I 5 momenti di Empoli – Napoli

Una delle prestazioni più orribili della stagione: gli azzurri fanno davvero tanta fatica a costruire azioni. Non manca solo la finalizzazione, ma anche tutto ciò che viene prima. Ecco i 5 momenti di Empoli – Napoli.

PARTENZA HORROR

A soli 4 minuti dal calcio d’inizio, il Napoli va sotto! Azione che parte dalla porta: Caprile lancia lungo, Gyasi attraversa la fascia destra accompagnato nella manovra da Fazzini. Il calciatore vince prima un contrasto aereo con Natan, poi si libera di Juan Jesus (con un taglio alle sue spalle): nessuno interviene degnamente per ostacolarlo. Il calciatore dei padroni di casa va verso il fondo per mettere un cross morbido al centro dell’area. Lì c’è Cerri, marcato malissimo da Di Lorenzo e Ostigard: colpo di testa verso la porta e gol. Il calciatore italiano torna a segnare in Serie A dopo tre anni dall’ultima volta.

DIFESA SCANDALOSA

Tra Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus e Natan, si salva solo…Mazzocchi (subentrato).

Oltre all’errore sul gol di Cerri, al 35esimo la difesa azzurra è stata nuovamente messa alla prova. Cambiaghi guida un contropiede, ma nonostante ciò ci sono 5 azzurri nella metà campo, contro i 2 dell’Empoli. Eppure l’Empoli riesce ad arrivare in area e calciare: errore a pochi passi dalla porta per Cambiaghi. Napoli graziato. Nell’azione Ostigard non esce incontro al portatore di palla, mentre Juan Jesus si fa saltare come fosse un birillo da Niang. Nel contempo Lobotka prima segue Cambiaghi, poi lo molla nel momento più importante: sull’assist di Niang. Movimenti completamente sbagliati: fase difensiva scandalosa!

DATO IMPIETOSO

Il Napoli chiude la partita con un xG (expected goals) che deve portare a riflessioni importanti: 0.48.

73% di possesso palla ed un solo tiro in porta: gestione del pallone sterile che non aiuta la manovra offensiva.

OSTIGARD SCAMPA DA UN ROSSO

Graziato prima dall’arbitro (che in campo non ha visto la dinamica) poi dal VAR. Il norvegese, al 76esimo, sbraccia (nell’area dell’Empoli) colpendo Luperto al volto. Il pallone è lontano: evidente la volontarietà del gesto, forse di frustrazione per l’ennesima partita insufficiente.

SQUADRA DAI TIFOSI

Al triplice fischio, è avvenuto un “terzo tempo”. Gli azzurri, come omrai fanno da diversi mesi, si sono recati a testa bassa verso il settore ospiti. Tra i fischi del pubblico, qualcuno ha incitato gli azzurri ad avvicinarsi ancor di più. Così il capitano, Giovanni Di Lorenzo, ha accolto la richiesta. Spalleggiato da Mazzocchi e a seguire da tutto il gruppo. Qualcuno resta comunque nelle retrovie, quasi a non voler accettare quei fischi. Notte fonda per lo spogliatoio del Napoli.

 

A cura di Antonio Magliocca

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