Il ritorno di Mazzarri al Napoli inizia ancora una volta con una vittoria, proprio come nel 2009. Stesso risultato, soltanto che in quel caso il Napoli rimontò lo svantaggio iniziale contro il Bologna. Un successo importante e non era assolutamente scontato da ottenere, considerando soprattutto il poco tempo avuto a disposizione per lavorare con la rosa al completo per il tecnico azzurro ed un avversario comunque tosto. Il Napoli nel primo tempo soprattutto è stato quasi perfetto, mettendo in campo quello che si era perso in questi mesi soprattutto sul piano della motivazione, dello spirito di sacrificio e la voglia di far bene a tutti i costi. Sono lampanti i segnali di una riaggressione immediata quando il pallone finiva tra i piedi dei calciatori di Gasperini ed un Napoli a ritmi elevati su ogni pallone.
L’Editoriale – Un primo tempo quasi perfetto per il Napoli ed un’opportunità sprecata per il raddoppio: l’unica nota stonata è l’infortunio di Olivera
Il Napoli nella prima frazione di gioco rischia poco e per un fuorigioco millimetrico vede annullarsi il goal di Rrahmani sul lancio di Raspadori. Gli azzurri continuano a farsi vedere in avanti, Raspadori va a legare il gioco incontro ai suoi compagni, Kvaratskhelia s’inserisce al suo posto e sfrutta il cross di Giovanni Di Lorenzo portando il Napoli in vantaggio. L’unica nota negativa, del primo tempo, è l’infortunio di Mathias Olivera al ginocchio, uscito in barella.
Prima diagnosi di un trauma distorsivo, ma soltanto la risonanza magnetica potrà dare un esito definitivo ma le sensazioni, anticipate anche da Mazzarri, fanno pensare ad uno stop piuttosto lungo. Una tegola non indifferente, viste le partite che attendono il Napoli, che sia aggiunge all’infortunio di Mario Rui. Il Napoli, inoltre, con Zieliński prima ed una serie di batti e ribatti poi, spreca una ghiotta occasione per mettere in ghiaccio la partita ed evitare buona parte di sofferenza della ripresa.
L’Editoriale – Il Napoli cala ancora nella ripresa, resiste e con un grande spirito di squadra porta a casa la vittoria
Il Napoli non può di certo guarire per magia da un giorno all’altro e nella ripresa cala drasticamente come è accaduto spesso nel periodo con Garcia. Un fattore dove, per quanto possibile, Mazzarri dovrà individuare la causa e metterci manco poco alla volta per evitare questo dislivello da un tempo all’altro. L’Atalanta nella ripresa attacca, mette pressione al Napoli ed ancora errori individuali come quello di Rrahmani su Lookman, in memoria di quello contro Giroud, permettono a Lookman di saltare indisturbato e fare un goal da centravanti di testa.
L’Atalanta continua a creare pericoli, il Napoli soffre ma riesce a resistere e man mano uscire nuovamente fuori grazie al palleggio ed i cambi di Mazzarri che hanno svoltato il finale. L’ingresso di Osimhen dà una grossa mano alla squadra ed insieme all’ingresso di Elmas per Politano decretano l’1-2 finale. Complice anche l’errore di Carnesecchi nel rinvio, Osimhen si lancia in scivolata sul pallone e serve Elmas che trova l’angolino e regala i tre punti al Napoli, proprio come un anno fa a Bergamo. Il Napoli, nel finale, gestisce il vantaggio e porta a casa tre punti pesantissimi.
L’Editoriale – Mazzarri-Napoli, questione di feeling
Un pizzico di fortuna non guasta mai, ma il Napoli, ai punti, non ha demeritato di portare la partita a casa perché, nel bene o nel male, dominando nel primo tempo, rischiando qualcosa in più nella ripresa, è sempre stato dentro alla partita. Dopo aver sprecato tutti gli scontri diretti fino ad oggi (sconfitta con Lazio, Fiorentina e pareggio col Milan), il Napoli ha finalmente portato i primi tre punti contro l’Atalanta. Ancora una volta imbattuto Mazzarri al debutto per la settima volta su sette.
Ci saranno tanti progressi da fare soprattutto per ridare un’identità forte, ma il feeling di cui ci parlava ieri in conferenza Mazzarri, seppur in poco tempo, è un qualcosa che non può passare inosservato. Le parole del capitano Di Lorenzo, Elmas ed il bacio di Kvaratskhelia al mister: segnali importanti da cui ripartire, una squadra che ha ripreso a correre forte anche per il suo allenatore.
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Davide D'Alessio