Diciotto, si diciotto sono le volte in cui con questa che giocheranno il 1 giugno 2024 contro il Borussia Dortmund, in cui il Real Madrid ha conquistato la finale della UEFA Champions League. In una serata eroica, Joselu l’eroe che meno ti aspetti porta i madrileni in finale della massima competizione europea. La squadra guidata da Carlo Ancelotti è riuscita in un’ennesima impresa fuori dal comune, come già accaduto nelle ultime edizioni e vola in finale. Gli spagnoli sfideranno il Borussia Dortmund di Reus che ha battuto nella giornata di ieri per 1-0 il PSG di Mbappé, promesso sposo dei blancos.
Il clamoroso Real Madrid di Ancelotti:
Successo interno del Real Madrid che batte 2-1 il Bayern Monaco e conquista la finale di Champions League per la diciottesima volta nella sua storia. Dopo il 2-2 della gara di andata, gli uomini di Thomas Tuchel si arrendono alla formazione di Carlo Ancelotti. Niente derby tedesco in finale. Ad affrontare il Borussia Dortmund l’1 giugno a Wembley sarà il Real Madrid. Il match è più agguerrito che mai, con entrambe le formazioni che si rendono pericolose sin da subito. I due portieri tengono botta e mantengono le porte inviolate. Almeno fino alla metà del secondo tempo, con un Neuer fuori dal comune sia su Vinicius che su Rodrygo. A sbloccare il match è la formazione bavarese che passa in vantaggio con Davies. Kane allarga sulla sinistra, con il canadese che fulmina Lunin con una conclusione a giro sul secondo palo. Due minuti dopo il Real Madrid pareggia i conti e fa 1-1. Ma la rete viene annullata dopo un consulto al VAR per una spinta di Nacho ai danni di Kimmich.
Gli ultimi minuti di Locura al Bernabeu:
Nel finale la gara continua ad essere su alti ritmi. Ma Neuer tiene botta. A tre minuti dal 90’ Ancelotti trova il gol del pareggio: Vinicius calcia verso Neuer che non trattiene. Sulla ribattuta si avventa Joselu che fa 1-1 e scatena i tifosi. Dopo tre giri di orologio il Bernabeu esplode ancora una volta: Rudiger mette in mezzo un pallone ancora per Joselu che appoggia in rete per il 2-1 che vale l’accesso alla finale di Champions. Dopo un consulto col VAR, l’arbitro convalida la rete. Al tredicesimo minuto di recupero il Bayern segna, ma a gioco fermo a causa di un fuorigioco segnalato dall’assistente di gara: la panchina dei bavaresi protesta ferocemente, ma il VAR non può intervenire. Dopo un quarto d’ora addizionale, il triplice fischio del direttore di gara decreta la vittoria del Real Madrid.
L’ennesimo capolavoro di Carlo Ancelotti:
In questa stagione sportiva il Real Madrid sta raccogliendo in media 2,50 punti per partita e presenta una media gol realizzati a partita di 2,08 ed una media gol subiti di 0,62. Con questi dati il club di Florentino Pérez risulta essere il club che ha vinto lo scorso week-end il campionato spagnolo. In più, dopo aver già vinto anche la Supercoppa Spagnola, è ancora in corsa per la Champions League. Nell’ultimo atto stagionale che vede i blancos nettamente favoriti contro il Dortmund, potrebbero conquistare il secondo torneo di stagione. Nella costruzione di gioco il Real Madrid si basa dal basso sfruttando un 2+2 costituito dai due centrali di difesa e da mediano e centrocampista centrale di sinistra e supportato durante la manovra dal movimento incontro di giocatori diversi. Come Valverde, Bellingham, Mendy o Carvajal. Talvolta, in base allo schieramento avversario, è possibile vedere un giocatore tra Kroos (centrocampista centrale di sinistra) e Tchouaméni (mediano), abbassarsi sulla linea dei difensori. Andando a formare un 3+1 e liberando maggiore spazio centralmente per un passaggio in verticale. Vengono sfruttate le catene laterali con combinazioni differenti. La catena di destra prevede un’ottima sinergia tra Valverde, Rodrygo e Carvajal che con triangolazioni, sovrapposizioni o inserimenti tendono a superare il pressing avversario. Per la catena di sinistra ha un ruolo maggiormente prioritario Vinicius, dove viene cercato dai compagni per la sua abilità nell’1vs1 e nel taglio, superando la linea di difesa avversaria. In transizione offensiva la prima giocata è la palla in verticale per sfruttare la velocità di Rodrygo e, soprattutto, Vinicius per colpire impreparata la difesa avversaria. Qualora non sia possibile si consolida il possesso.
Tra giovani e Bellingham, il Real Madrid sforna solo fenomeni:
Infine, parliamo di Bellingham uno dei giocatori più forti al momento, se non il più forte al mondo. Approderà alla sua prima finale europea contro il Dortmund squadra che l’ha coccolato e portato a giocare nel Real Madrid. Dopo aver lasciato il Birmingham per il Dortmund nel 2020, Jude Bellingham è diventato uno dei migliori centrocampisti d’Europa. Il giocatore, 20 anni, si è poi messo in luce con una serie di ottime prestazioni in UEFA Champions League con il Real Madrid ed è già una pedina fondamentale dell’Inghilterra, che cerca di rivincere un trofeo dopo ben 57 anni. E’ è un centrocampista offensivo dotato di forza fisica, velocità e di un’ottima tecnica individuale. Già in giovane età si è dimostrato un calciatore completo, con ottime caratteristiche di tiro, recupero palloni ed impostazione di gioco che ne hanno permesso l’impiego in tutti i ruoli del centrocampo, trovando la sua collocazione ideale nel ruolo di mezzala. Ha dichiarato di ispirarsi a Zinedine Zidane. In effetti i paragoni non si sprecano stesso numero e, soprattutto stessa collocazione in mediana un qualcosa di assurdo che può permettere a Bellingham di conquistare il pallone d’oro. Attenzione all’Europeo e alla finale del primo giugno, ma il giocatore inglese ha una fame da lupi così come Ancelotti.