Napoli, Calzona a Dazn: “Sono io il responsabile di tutto, abbiamo atteggiamento molle e mediocre..”

Calzona conferenza stampa

E’ terminata da pochi minuti la sfida tra Empoli e Napoli, gara conclusa con il risultato di 1-0 per i toscani. La rete di Alberto Cerri che arriva dopo 1090 giorni dalla sua ultima in Serie A distrugge gli ultimi sogni europei per gli azzurri che vengono relegati all’ottavo posto a 4 lunghezze dal Torino. Una partita molto intensa, quasi sempre la gara a sorpresa viene gestita e controllata dai padroni di casa che più volte rischiano di trovare il 2-0. La difesa degli azzurri traballa ovunque e l’attacco dei partenopei più volte risulta sterile dinanzi al blocco dell’Empoli che non soffre quasi mai. Ben 0 sono i tiri in porta fatti dagli azzurri nel secondo tempo, oltre alle scelte sciagurate di un tecnico che non si dimostra all’altezza di certi palcoscenici, il patron dei campani dovrà svolgere una rivoluzione fuori dal comune. Ora per gli azzurri ci saranno 8 giorni intensi di riposo e preparazione in vista del match di domenica 28 Aprile alle ore 18:00 nella gara valida per la giornata numero trentaquattro della Serie A contro la Roma di Daniele De Rossi. Di seguito, Francesco Calzona analizza la prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN con queste parole:

Napoli, Calzona a Dazn: “Sono io il responsabile di tutto, abbiamo atteggiamento molle e mediocre..”

“Le responsabilità sono le mie, non sono riuscito a cambiare l’andazzo. Facciamo gol spesso, oggi no, per cui mi prendo tutte le responsabilità. Mi dispiace perché ci è mancata la voglia di vincere, l’Empoli era assatanato e aveva la giusta mentalità. Ci siamo consegnati nelle mani dell’Empoli e hanno meritato. Le gambe vanno, semmai è la testa a non andare. Questa squadra si porta dietro delle scorie e non riesce a reagire. Io sto provando a scuoterli anche con mezzi duri ma evidentemente non sono stati capace e la colpa me la prendo io. Non mi arrendo, pretendo il massimo impegno fino all’ultimo allenamento e all’ultima partita, altrimenti mi arrabbio fortemente. Lavoro e stare addosso ai giocatori, siamo in debito coi tifosi e con la società. Abbiamo il dovere di finire il campionato nel migliore dei modi. Bisogna essere uomini e professionisti. Ci è capitato spesso di fare primi tempi così, è difficile da spiegare perché in settimana la squadra lavora bene. Questa apatia mentale non riesco a spiegarmela. Quello che concediamo è roba che fa riflettere perché siamo sempre sotto scacco”.

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