L’episodio: Sanabria in rovesciata spegne i sogni di gloria del Napoli

Sanabria rovesciata Napoli

L’episodio: Sanabria in rovesciata spegne i sogni di gloria del Napoli

Quella del Maradona per il Napoli che aveva di fronte il Torino di Juric doveva essere la serata della ripresa totale. Invece i ragazzi di Calzona hanno ereditato da Spalletti anche il Malus di soffrire chi in campo mette il fisico e non solo. La partita di stasera ha avuto come grande protagonista la direzione di gara di Orsato che questa sera ha davvero indirizzato la gara. Sia chiaro il suo modus operandi non ha penalizzato in maniera chiara nessuno.

Orsato e la sua mano

Ma il suo essere molto europeo lasciando correre il gioco ha dato una grande impronta alla gara. Gli azzurri sin dalle prime battute si sono subito dimostrati contratti, poco attivi anche nella fase di recupero delle posizioni. Questo tutto in favore di un Torino falloso, rognoso su ogni pallone mettendo anche spesso in apprensione la difesa azzurra con delle progressioni centrali. Napoli in piena reazione vacale, non è mai riuscita ad essere graffiante nella fase offensiva. Pochi problemi nell’arrivare, molti problemi nel concludere l’azione anche con uno spazio importante.

in rovesciata Sanabria risponde a Kvaratskhelia

Su i rintocchi di un Maradona impaurito, ma fiducioso finisce il primo tempo tirando qualche sospiro di sollievo. Nella seconda frazione il Napoli sembra aver cambiato passo, volendo davvero prendere in mano della gara anche con una gestione della palla alla Sarri, senza mai buttarla, anzi giocandola cercando sempre l’uomo libero. Nonostante questo la rete del vantaggio arriva sull’asse Kvaratskhelia-Mario Rui con il georgiano come un rapace d’aria insacca la rete del vantaggio più che momentaneo, perché sul riversamento di fronte grazie ad un calcio d’angolo e una sponda arriva il gol della giornata in rovesciata di Sanabria. La rete del pareggio oltre che essere davvero di una grande fattura rappresenta la crisi degli azzurri soprattutto dal punto di vista nervoso. Stavolta non ha prevalso l’essere nervosi, ma essere in piena coscienza di non potersi regalare l’ennesimo finale diverso.

Christian Marangio

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