La sfida del Lluís Companys vede un Barcellona vittorioso e convincente, anche se il Napoli non ha demeritato per larghi tratti del match.
Tris del Barcellona, il Napoli cade tre a uno al Lluís Companys
Partita vibrante sin dai primi secondi. Le squadre cercano l’area di rigore con immediatezza. In particolare, il Barcellona effettua un pressing asfissiante sui primi possessori palla azzurri. Il Napoli, nella prima costruzione, è costretto a rischiare a ridosso della propria area di rigore. La squadra di Xavi vanta maggiore efficacia e precisione nella gestione palla e nei primi dieci minuti arriva al tiro due volte, senza però inquadrare la porta.
Al tredicesimo il Barcellona spreca un’ottima occasione. Un lancio dalle retrovie di Cubarsì innesca Fermìn, capace di bucare la linea difensiva. Il numero trentadue blaugrana si ritrova da solo dinanzi a Meret, con una palla non facile da addomesticare. Sceglie il pallonetto ma, anche stavolta, non inquadra lo specchio.
Missione che porterà a termine due minuti dopo. Cancelo, largo sulla sinistra, innesca Raphinha. Il brasiliano, giunto sulla linea di fondo, suggerisce a rimorchio, al centro dell’area. Sulla sfera arriva Fermìn che non può sbagliare un rigore in movimento.
Neanche il tempo di abbozzare una reazione e il Barca è già sul due a zero. In ripartenza, Yamal conduce palla sino alla trequarti, dove scarica per Raphinha sulla sinistra. Il brasiliano colpisce il palo, ma sulla respinta Cancelo può insaccare a porta vuota.
Il Napoli colpisce alla prima occasione, e accorcia le distanze al 30′. Politano taglia sulla destra, sgusciando via dalla marcatura di Cancelo. L’esterno azzurro controlla e scarica all’indietro, dove a rimorchio arriva ancora Rrahmani che, come a Reggio Emilia, insacca di precisione.
Al 35′ è Ter Stegen a salvare i suoi. Mario Rui effettua un cross dalla trequarti indirizzato con precisione verso Di Lorenzo. Il capitano prova a prendere in controtempo il portiere, di testa. Il tedesco, però, riesce a salvare con un grande colpo di reni.
È un Napoli molto più equilibrato, nelle misure e nella gestione palla, quello dell’ultimo quarto d’ora. Non ci sono scorribande blaugrana e gli azzurri riescono a muovere palla con maggiore continuità e qualità.
Non accade molto altro nei primi quarantacinque minuti. Le squadre vanno a riposo sul risultato di due a uno.
Tris del Barcellona, il Napoli cade tre a uno al Lluís Companys
Il Napoli comincia la ripresa così come aveva chiuso il primo tempo. Al secondo minuto Rui recupera palla sulla corsia di competenza, scarica per Anguissa che suggerisce verso Kvara. Il settantasette prende la mira e scarica un destro a giro che, dai venti metri, esce di pochi centimetri.
La pressione degli azzurri è costante e la difesa blaugrana mostra qualche scricchiolio durante le offensive degli uomini di Calzona. La sensazione è che, con maggiore precisione, i partenopei potrebbero riuscire a colpire il Barcellona. La squadra di Xavi, infatti, si affida sostanzialmente alle ripartenze, lasciando il pallino del gioco al Napoli.
Al 55′ Raphinha prova la conclusione, dal centro dell’area di rigore, ma la sfera – centrale – viene intercettata da Meret.
All’ora di gioco Xavi sceglie Sergi Roberto e Romeu al posto di Fermìn e Christensen (ammonito).
Al 64′ escono Rui e Politano per Olivera e Lindstrom.
Al 68′ un miracolo di Meret evita che la torsione di Lewandowski, su sviluppi di calcio d’angolo, si trasformi in gol. Sulla respinta Yamala riesce ad insaccare, ma il talento del Barca è in posizione di fuorigioco.
Dal 70′ è nuovamente il Barcellona a costringere il Napoli a difendere – faticosamente – la propria porta. Il pressing torna ad essere elevato e la manovra fluida. I padroni di casa costringono Meret all’intervento svariate volte, tra cui un tiro al volo di Gundogan e una punizione di Raphinha, entrambe dalla trequarti.
A dieci dalla fine Lindstrom spreca una ghiotta occasione. Olivera crossa dalla trequarti sinistra, il danese è libero di staccare. Tuttavia, il colpo di testa sfiora il palo e si spegne sul fondo.
Al minuto 81 entra Joao Felix per Raphinha. Calzona sceglie Raspadori in sostituzione di Traorè.
A sette dal termine, il Barcellona chiude la pratica Napoli. Una trangolazione in pieno stile Barca, in cui Sergi Roberto e Gundogan si scambiano palla, mettendo fuori gioco tutta la difesa azzurra. A quel punto, Sergi Roberto, a pochi metri da Meret, decide di passarla a Lewandowski che non può fare altro che appoggiarla in gol.
Al minuto 88 Olivera colpisce anche la traversa, dimostrando che quella del Lluís Companys è una sfida maledetta. Anche Kvara va vicino al gol, con un tiro da fuori area che sibila vicino al palo. È l’ultima occasione per il georgiano, sostituito da Ngonge, e della gara. Al Lluís Companys, tra Napoli e Barcellona, sono i padroni di casa a prevalere.
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