Cerri e sto, il Napoli subisce (ancora) di testa e l’Empoli esulta

Cerri Napoli Empoli

È un gol di Cerri a decretare la sconfitta del Napoli ad Empoli. I partenopei confermano di non essere padroni della propria area di rigore.

Cerri e sto, il Napoli subisce (ancora) di testa e l’Empoli esulta

Al quarto minuto l’Empoli sblocca la gara. Dalla sinistra Fazzini tenta il cross, che Natan riesce a ribattere. La sfera è ancora nella disponibilità di Fazzini che, al secondo tentativo, spedisce palla sul secondo palo, dove Cerri stacca e insacca a fin di palo.

Il gol è il giusto premio non per una produzione offensiva particolarmente costante, ma per un assetto tattico ordinato. I padroni di casa occupano bene il campo, riuscendo a chiudere gli spazi ed a contendere con efficacia ogni pallone. Il Napoli, difatti, non riesce mai ad entrare in area di rigore nei primi quindici minuti. Il possesso stagna a centrocampo, abbattendosi spesso contro il muro dell’uomo contro uomo di Nicola.

Al 17′ Cerri, autore di un’ottima prova, accusa un fastidio muscolare. Nicola è costretto al cambio, favorendo l’ingresso di Niang.

Alla mezz’ora il Napoli calcia anche in porta, con Osimhen in girata. La prima conclusione era di Kvaratskhelia, a metà primo tempo, ma l’azione era viziata da un fallo in attacco di Juan Jesus. È la dimostrazione della grande sterilità offensiva (e di gioco) degli azzurri.

Col trascorrere dei minuti, i padroni di casa perdono mordente e capacità di proporsi in attacco, ma gli azzurri non danno mai l’impressione di poter impensierire Caprile.

Al 35′ Cambiaghi si divora l’occasione per il raddoppio. Proprio l’esterno suggerisce in profondità per Niang che, entrato in area, disorienta il marcatore e scarica nuovamente per Cambiaghi con una palla che si infila tra le gambe di Ostigard. Il suo tiro di prima, però, è alto.

Il primo tempo si conclude così. L’Empoli conduce, vantando anche le migliori occasioni contro un Napoli che non pare dare segnali di forza.

Cerri e sto, il Napoli subisce (ancora) di testa e l’Empoli esulta

Al rientro dagli spogliatoi Calzona sostituisce Natan con Mazzocchi.

È il Napoli a gestire palla, incrementando notevolmente il dato sul possesso palla. Tuttavia, la manovra dei partenopei non denota mai pericolosità. I tentativi di verticalizzazione, seppur rari, si scontrano contro il muro difensivo dei toscani.

Al 65′ Anguissa avrebbe spazio da attaccare, in area di rigore. Prova a suggerire centralmente per Osimhen, ma la punta viene ostacolata dai centrali dell’Empoli.

Due minuti più tardi è Kvaratskhelia, sempre in area, a provare e una conclusione di mancino, centrale e potente. È attento Caprile, che devia in calcio d’angolo.

Al 70′, escono Cambiaghi e Fazzini per fare spazio a Zurkowski e Cancellieri.

Al 72′, Ngonge e Raspadori sostituiscono Politano e Kvaratskhelia.

Il secondo tempo si conferma avaro di emozioni. Non ci sono pertugi nell’area empolese, e il Napoli non accelera nonostante una formazione (teoricamente) proiettata al gioco offensivo.

Al minuto 82, Bastoni e Cacace entrano per sostituire Pezzella e Grassi.

La gara termina con la vittoria dell’Empoli, grazie ad un gol di testa di Cerri che conferma le difficoltà del Napoli nella propria area di rigore. Ancora un gol di testa, ancora un attaccante che sovrasta i marcatori. Una triste e fatale tendenza.

Gennaro Albolino

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