I 5 momenti di Barcelona – Napoli

Napoli Frosinone Meret

La prima sconfitta del Napoli di Calzona, è anche la partita che sancisce l’uscita dalla Champions League 2023-2024. Il Napoli termina il viaggio nella massima competizione europea agli Ottavi di Finale. E saluta anche il Mondiale per Club 2025 a causa di un punteggio non sufficiente a superare la Juventus. Ecco i 5 momenti di Barcelona – Napoli.

UN TABÙ… NON SFATATO

Napoli e Barcelona si sono sfidate 6 volte in gare ufficiali. Tutte le partite di andata sono terminate  sul punteggio di 1-1. Sempre speranzosi per la gara di ritorno, a volte anche troppo ottimisti, i tifosi del Napoli si sono ritrovati tre volte a fare i conti con l’uscita dalle coppe europee (una volta in Europa League e due volte in Champions League). Insomma, è un tabù che non è ancora stato sfatato. Nelle gare di ritorno i blaugrana sono sempre apparsi superiori.

SIGNOR LOBOTKA SOTTO GLI OCCHI DI XAVI

Colui che siede sulla panchina dei blaugrana, oltre ad essere un buon allenatore, è stato un ex calciatore. Un grandissimo centrocampista, stella proprio del Barcelona. E dinanzi ai suoi occhi, è andata in scena una grandissima prestazione di Lobotka. L’ennesima con la maglia azzurra. Il centrocampista slovacco, è stato elogiato proprio dal tecnico spagnolo. Nonostante l’aggressività dei blaugrana, Lobotka è riuscito a mantenere una percentuale di passaggi riusciti altissima: 98% (39 su 40).

I GOL

Aprono le danze i blaugrana al 15esimo quando, con un movimento senza palla, Rapinha apre la difesa azzurra. Riceve il pallone e serve l’assist perfetto a Fermin Lopez. Due minuti dopo, lo stesso Rapinha colpisce il palo ma il pallone finisce proprio nella zona di campo dove Cancelo stava arrivando a rimorchio. In velocità anticipa tutti, e raddoppia. La risposta concreta del Napoli arriva al 30esimo: Politano fa salire gli azzurri ed a rimorchio arriva Rrahmani. Il kosovaro fa un movimento che ha ripetuto spesso in questa stagione. Solitamente è un movimento da centrocampista, ma lui pur essendo difensore centrale riesce a farlo con i tempi giusti. Qualche rischio di troppo in fase difensiva, ma se questa è la conclusione, ne vale la pena! Gli azzurri vanno vicini al gol del pareggio al minuto 83 con Lindstrom che colpisce di testa ma la palla va di pochissimo fuori. Gol sbagliato, gol subito. È la legge non scritta del calcio. Ecco che al minuto 83, chiude le pratiche Lewandowski dopo un’azione da manuale di Gundogan e Sergi Roberto. Al minuto 88 traversa di Olivera.

RIGORE NEGATO AD OSIMHEN

Al 49esimo contatto nell’area del Barcelona tra Osimhen e Cubarsi. È “step on foot”. L’arbitro non vede il contatto dal campo. Potrebbe intervenire la sala VAR e invece l’episodio non viene richiamato all’attenzione di Makkelie. Per loro è tutto regolare. Errore gravissimo!

È MANCATA LA MAGIA DELLE STELLE

Osimhen e Kvaratskhelia (le due stelle che brillano di più nel Napoli) sono venuti meno. Sono risultati assenti all’appuntamento più importante della stagione che avrebbe potuto metterli ancor di più sotto i riflettori di tutta Europa. Osimhen è sempre in fuorigioco: della sua partita, di buono resta solo il rigore che si è procurato (poi clamorosamente non fischiato dall’arbitro). Il georgiano oltre a 3 tiri (tutti fuori dallo specchio della porta) e ad una buona precisione di passaggi (89%), non ha inciso. E da uno come lui, ci si aspetta sempre “quel qualcosa in più”.

 

A cura di Antonio Magliocca

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