“Certi amori non finiscono”

Mazzarri bagaglio esperienza

“Certi amori non finiscono”

Napoli, anno Domini 2023! In questi giorni concitati, di forte delusione per gli scarsi risultati della squadra partenopea, di appiattimento tecno tattico dei ragazzi della rosa e di depressione della piazza, il calcio Napoli, riporta alle pendici del Vesuvio Walter Mazzarri. Parafrasando Venditti potremmo leggerlo come un cerchio che si chiude e dire che “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”

 

Nato a San Vincenzo, provincia di Livorno, il 1° Ottobre del 1961 Walter Mazzarri si affaccia nel mondo del calcio inizialmente come calciatore nel ruolo di centrocampista militando in squadre come Cagliari, Reggiana, Empoli e Nola. Appese le scarpette al chiodo ma ancora privo dell’abilitazione di allenatore professionista, affianca Renzo Ulivieri nel ruolo di assistente sulle panchine di Bologna e Napoli. Destino! Un giovane Walter che si faceva le ossa al fianco del mentore e che aveva Napoli nel destino…
Il 6 Ottobre 2009, dopo un inizio di stagione disastroso, il Napoli esonera Roberto Donadoni e recluta Walter che proviene da un paio di stagioni alla Sampdoria, una conclusasi con il raggiungimento di un piazzamento nell’allora Coppa Uefa e l’altra un po’ meno gloriosa. Carattere sanguigno come molti toscani il mister entrò subito in empatia con la piazza, i calciatori ed il presidente Aurelio De Laurentiis. Quanto ci hai fatto divertire mister! I tuoi Napoli erano un cocktail di grinta, passione, sudore e tecnica.
Sei arrivato in sordina in quel 2009 agli albori dell’era De Laurentiis e in poco tempo hai dato alla squadra la tua impronta. Noi tifosi sapevamo di poterci aspettare di tutto dalla squadra anche una rimonta dal 2 a 0, vedi quella al cardiopalma di Torino contro la Juve o quel mitico 4 a 3 con la Lazio in casa. Eravamo fieri di avere una squadra che lottava per novanta minuti e che onorava la maglia sempre e comunque. Ci hai riportato in Champions dopo tanti anni bui, ci hai regalato un secondo posto e una coppa Italia che per noi poco avvezzi alla vittoria fu gioia pura. Caro Walter Napoli ti ha voluto bene veramente! Hai allenato tanti calciatori in azzurro e molti sono rimasti nei nostri cuori, e non parlo solo di quelli che nell’immaginario collettivo erano “forti” come Cavani, Lavezzi o Hamsik, ma persone come Grava e Aronica, Datolo e Maggio: uomini eccezionali che non si sono mai risparmiati…
Ora tocca di nuovo a te mister. Hai risposto alla chiamata di un popolo ferito nell’orgoglio e di un presidente che nonostante le voci di corridoio mantiene sani rapporti di amicizia con chi si dimostra serio professionista come te. Anche questa volta sei venuto a raccogliere i cocci di una gestione un po’ raffazzonata del post scudetto. Il presidente ha commesso qualche errore di valutazione ma solo chi non fa non sbaglia. Ora però bisogna guardare avanti uniti e compatti. Basta recriminare e basta cercare colpevoli. Si vince insieme si perde insieme…
Mister, abbiamo tutto il tempo di recuperare punti e terreno e sono sicura che con te alla guida ritorneremo a vedere un Napoli tosto e competitivo. Soprattutto torneremo a vedere una squadra con un’anima, che è la cosa che ci è mancata di più. Come tutti non vedo l’ora che arrivi la partita con l’Atalanta per dimostrare, ai tanti detrattori di questa squadra, che siamo tornati e che tu sei il nostro condottiero. La vita ci aveva separato, ma caro Walter, ci è stata data una seconda possibilità, dimostriamo a tutti che non solo certi amori non finiscono ma addirittura possono essere ancora più belli e vincenti.

a cura di Virginia Trapani

 

Leggi anche

Mazzarri, Martorelli: “Il presidente è andato sul sicuro. Quando non si riesce a concretizzare la prima scelta, non ci sono molte situazioni da poter coronare”

 

Per restare sempre aggiornato sul Napoli, leggi www.ilsognonelcuore.com oppure collegati a Instagram o Facebook.