Beppe Savoldi, ex calciatore di Napoli e Atalanta, è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, affermando di non ritenere logico il doppio incarico affidato a Calzona. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Italia, Savoldi: “Immobile? C’è spazio per tutti. Spalletti può scegliere la propria punta in base alle caratteristiche dell’avversario”
“Un Bologna che non smette di stupire, soprattutto grazie al lavoro di Thiago Motta Indubbiamente Motta ha delle idee chiare. Ha trovato dei giocatori di un ottimo livello, i quali sono riusciti ad adattarsi alla sua mentalità ed a portare avanti il suo credo calcistico. La fortuna di un allenatore è proprio questa, trovare dei calciatori che siano in grado di applicare le sue idee. Quel che sta succedendo al Bologna non è causale. Retegui, Scamacca, Raspadori: c’è spazio ancora per Ciro Immobile nella Nazionale? C’è spazio per tutti, credo. Se guardiamo la Nazionale sotto alcuni punti di vista, naturalmente. C’è stato un periodaccio per Immobile, in cui sbagliava le cose più semplici. Adesso sembra si stia riprendendo, e penso abbia la fiducia del nuovo tecnico biancoceleste. In nazionale, però, ci sono attaccanti, come Retegui e Raspadori, che hanno caratteristiche completamente differenti l’uno dall’altro. Spalletti, dunque, può scegliere la propria punta in base alle caratteristiche dell’avversario”.
Raspadori, Savoldi: “Può giocare da prima punta, ma non si può pensare di servirlo con palle alte. La squadra deve adeguarsi”
“Raspadori la convince come prima punta? Mi convince come mi convincono gli altri attaccanti a disposizione di Spalletti. Raspadori può giocare prima punta, ma la squadra deve adeguarsi, differenziando il suo gioco rispetto a quello garantito a supporto di Scamacca, ad esempio. Non si può pensare di servirlo con palle alte. È necessario un gioco palla a terra, degli scambi veloci che possano sfruttare la rapidità dell’azzurro. Il Napoli ritiene sia dipendente da Victor Osimhen? Direi di sì. Con Spalletti la squadra ha giocato in una certa maniera, ma come riferimento c’era Osimhen. La squadra ha giocato in funzione delle sue caratteristiche. Adesso, Osimhen è sicuramente indispensabile, a meno che non si pensi di far coesistere Victor anche con Raspadori, seppur costituirebbe un rischio. Si può scegliere l’assetto ideale alle esigenze della gara”.
Napoli, Savoldi: “Non escluderei nessun allenatore. Quando arrivano le vittore, tutti diventano amici. Bisogna che ci siano le componenti giuste”
“Gasperini potrebbe essere un nome per la panchina azzurra? Non ha le mie simpatie come persona. Non mi è simpatico, senza dilungarmi più di tanto. Riconosco, però, che, come allenatore, ci sa fare. Tuttavia, ha un caratterino particolare e, con De Laurentiis, si rischierebbe uno scontro tra due grandi personalità. A questo punto, sarebbe da escludere anche Antonio Conte… Non escluderei nulla. Quando i risultati ti confortano, quando arrivano le vittorie, tutto si stempera, tutti diventano amici. Bisogna che ci siano le componenti giuste, insomma”.
Calzona, Savoldi: “Non ho nulla contro di lui, ma hanno consentito qualcosa di incredibile. Non la vedo una cosa logica il doppio incarico”
“Come si prepara la gara contro l’Atalanta con Calzona che arriverà a Napoli appena venerdì? Mi domando come si possa permettere ad un commissario tecnico di essere allenatore anche di una squadra di club. Nel mondo, ormai, ci siamo abituati di tutto. Tuttavia, la Federazione italiana, o anche slovacca, ha consentito qualcosa di incredibile. Non la vedo una cosa logica. Ditemi voi se sto dicendo delle stupidaggini. Non ho nulla contro Calzona, sia ben chiaro. Buon per lui se è capace di gestire tutto al meglio. Che stagione è stata quella di Natan, fino ad oggi? A me il giocatore piace. Non è che possa inquadrarlo bene, ma in quel poco che ha fatto vedere non mi è dispiaciuto. Credo che il difensore azzurro, con maggiore consapevolezza, possa ancora migliorare. Potrà diventare un giocatore da Napoli. Tuttavia, non si può dire abbia sostituito al meglio Kim Min-jae… Parlate di un grande difensore. Forse, uno dei più grandi. Difatti, è andato al Bayern. Se qualsiasi squadra al mondo avesse un Kim in difesa, potrebbe contare su una certezza. Il coreano, in azzurro, ha fatto la differenza. Non c’è stato nulla di eclatante nelle sue prestazioni, ma quel che doveva fare l’ha sempre fatto molto bene”.
Leggi anche
Davide D'Alessio