L’Editoriale – Napoli-Frosinone, azzurri ad intermittenza: si alternano giocate importanti a momenti di apprensione ed amnesia totale

U-Power Napoli Monza

Il lunch match delle ore 12:30 vede il Napoli ospitare il Frosinone sotto gli occhi di un commosso Luciano Spalletti dopo l’ovazione del pubblico. Ogni volta che gli azzurri sembrano essersi parzialmente ritrovati è proprio in quel momento che tutto crolla ed ogni partita diventa una in meno per concludere una stagione sciagurata sotto ogni punto di vista. Come testimonianza delle fragilità della squadra, è bastata la sfida contro l’Atalanta. Quelle due settimane con Calzona lontano, per gli impegni con la Slovacchia, per ritornare dalla sosta spazzando via quel poco di buono, sempre molto a sprazzi che si prova ad intravedere. Poi il primo tempo di Monza ed un orgoglio ritrovato nella ripresa.

L’Editoriale – Napoli-Frosinone, azzurri ad intermittenza

Col Frosinone il Napoli è partito meglio. L’inizio è un assedio azzurro e il Napoli passa in vantaggio con Politano ed una delle migliori stagioni ai piedi del Vesuvio, due gol consecutivi dopo la panchina iniziale in Brianza. L’esterno azzurro rientra sul piede forte e si crea lo spazio per andare a calciare. La squadra come sempre spreca tante occasioni come il raddoppio mancato di Osimhen e la partita scorre via con la sensazione che si sarebbe potuto fare meglio in avanti ed ancora di più nella fase difensiva.

Il Frosinone alterna momenti dove accetta di subire gli attacchi per poi uscire e farsi vedere in avanti. Al Napoli basta un attimo per farsi sorprendere: un lancio di Soulé e l’inserimento di Mazzitelli di testa per Cheddira. L’attaccante si procura il calcio di rigore sbucando in mezzo ai due centrali, Rrahmani interviene ma non trova il pallone. Dal dischetto un Soulé molto teso non calcia un rigore irresistibile e Meret fa suo il pallone intuendo il lato.

L’Editoriale – Napoli-Frosinone, azzurri ad intermittenza: si alternano giocate importanti a momenti di apprensione ed amnesia totale

Nella ripresa il Napoli ha subito due occasioni per raddoppiare il vantaggio poi solita amnesia ed errore di Meret in costruzione dal basso. L’estremo difensore dà la sensazione di essere mentalmente sconnesso dalla situazione di gioco, commettendo un errore evitabile: Soulé intercetta e Cheddira segna. Nei secondi 45′, rispetto al primo tempo, il Napoli ha potuto contare maggiormente su qualche giocata di Kvaratskhelia. E proprio da una sua conclusione, Osimhen ci mette lo zampino davanti a Turati beneficiando anche di un’eccessiva lentezza nel rientrare del Frosinone, nella fattispecie di Valeri che tiene in gioco l’attaccante nigeriano.

Se in seguito al primo cooling break il Napoli commette il fallo da rigore, in quel successivo la squadra stacca nuovamente la spina. Il Frosinone recupera un pallone lanciato in avanti da Meret e con tre passaggi verticalizza, attaccando il fondo del campo, poi Cheddira di testa raddoppia, ancora una volta spaccata in due la difesa. L’attaccante marocchino è protagonista nello stadio della squadra che detiene il suo cartellino. Dopo il gol in Coppa Italia, la prima doppietta in A e tre totali proprio contro il Napoli. Nel finale Calzona, forse anche con un po’ di ritardo, passa al 4-2-4 per cercare il tutto per tutto ma in realtà la grande occasione per chiuderla è del Frosinone con Seck ed il Napoli non riesce ad essere pericoloso nonostante i quattro attaccanti in campo.

Davide D’Alessio

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