Il Napoli non c’è più, l’Atalanta fa bottino pieno a Fuorigrotta

Napoli Atalanta Fuorigrotta

Un successo senza storia quello di Fuorigrotta, dove l’Atalanta consolida il vantaggio su un Napoli senza anima né qualità. È tris per la Dea.

Il Napoli non c’è più, l’Atalanta fa bottino pieno a Fuorigrotta

Due minuti e cinque secondi, ed è già occasionissima Atalanta. Scamacca vince un duello in mezzo al campo, aprendo una voragine a campo aperto per i suoi. Pasalic imbuca per Miranchuk che, con visuale ridotta ma in duello solitario con Rrahmani, prova ad anticipare il portiere dal limite. La palla si stampa sul primo palo.

Dopo un approccio difficoltoso, di assestamento tattico e delle distanze, il Napoli prende campo e matura qualità nella manovra. La squadra di Calzona presidia la metà campo bergamasca, innalzando con costanza l’asticella della pericolosità.

Al 18′, uno spiovente di Di Lorenzo diviene un lancio comodo per Osimhen. Il nigeriano, all’altezza del dischetto, prova a colpire in rete di testa, ma non impatta al meglio la sfera.

Al 25′, nonostante la spinta dei padroni di casa, l’Atalanta passa. Un lancio dalla trequarti sinistra pesca Hateboer. L’olandese rispedisce in area, di testa, verso Scamacca. Il duello con Rrahmani si esaurisce in una palla alta che finisce sui piedi di Pasalic, che può appoggiare per Miranchuk, ad un metro dalla porta. Il russo non può sbagliare il facile tap in.

Alla mezz’ora un filtrante innesca la corsa di Osimhen. Il nigeriano è defilato, e la sua conclusione è intercettata da Carnesecchi (in uscita). Sulla respinta Politano colpisce un centrale a protezione della porta.

Due minuti dopo è Meret a salvare in uscita. Uno scavetto di Miranchuk, dal limite dell’area, aveva messo in moto Pasalic, a pochi metri dal portiere azzurro.

Al 45′ gli ospiti raddoppiano. Una palla contesa offre l’opportunità a Scamacca di riconquistare palla. La punta atalantina, dopo uno scambio con Miranchuk, conduce sino all’ingresso dell’area, e sfodera un destro preciso a fin di palo.

Il primo tempo si conclude con la marcatura di Scamacca, dunque, ed i fischi di un Maradona impaziente.

Il Napoli non c’è più, l’Atalanta fa bottino pieno a Fuorigrotta

Alla ripresa del match Calzona toglie Raspadori e Traorè (impalpabili) per Ngonge e Zielinski.

Quel che accade al decimo della ripresa ha dell’incredibile. Zielinski raccoglie un cross di Politano, calciando dal vertice sinistro, al volo, e colpendo il palo. Sulla respinta, dal limite, il tiro di Lobotka è lento, ma viene deviato da Osimhen. Carnesecchi compie un miracolo e devia ancora sul palo. Sul pallone tarda ad arrivare Ngonge, che avrebbe potuto scaricare in rete.

All’ora di gioco Gasperini sceglie Ruggeri, Koopmeiners e Lookman per Zappacosta, Pasalic e Scamacca.

Il Napoli prova una reazione di nervi e orgoglio, ma le idee sono confuse. Manca l’ordine dei primi quarantacinque, ce la squadra rischia anche di pagare le sortite offensive dell’Atalanta.

Al 67′ Djimsiti entra in sostituzione di Kolasinac (ammonito). Il Napoli favorisce l’ingresso di Lindstrom per Politano.

Quattro giri di lancette dopo entra anche Toloi per Scalvini, che ha accusato problemi muscolari.

Al 74′, in ripartenza, Koopmeiners effettua un cross basso per Lookman. Il nigeriano fa fatica a controllare palla, ma riesce ad appoggiare per Miranchuk. Dai venti metri, il russo prova a piazzare, ma Meret si fa trovare pronto.

Un minuto dopo Calzona schiera il suo quarto attaccante con l’ingresso di Simeone per Anguissa.

Al 78′ è ancora Atalanta. Lookman sterza, dal vertice destro dell’area, rientrando sul destro. Scarica un tiro potente, ma centrale, a cui Meret si oppone.

Pochi secondi dopo Osimhen viene innescato centralmente, ma il suo tiro è debole. Carnesecchi intercetta con i piedi.

Al minuto 81 è ancora Osimhen contro Carnesecchi. Il nove azzurro controlla un pallone alto, ed effettua un tiro potente dai quindici metri. Anche in questo caso, però, la conclusione è centrale.

A due dalla fine l’Atalanta realizza anche la terza rete. Ruggeri, dalla fascia sinistra, suggerisce per Koopmeiners. L’olandese controlla ed entra in area, dove trafigge Meret con un sinistro ad incrociare preciso e velenoso.

È la rete che chiude ogni contesa. Il Napoli di Calzona abdica da qualsiasi obiettivo, ed abbandona il campo tra i fischi assordanti dell’impianto di Fuorigrotta.

Gennaro Albolino

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