Il Napoli batte 2-0 il Braga, torna a vincere al Maradona ed ottiene la seconda qualificazione consecutiva agli ottavi di Champions League. Agli azzurri sarebbe bastato un qualsiasi risultato purché non la sconfitta con più di un goal di scarto, invece – come ripetuto anche da alcuni protagonisti nel pre-partita – non hanno fatto calcoli riuscendo a tenere anche la porta inviolata, che di questi tempi non è affatto scontato.
L’Editoriale – Napoli-Braga, una partita non entusiasmante
La partita non è entusiasmante e per certi versi niente di diverso dal solito dalle ultime uscite. Il Braga non aveva nulla da perdere ed ha fatto sin da subito la sua partita offensiva, con tanto palleggio e densità sulla trequarti arrivando spesso alla conclusione, difatti la voce dei tiri totali segna un 19 a 9 in favore dei portoghesi. Gli azzurri fino alla mezz’ora di gioco sono passati in vantaggio, pur non avendo mai calciato mai in porta fino al tiro di Zieliński intorno alla mezz’ora. Il Braga fa tutto da solo: macina gioco e si fa un autogol clamoroso di tacco con Saatci sul pallone messo in mezzo da Politano.
Non va meglio in occasione del secondo tiro del Napoli con Osimhen: il nigeriano intenzionato a fare un colpo di tacco, colpisce male il pallone e la traiettoria beffa nuovamente Matheus. Inoltre Osimhen e Ricardo Horta, rispettivamente con 13 e 14 conclusioni tentati prima della partita, in questa edizione di Champions, non erano ancora riusciti ad andare in gol; si è sbloccato il nigeriano, fresco della vittoria del pallone d’oro africano mentre si sono stampate sul palo le speranze del portoghese.
Il gol del raddoppio nasce da una buona giocata di Natan: il brasiliano in questa serata ha avuto maggiore libertà nel poter scendere con il pallone tra i piedi e tentare qualche giocata, vista anche la qualità dell’avversario. Un Braga che magari non eccelle di una qualità collettiva soprattutto in fase difensiva (decima peggior difesa in campionato), ma un avversario di massimo rispetto in avanti con un buon potenziale offensivo, anche se non ha segnato, che ha prodotto comunque tante occasioni (miglior attacco del campionato con 36 reti). Infatti è stata proprio la difesa a complicarsi ulteriormente i piani, a prescindere dalla già ardua impresa che i portoghesi avrebbero dovuto fare.
L’Editoriale – Napoli, seconda qualificazione consecutiva agli ottavi di Champions
Il Napoli continua ad avere le solite difficoltà anche nel trovare occasioni da gol pulite, ma dopo tante partite dove gli episodi non sono girati a favore, nella serata di Champions, sotto questo punto di vista, è andata decisamente meglio. Nel secondo tempo il Napoli gestisce il risultato, entrambe colpiscono un legno rispettivamente con Kvaratskhelia ed Horta. La partita non è tra le più belle ma allo stesso tempo è una di quelle serate dove va preso quello di positivo per poi mettersi subito a lavoro sulle tante cose che, ad oggi, ancora non vanno. Il Napoli conquista il primo obiettivo stagionale, in quella che da stasera dovrebbe fungere da prima partita di una nuova stagione da fare dopo il poker di partite infernali conclusosi con una vittoria e tre sconfitte consecutive.
Ottavi di Champions, zero gol subiti ed anche un buon intervento di Meret nel mezzo, una serata in cui è possibile tirare il fiato dopo un periodo estremamente complicato. Per poi subito tuffarsi nuovamente sul campionato ed una sfida al Maradona contro il Cagliari per provare a sfatare il tabù anche in campionato e continuare a trovare delle contromisure difensive e brillantezza e serenità in più di qualche componente nella rosa. Il sorteggio per gli ottavi di Champions è in programma lunedì e mai come questa volta concludere il girone da prima o secondo fa una grande differenza. A poco più di ventuno ore dalle ultime sfide di Champions una delle avversarie del Napoli potrebbe essere tra una di queste: Atletico Madrid (se non perde con la Lazio), Dortmund/Psg, Manchester City, Barcelona, Real Sociedad, Arsenal e Bayern Monaco.
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Davide D'Alessio