Frenata Champions per il Napoli, gli azzurri sbattono contro il Torino ed un super Milinkovic-Savic. Kvaratskhelia regala giocate incantevoli al Maradona

Napoli mancano idee

Frenata Champions per il Napoli al Maradona contro il Torino. I granata si confermano una squadra difficile da affrontare, molto fisica ed equilibrata in termini offensivi e difensivi; resta sullo stesso piano il bilancio tra gol fatti e subiti (26), dopo l’1-1 contro il Napoli. L’obiettivo delle tre vittorie consecutive sembrava potesse avvicinarsi dopo i successi contro Sassuolo e Juventus, ma il Napoli deve ricominciare a contare per sfatare il tabù; un sinonimo di continuità che manca dallo scorso febbraio.

Napoli-Torino, la sfida dei portieri

Il Napoli controlla la partita con il possesso palla. È difficile, però, riuscire ad arrivare con continuità nei pressi dell’area avversaria. Il Torino gioca uomo su uomo, provando a partire di contropiede ed ostacolare la ripartenza dal basso con una pressione alta. Infatti il Napoli prova a velocizzare i passaggi in uscita e si trova anche a regalare qualche rimessa al Torino per imprecisione.

Napoli-Torino è anche la sfida dei portieri: Milinkovic-Savic (2) e Meret (1) compiono tre inverventi che consentono di finire il primo tempo in parità assoluta. La prima grande occasione di Kvaratskhelia nasce dal recupero palla di Politano in seguito all’errore di Linetty in costruzione: il georgiano si fa ipnotizzare da Milinkovic-Savic che resta in piedi e nega il vantaggio. Dall’altra parte è Meret a compiere un grande intervento su Zapata. Mario Rui recupera il pallone ma Lobotka arriva troppo leggero e serve quasi un assist per il colombiano. Sul finale è ancora Politano a disegnare il cross per Kvaratskhelia di testa, respinge ancora il portiere serbo.

L’Editoriale – Una disattenzione costa caro al Napoli

Nella ripresa le squadre sono molto più lunghe ed il Napoli così come ha trovato la via del gol, lo avrebbe anche potuto subire nelle ripartenze granata a campo aperto. Dopo essersi salvato più volte, proprio un recupero apre la strada alla cavalcata di Kvaratskhelia che attende Mario Rui ed i due confezionano il vantaggio azzurro. Come spesso accaduto in questa stagione, il Napoli oltre a non riuscire a trovare il vantaggio spesso, quando lo trova rischia di vanificare tutto con delle disattenzioni difensive. Il vantaggio dura solo 3′ e Sanabria trova il gol in rovesciata da calcio d’angolo.

Nel finale il forcing offensivo del Napoli non trova il risultato sperato per sperare nella rincorsa Champions. A dire il vero è un Kvaratskhelia contro tutti: il georgiano regala emozioni e giocate incantevoli al Maradona, lottando su ogni pallone, prendendo una traversa dal tentativo di cross e chiudendo da protagonista con il pallone incollato tra i piedi in mezzo a tanti calciatori in maglia granata. Il georgiano è di una qualità differente rispetto agli altri ed anche a livello di prestazione ha dato tanto.

L’Editoriale – Kvaratskhelia di un altro pianeta, tanti altri meno incisivi

Diversi i calciatori sottotono a partire da Victor Osimhen neutralizzato dal duello con l’ottimo Buongiorno ed un centrocampo non irresistibile. Sbaglia qualcosa di troppo Lobotka e rischia di regalare il gol a Zapata, Anguissa alterna delle grandi giocate ad altre meno mentre il peggiore dei tre è Zielinski, praticamente quasi inesistente in campo. Ed è qui che subentra la riflessione quando Lindstrom per il terzo allenatore consecutivo non parte avanti nelle gerarchie, Elmas viene ceduto, Gaetano mandato in prestito mentre Traorè non può giocarle di certo tutte fino al termine della stagione.

Non passa inosservato il dato sul tempo effettivo di una partita, in cui soprattutto il finale si è giocato a singhiozzo con ripetute interruzioni: 25′ effettivi nel primo tempo e 27′ nel secondo per un totale di 52′ su 101′ compreso i recuperi.

L’Editoriale – Un pareggio accettabile se fosse arrivato in un momento della stagione diverso

La prestazione, anche se con delle criticità, può anche salvarsi soprattutto quando fa parte di un nuovo percorso iniziato di recente e porta alla sesta partita consecutiva in stagione senza sconfitta. Naturalmente il risultato è negativo e sa di quasi ultima occasione persa perché, anche qualora le avversarie non dovessero vincere, sarebbe dovuto essere un anticipo per mettere pressione e provare recuperare punti considerando anche il calendario.

Davide D’Alessio

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