Benitez. Un Napoli che faceva del palleggio e della qualità del gioco una delle sue prerogative. Una costante venuta a galla soprattutto con Luciano. Il calcio di Gasperini è molto più vicino allo stile della Premier. Un calcio fatto di intensità, di duello. Probabilmente, ci sarebbe anche l’intenzione di strutturare la squadra in relazione ai nuovi principi di gioco. Il Gasp è il preferito di De Laurentiis”
Perché tecnici come Vincenzo Italiano o Stefano Pioli vengono descritti come catastrofi nella piazza napoletana?
“Onestamente, non so dirlo. Forse, è la voglia di bollare o il fatto di voler considerare Conte come l’unico in grado di accontentare tutti. Ognuno può giudicare a suo modo le persone e i professionisti. Sono valutazioni che, però, non mi trovano d’accordo. Pioli è un allenatore che ha fatto una carriera di tutto rispetto, così come Italiano. Vincenzo, da Trapani, Spezia e Firenze ha sempre raggiunto il suo obiettivo stagionale. Per cui, diventa complicato avere dei giudizi negativi. Se volessimo fare anche oggi il borsino del prossimo allenatore azzurro, dico che Gasperini è in pole position, secondo Italiano e Pioli terzo. C’è anche Conte, ai box e con percentuali residuali. Bisognerà attendere anche l’esito di questa stagione per comprendere meglio come si evolverà il futuro della guida tecnica”

Sabato Peluso

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