La sconfitta di domenica contro l’Empoli è costata la panchina di Rudi Garcia alla guida del Napoli. Una prestazione sottotono ha avuto delle conseguenze definitive per il patron azzurro davvero deluso dal mister rilanciato proprio da lui in pompa magna nel calcio che conta nel mese di Giugno in quel di Capodimonte. Il patron ha dovuto prendere delle decisioni importanti con Mazzarri a Napoli.
Garcia esonerato, subentra Mazzarri
Dal triplice fischio della gara delle 12:30 a Napoli è iniziato il cosiddetto “Toto-Allenatori” con la speranza di poter capire, indovinare prima di tutti le nuove mosse del patron azzurro. Sin dalle prime battute i veri candidati alla panchina azzurra erano ben 4: Conte, Cannavaro, Tudor e ultimo, ma non ultimo Walter Mazzarri. La squadra azzurra aveva bisogno di uomini di carattere, piuttosto che di tattica cervellotica senza dare peso alle scelte messe in campo. Semplicità, la parola di servizio per ADL che deve cercare di portare la nave in porto per imbastire un nuovo ciclo la prossima stagione. Ora non è il tempo di fare lo scarica barile, ma di andare alla ricerca di aggiustarlo senza svuotare il portafoglio che dovrà già farsi carico dello stipendio di Garcia(2,8Mln.)
Mazzarri a Napoli per risollevarlo una seconda volta
Tra tutte le scelte dopo la chiusura mancata con Tudor per la durata del contratto non consona alla ricerca della società si è scelto di virare su Walter Mazzarri. L’opzione “Mazzariana” detta anche “Low budget” da quella ventata di entusiasmo tanto mancato alla piazza, visto il passato glorioso di Mazzarri tra qualifiche Champions, Coppa Italia e una Supercoppa italiana a Pechino che grida ancora allo scandalo per le decisioni arbitrali. Il passato oggi bussa alla porta del Napoli con tanti ricordi, ma oggi le belle emozioni vanno messe da parte per cercare di dire la propria in questo campionato come dei veri Campioni d’Italia.
Le idee nuove, ma non troppo di Mazzarri
Il mister toscano da sempre un fautore della difesa a tre, ma per la sua nuova esperienza azzurra almeno per le prime battute dopo la sua intervista rilasciata qualche settimana fa ad una radio dove ha dichiarato: “Ho studiato il Napoli di Spalletti”. Una vera e propria candidatura che ha messo in condizione il patron azzurro per la prima volta nella sua storia di riscaldare quella minestra che ha sempre snobbato finché non si viene presi dalla fame e dalla necessità di salvare una stagione.
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Christian Marangio