La premessa d’obbligo è stata fatta per la partita d’andata. Nonostante le due squadre non stiano mantenendo gli standard dello scorso anno, il Barcellona innanzitutto non ha cambiato tre allenatori, si trova in una situazione diversa e ha dei calciatori di qualità clamorosa, tra giovani e veterani. Allo stesso tempo il Napoli può comunque avere i suoi rimpianti anche se nonostante le tante assenze dei blaugrana, non riesci a contrastarli e perdi le misure in quel modo l’eliminazione, a prescindere dagli episodi, nell’arco dei 180′ è comunque meritata.
L’Editoriale – La reazione all’uno-due micidiale non basta
L’avvio è di quelli da paura e concedere il primo quarto d’ora in quel modo è già troppo per sperare di uscire vincitori e non vinti dallo Stadio Olimpic Luis Companys. L’uno due micidiale mette a nudo tutte le fragilità della fase difensiva di questa stagione ed un centrocampo che si fa saltare con estrema facilità. Sul gol di Fermin (un pallone arrivato sui piedi lentamente), vede l’errore di Rrahmani nel tenerlo in gioco e quello di Juan Jesus di non accentrarsi restando al fianco del kosovaro.
In quello di Cancelo, invece, il Napoli subisce un gol in contropiede, senza centrocampo e non riuscendo a riposizionarsi repentinamente all’indietro. Dopo i primi venti minuti di sbandamento totale è arrivata la reazione del Napoli che accorcia le distanze con Rrahmani: il difensore kosovaro fa un gol da centravanti vero e la costruzione di gioco rimanda la mente al gol realizzato contro il Sassuolo.
L’Editoriale – Barcellona-Napoli, il solito film per gli azzurri in Europa
Il Napoli ha provato col passare del tempo a far salire il numero delle giocate ed a stabilirsi con una certa regolarità nella metà campo avversaria. Va sottolineato come il Barcellona abbia sfruttato al massimo quei momenti dove ha potuto spingere mentre il Napoli non lo ha fatto allo stesso modo e c’è una differenza di qualità, velocità di pensiero e di esecuzione con una certa disinvoltura.
Il secondo tempo porta alla conclusione del solito film del Napoli in Europa: notti di illusione, speranza e qualche rammarico come l’errore di Lindstrom che sbaglia un gol clamoroso sul cross di Olivera che spegne definitivamente le speranze per gli azzurri di prolungare la gara ai supplementari. Il tutto pochi minuti prima del definitivo 3-1 blaugrana con Lewandowski: un altro tra la qualità del Barcellona nell’arrivare in porta con quattro tocchi e l’inadeguatezza difensiva nel far passare ancora una volta Cancelo tra Di Lorenzo e Rrahmani.
L’Editoriale – Napoli, eliminazione giusta ma come un anno fa un rigore negato
Aggrapparsi agli alibi non è la cosa più giusta, quando l’ultima partita che avrebbe potuto dare al Napoli un significato diverso in questa stagione, racchiude grosso modo la fotografia della stagione stessa. E tra andata e ritorno l’epilogo è giusto, ma gli episodi fanno parte della cronaca ed il rigore non concesso ad Osimhen sul contatto con Cubarsi è netto ed evidente. E la stessa cosa accadde nel quarto di finale di Champions League dello scorso anno, con l’intervento di Leao su Lozano.
L’Editoriale – Al Napoli vengono a mancare le “due stelle” nella notte migliore
Per quanto ci possa essere una differenza di qualità, allo stesso tempo le possibilità di poter indirizzare la qualificazione a proprio favore ci sono state. E nella serata dove il Napoli ne avrebbe avuto più bisogno, sono venute a mancare le due stelle: Osimhen e Kvaratskhelia. Il nigeriano è perennemente in fuorigioco e annullato da Cubarsí. Il giovane difensore non sbaglia praticamente nulla tranne nell’occasione del fallo su Osimhen da rigore, poi graziato. Premio di MVP nella sua prima partita di Champions con il 100% di tackle riusciti e duelli vinti, 90% di precisione passaggi con 61 completati, 5 chiusure e 0 dribbling subiti.
Nel primo tempo anche Kvaratskhelia non riesce ad incidere, entra in partita maggiormente nella ripresa ma è comunque troppo poco e tardi per sperare di lasciare il segno con due conclusioni che hanno sfiorato il palo.
L’Editoriale – Il Napoli in un solo colpo perde la Champions ed il Mondiale per Club
Il Napoli in un colpo solo perde la Champions League ed anche la possibilità di qualificarsi al prossimo Mondiale per Club. Adesso provare a trovare del buono in queste ultime dieci partite è difficile e ripetitivo, un discorso che si ripete di settimana in settimana. E di certo l’ultima partita prima della sosta e prima del rush finale, contro una schiacciante Inter di certo non aiuta. Il Napoli rischia di salutarla almeno per un anno la Champions e ricostruire tra le macerie di quest’annata non sarà semplice e potrebbe estendere l’assenza dalla massima competizione europea anche per più tempo.
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Davide D'Alessio