Fabrizio Lucchesi, dirigente, ha parlato di Italiano, possibile futuro allenatore del Napoli, e tanto altro a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Italiano, Lucchesi: “Napoli potrebbe essere una piazza adatta a lui”
Per il futuro del Napoli, quanto è importante saper cedere Osimhen a cifre di alto livello? “È fondamentale. Credo che le cose siano più mature di quello che sappiamo. Credo sia una operazione in qualche modo già impostata. Le trattative non cominciano a maggio o a giugno per giocatori di questo tipo. È un giocatore già nel mirino di tre o quattro società, con trattative da definire a campionato finito. Sarebbe una delle operazioni più grandi del mercato europeo”
Sarà una operazione che si concretizzerà sulle stesse cifre ipotizzate qualche mese fa?
“Chi vende è normale che chieda qualche ritocchino. Tuttavia, c’è una clausola e chi vuole comprare può pagarla e portare via il calciatore. Si può anche pensare di offrire più della clausola, ma se Osimhen non accetta, quella offerta è nulla. Dunque, sicuramente si starà lavorando a quattro mani, ma con una clausola rescissoria già firmata la cifra potrebbe essere sostanzialmente quella. Un club importante come il Napoli sono convinto stia già lavorando al suo sostituto”
Vincenzo Italiano è pronto per fare il salto in una squadra come il Napoli?
“Penso di sì, così come penso potesse andare via già la scorsa estate. Italiano, però, è una persona seria, consapevole della crescita che il club viola gli ha garantito. È stata una questione di rispetto. Il ciclo a Firenze, però, è finito. Napoli potrebbe essere una piazza adatta a lui. Le scelte sul mercato, infatti, saranno misurate anche in base a quella che sarà la guida tecnica dei partenopei nella prossima stagione”
Chi può essere l’erede giusto di Victor Osimhen?
“Non dico un nome per una questione di rispetto. Posso parlare del profilo, che dipenderà molto dal modo di giocare del prossimo allenatore. Verrà scelto un tecnico adatto al progetto, ma non certo un fac-simile di Spalletti. Credo sia necessario ripartire da capo, riassettare la squadra e personalizzarla in relazione alla visione del nuovo allenatore. È in questo modo che si analizzerà il profilo giusto del futuro attaccante degli azzurri. Il Napoli, da club di spessore, cercherà sicuramente un attaccante importante”
Alle squadre di Italiano viene sempre imputata una fase difensiva poco solida. Può essere un problema di impostazione tattica o è relativo agli uomini a disposizione del tecnico?
“Entrambe. Gli allenatori devono sempre cercare di migliorare le qualità dei propri calciatori. Il tecnico migliore è quello che riesce a rendere funzionali al proprio schema gli uomini a disposizione. La poca solidità difensiva dei viola può essere spiegata sia con una propensione al gioco offensiva che con il livello di tecnica individuale dei calciatori di reparto. È necessario lavorare di reparto. Quando riesci a creare un reparto organico, un calciatore migliora il proprio rendimento”
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Pasquale Caldarelli