In Germania, nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia e a Nord di Colonia, confina una città di 163.851 abitanti: Leverkusen. Qui, nel 1904, veniva fondato il Bayer 04 Leverkusen. Il calcio, si sa, riesce a varcare confini inimmaginabili e a tracciare storie bellissime. Questa cittadina, alla riva del Reno, oggi può festeggiare il primo e storico titolo in campionato della propria squadra, dopo anni di sogni infranti e speranza.
Never stop dreaming: il miracolo Leverkusen
Si dice che si risorge dalle ceneri e che spesso la vita ha in serbo qualcosa di migliore. E’ il 15 Maggio 2002, siamo all’Hampden Park di Glasgow: è la finale di Champions League. E’ il Real Madrid di Raul, Zidane e Morientes, contro il Bayer Leverkusen di Klauss Toppmoller e Michael Ballack. Una sorta di Davide contro Golia.
Il calcio regala colpi di scena, ma spesso sa essere crudele, così non sempre le favole finiscono come dovrebbero. Quella finale fu stappata da Raul, ripresa da un giovane Lucio, che qualche anno dopo vincerà quella coppa con l’Inter, e poi chiusa dall’iconico gol di Zinedine Zidane. Nasce la storia del “Neverkusen”. Una squadra capace di andare spesse volte vicina alla vittoria di un titolo, per poi cadere alla fine.
Sono passati 21 anni ed 11 mesi da quel 15 Maggio 2002, ma questa volta la storia è cambiata, il Bayer Leverkusen diventa campione, spodestando dal trono di Germania il Bayern Monaco di Kane & co., dopo 11 anni di dominio.
Il miracolo Leverkusen: una stagione difficile, l’arrivo di Xabi Alonso e la forza delle idee
Il successo del Bayer arriva da lontano. Ma andiamo con ordine.
E’ il 5 Ottobre 2022, e in casa Leverkusen le cose non vanno come dovrebbero. Eliminazione in Coppa di Germania contro l’Elversberg, squadra che milita in 3.Liga. In Campionato, invece il Bayer perde 5 partite, ne pareggia 2 e ne riesce a vincere solo una. Si ritrova così al penultimo posto in classifica con appena 5 punti in 8 partite. In Champions, una vittoria ed una sconfitta.
La società decide così di affidare la panchina all’ex campione spagnolo Xabi Alonso, tecnico esordiente. Il neo coach alla conferenza di presentazione dirà: “Voglio creare una mentalità vincente qui, sono sicuro di riuscirci”.
Col tempo, Xabi riesce a risollevare le sorti del Bayer, che riesce a concludere il campionato al sesto posto, riuscendo ad ottenere anche risultati di prestigio contro Lipsia e Bayern Monaco. In Champions, il Leverkusen terminerà il girone al terzo posto, riuscendo ad ottenere il pass per gli spareggi di Europa League, dove l’allenatore iberico riuscirà a condurre la propria squadra fino alle semifinali, dovendo cedere alla Roma del suo ex allenatore ai tempi del Real, Mourinho.
Ai risultati positivi, fa seguito anche un importante miglioramento del gioco. Xabi Alonso mette subito le cose in chiaro, puntando su un calcio propositivo e d’attacco della profondità da parte degli esterni, prediligendo il 3-4-2-1. Quindi trova nell’esterno Frimpong, nel trequartista Wirtz e nel terzetto di difesa: Hincapie, Tah, Tapsoba, un punto di riferimento.
Il miracolo Leverkusen: la restaurazione della rosa e il “boom” di Wirtz, Frimpong e Grimaldo
Dopo 8 mesi in cui il Leverkusen si è rialzato grazie alla vivacità del proprio tecnico, è l’estate del 2023. La società riesce ad incassare 55 milioni di euro dalla vendita del proprio giocatore più importante: Diaby, che passa all’Aston Villa. Parte anche Demirbay e la storica ala destra del club, Bellarabi. Parte anche l’esterno sinistro Bakker, che fa incassare 10 milioni al club.
Il Leverkusen investe sull’attaccante Boniface, sul trequartista Hoffmann, ex Dortmund e Monchengladbach e sul centrocampista Xhaka. Arrivano anche Grimaldo, come esterno sinistro, Stanisic come jolly per la difesa e per far respirare Frimpong. Viene acquistato Nathan Tella dal Southampton, altro jolly per la trequarti e per l’attacco.
Prende forma la squadra di Alonso, fatta da ottimi prospetti e ottimi gregari come il portiere Hradecky, capitan Tah, la coppia di centrocampisti Andrich/Xhaka.
Nuova stagione, vecchie idee. L’allenatore iberico continua con il 3-4-2-1, incentrando sempre il suo gioco sull’ampiezza e l’attacco della profondità da parte degli esterni di campo, Grimaldo e Frimpong, ma dando una maggiore libertà di manovra a Florian Wirtz. Proprio quest’ultimo, in questa stagione ha avuto l’esplosione definitiva, con 11 gol e 10 assist in Bundes (17 gol e 18 assist totali considerando tutte le competizioni). I 3 gol del 27, nel 5-0 rifilato al Werder nella partita del titolo, sono il manifesto del Leverkusen. L’apporto degli esterni si sente ed è palese anche in termini numerici. Per Frimpong sono 8 gol e 7 assist in Bundes, mentre per Grimaldo 9 reti e 12 assist: nessun terzino ha fatto meglio in Europa quest’anno.
Notevole è anche l’impatto di Boniface, che nonostante un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo da inizio Gennaio al 6 Aprile, è riuscito a mettere a referto 11 gol e 8 assist in 18 partite giocate, mostrando la capacità di incidere ogni volta che è stato in campo.
La stagione del Leverkusen parte subito fortissima con un 3-2 rifilato al Lipsia, per poi continuare con una striscia di risultati positiva che dura da 43 partite, considerando tutte le competizioni. In campionato, il titolo è arrivato con 5 giornate di anticipo, con 25 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte, 74 gol fatti e 19 subiti. Ora, il Leverkusen si appresta a giocare la finale di Coppa di Germania contro il Norimberga. In Europa League, invece, deve difendere il 2-0 dell’andata per passare alle Semifinali e continuare a sperare nell’impresa del “Treble”.
Never stop dreaming: il miracolo Leverkusen
Tra il 5 Ottobre 2022 ed il 14 Aprile 2024, passano 557 giorni, nei quali Xabi Alonso è riuscito a portare una squadra da penultima a vincere il titolo, interrompendo la lunghissima dinastia Bavarese. Questo certifica quanto il lavoro e le idee contino sempre di più in uno sport ormai in costante evoluzione, dove l’allenatore è sempre più un elemento principale e di differenza, ma dove anche gli investimenti devono essere fatti con razionalità.
Il successo del Leverkusen è un miracolo sportivo se si pensa da dove è partito questo club con questo progetto, e se si guardano le competitors. Lo scorso Agosto, certamente non era la squadra di Xabi Alonso ad essere la favorita in Germania. Con il Bayern Monaco protagonista del mercato ed il Lipsia che si è rafforzato, era difficile pronosticare la vittoria del Bayer 04. Di certo un’impresa che è già storia. Del resto 120 anni di storia, parlano di una squadra riacciuffata sempre sul più bello.
Ma il calcio sa restituire tutto, anche i finali migliori… e questa volta, finalmente, anche sulla sponda destra del Reno un popolo di poco meno 200.000 abitanti, potrà esultare fiero. Il Bayer ha riscritto la propria storia: non sarà mai più “Neverkusen”.
Scritto da: Marco Chiavazzo
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Marco Chiavazzo