Il Napoli ad Empoli continua a raschiare il fondo: possesso sterile, un solo tiro in porta e fase difensiva in costante peggioramento

Natan riscaldamento Napoli

Il Napoli ad Empoli continua a raschiare il fondo e si lascia andare ad un’altra presentazione indecente, forse una delle peggiori della gestione Calzona. Gli azzurri perdono la partita ancora prima di subire il gol di Cerri, nell’atteggiamento e nell’approccio. L’Empoli, invece, ha sin da subito aggredito la partita provando a chiudere gli spazi con la ferocia e la voglia di raggiungere a tutti i costi la salvezza.

L’Editoriale – Il Napoli ad Empoli continua a rischiare il fondo

Calzona si trova “obbligato”, dopo le squalifiche di Mario Rui e Rrahmani e l’infortunio di Olivera ed un Mazzocchi acciaccato, a schierare una linea difensiva inedita con Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus e Natan terzino. Il brasiliano torna titolare quasi cinque mesi dopo l’ultima volta e per giunta fuori ruolo. Una parentesi andrebbe aperta anche su Mazzocchi e lo stato influenzale centra poco; l’esterno azzurro è rimasto in panchina, senza mai nemmeno subentrare, nelle ultime otto partite.

Cerri trova subito il vantaggio di testa dopo 4′ ed interrompe un lungo digiuno che durava da aprile 2021. Lancio lungo di Caprile indirizzato verso Gyasi che anticipa di testa l’uscita di Natan sull’attaccante, Fazzini porta palla, Juan Jesus la riconquista per un attimo, il centrocampista serve ancora Gyasi che serve un cross per la testa di Cerri, dimenticato da Di Lorenzo che salta in ritardo. Salgono a tredici le partite consecutive dove il Napoli subisce gol.

L’Editoriale – Un solo tiro in porta, possesso palla sterile e fase difensiva in costante peggioramento

Il Napoli non dà mai la sensazione di essere pericoloso. Tira soltanto una volta nello specchio della porta con Kvaratskhelia in 90′, il possesso palla è sterile, compassato, prevedibile e gli azzurri non arrivano mai per primi sulle secondo palle. Inoltre da una palla persa rischia di subire anche il 2-0. La linea difensiva è molto alta e non riesce a scappare immediatamente all’indietro, Ostigard temporeggia e nell’indecisione lascia l’uno contro uno tra Juan Jesus e Niang, l’attaccante trova Cambiaghi che colpisce soltanto il palo davanti a Meret. E se a Monza il confronto nell’intervallo aveva generato un sussulto d’orgoglio al rientro dallo spogliatoio, questa volta il Napoli è tornato in campo inerte proseguendo sulla linea del primo tempo.

L’Editoriale – Calzona e la gestione dei cambi

Altra bocciatura per Natan con la sostituzione a centrocampo. E per quanto Calzona sia uno degli ultimi a cui poter dire qualcosa in ordine cronologico di responsabilità anche se è evidente quanto nemmeno lui sia riuscito a cambiare le sorti di un destino annunciato alla squadra, ci sta mettendo anche qualcosa di suo per completare l’opera. Sia nella scelta di poter provare qualcosa di diverso anche dall’inizio visto l’andazzo nella squadra ma anche nella gestione dei cambi, come quello di Kvaratskhelia. Il georgiano come col Frosinone nel primo tempo si è visto poco.

Se nell’ultima al Maradona ha influito anche un supporto poco brillante di Mario Rui, al Castellani Natan non si sovrappone quasi mai. Poco in più nella ripresa per Kvaratskhelia, ma ad una squadra priva di creatività togliere il georgiano per Raspadori che incide poco sull’esterno non è il massimo delle soluzioni. A cui poi si aggiunge l’ingresso di una seconda punta al fianco di Osimhen ed il tutto per tutto all’89’. Il Napoli continua a primeggiare le statistiche come miglior possesso palla della Serie A (34′ 26″) ed il maggior numero di tiri 546 ma ovviamente sono numeri da contestualizzare. Talvolta il possesso palla è sterile e non sempre i calciatori non riescono a concretizzare sempre le occasioni create o comunque non tutte le conclusioni sono frutto di occasioni pericolose create. A questo va aggiunta la costante della stagione del Napoli, una fase difensiva precaria che peggiora sempre di più.

Davide D’Alessio

Leggi anche

Per restare sempre aggiornato sul Napoli, leggi www.ilsognonelcuore.com oppure collegati a Instagram o Facebook.