ESCLUSIVA – Daniele Pagani: “Juve, Alcaraz ha talento ma ha bisogno di una dimensione tattica”

Ai microfoni di IlSognoNelCuore è intervenuto in esclusiva Daniele Pagani, opinionista esperto di calcio sudamericano, che attualmente ricopre il ruolo di Social Media Manager per l’FC Lugano. Intervistato dal nostro Emanuele Cantisani, ha parlato di alcuni nuovi sudamericani della nostra Serie A.

ESCLUSIVA – Daniele Pagani: “Juve, Alcaraz ha talento ma ha bisogno di una dimensione tattica”

Buongiorno Daniele e ben ritrovato. Nonostante una sessione di calciomercato di riparazione non particolarmente scoppiettante sono comunque arrivati in Serie A alcuni sudamericani. Partiamo dal più noto e oneroso: Carlos Alcaraz, approdato dal Southampton alla Juventus per cifre importanti. Secondo lei è l’innesto giusto per il centrocampo dei bianconeri?

“Ho parlato spesso di lui, in passato. È un profilo interessante, un ragazzo dotato di tanta qualità tecnica e di grande personalità. Come ho sempre detto, è fondamentale riuscire a cucirgli addosso una precisa dimensione tattica, che gli permetta di esprimere tutte le sue potenzialità. Con il Verona, nei minuti che ha avuto a disposizione, ho intravisto una grande propositività. Gioco rapido e verticale. Invece, contro il Frosinone, ha pasticciato un po’ di più, ma sono convinto che sia stato solamente un eccesso di zelo agonistico. È normale, ha giustamente voglia di mettersi in mostra. Forse, due profili come Højbjerg e Kalvin Phillips sarebbero stato maggiormente funzionali al gioco juventino, e più intonati allo spartito allegriano, ma sono sicuro che Alcaraz saprà farsi apprezzare”

Rimanendo sulla sponda bianconera di Torino, colpo a sorpresa targato Giuntoli. La Juve si è assicurata, a sorpresa, anche il difensore Pedro Felipe dal Palmeiras. Poi, nei giorni scorsi, è arrivato il giovanissimo Francisco Barido, del quale si dice davvero un gran bene a scapito della giovanissima età…

“La Juventus si è mossa tanto e bene in ottica giovanile in quest’ultimo anno e mezzo, ma è la prossima estate la finestra in cui comprenderemo davvero che direzione desiderano intraprendere i bianconeri in questo processo di valorizzazione del talento che ad oggi ci appare torrenziale. Io credo con una certa fermezza che alcuni di questi giovani possano già essere materiale da Prima Squadra nel giro di uno o due anni, come Soulé e Facundo González, Huijsen e Yildiz, mentre altri li vedo più come una possibile moneta di scambio in altre trattative, come Barrenechea e Nicolussi Caviglia, Koni De Winter e Kaio Jorge. È possibile che mi sbagli, ma allo stato dell’arte li vedo un gradino sotto in termine di puro potenziale. Pedro Felipe (classe 2004, NDR) è un classico colpo low cost, un’opportunità di mercato che la Juventus ha giustamente colto per rinforzare la formazione NextGen di Brambilla, che si riverbera nella speranza della massima resa. Barido (classe 2008, NDR) è giovanissimo e molto talentuoso. Impressiona, per quello che sa fare a sedici anni col pallone tra i piedi, e nel suo debutto ufficiale con la U16 bianconera, contro i pari età del Modena, ce ne ha dato la riprova segnando un gol clamoroso. In questo senso, la Juve si è assicurata un altro potenziale talento generazionale, coetaneo di Barido, peraltro, che è Ruud Nijstad. È giusto provare ad arrivare prima su questi talenti emergenti, ma vale lo stesso discorso fatto in passato per altri ragazzi come Kendry Páez (leggi l’intervista qui). Una carriera dura quindici o vent’anni. Parliamo di adolescenti. Nell’arco di un percorso del genere possono coabitare splendori e miserie, annate d’oro o incidentate, allenatori che possono valorizzarti oppure non comprenderti, gli elogi smielati e le critiche pesanti. La crescita umana e calcistica di questi giovani passa da numerosi fattori, condizionanti e non. È un discorso ampissimo. Come dico sempre: la pretesa è nemica dell’attesa nel mondo del calcio”

Soulé, in particolare, te lo terresti stretto?

“Si parla tanto di lui come contropartita all’Atalanta per Koopmeiners. Koopmeiners è esattamente quel tipo di centrocampista, geometra e assaltatore, di cui la Juventus ha un disperato bisogno. Da un lato, l’idea di vedere all’opera questo Soulé e questo De Ketelaere insieme all’Atalanta mi affascina non poco. Se la Juve decidesse di venderlo, potrebbe chiaramente pentirsene. Come già accaduto in passato con Romero…”

Si è mosso anche Pantaleo Corvino per il suo Lecce, in questa sessione invernale di mercato, chiudendo l’acquisto di Santiago Pierotti. Che giocatore ci dobbiamo aspettare?

“Un calciatore interessante. Con dei guizzi intriganti. Ha struttura fisica e ottime capacità di inserimento e nella lettura degli spazi”

 Mina e Pellegrino. Età diversa, ma stesso desiderio di riscatto. Pensi che Cagliari e Salerno siano le piazze adatte al rilancio di questi due giocatori?

“Entrambi arrivano da una prima parte di stagione complessa, fortemente condizionata e limitata dagli infortuni. Personalmente, nella decisione di Mina, di salutare anzitempo la Fiorentina per accasarsi al Cagliari, credo ci sia un doppiofondo, un interesse personale che definirei perfino legittimo. Ad agosto aveva già lasciato intravedere il nervo scoperto di una condizione atletica non ottimale, poi a settembre si è fatto male in Cile–Colombia (qualificazioni ai Mondiali 2028, NDR), finendo così per perdere i suoi gettoni di affidabilità nell’idea di gerarchie difensive di Italiano. Per Mina, il Cagliari, rappresenta una piazza in cui ritrovare continuità e confidenza in vista della Copa América statunitense dell’estate prossima. Pellegrino, invece, ha chiaramente ancora tutto da dimostrare. E a mio avviso questa parentesi di alcuni mesi in prestito alla Salernitana non potrà mai rappresentare la spaccatura del capello consona a misurare il suo reale valore. Al debutto con il Torino ha sfoderato un’ottima prestazione da subentrante, per esempio. Nell’ultima partita col Monza, invece, è partito bene finendo però per spegnersi come il resto della squadra”

Fuori dall’Italia, invece, c’è qualche trasferimento in particolare che l’ha colpita?

Senza dubbio, Valentín Barco al Brighton e Gianluca Prestianni al Benfica. Il Manchester City si è già assicurato Echeverri dal River Plate, ha strappato il messicano Alex Alcalá al Los Angeles Galaxy sistemandolo nella propria formazione Under 18 e probabilmente in estate promuoverà di grado Sávio dopo l’ottima stagione al Girona. Un giocatore ancora molto grezzo, ma con buoni margini di miglioramento, è Kevin Santos Lopes. Lo Šachtar lo ha appena acquistato dal Palmeiras alimentando la sua robusta tradizione brasiliana. Ovviamente, in chiusura, non posso non menzionare il trasferimento di Lucas Beraldo al Paris Saint–Germain dal São Paulo. È stato un movimento importante”

 

 

Per restare sempre aggiornato sul Napoli, leggi www.ilsognonelcuore.com oppure collegati a Instagram o Facebook.