Ai microfoni di IlSognoNelCuore è intervenuto in esclusiva Alessio De Giuseppe, bordocampista, inviato e giornalista per DAZN. Intervistato dal nostro Emanuele Cantisani, ha parlato della situazione Napoli, della lotta tra Inter e Juventus e di alcuni nuove scommesse tra gli allenatori della Serie A.
Alessio De Giuseppe: “Napoli-Udinese è stata un’emozione indescrivibile. Al termine mi sono accasciato a terra per piangere…”
Che emozione è stata per lei viver da vicino la vittoria dello scudetto del Napoli a Udine?
“Un’emozione indescrivibile. La più bella ed intensa che ho vissuto fino ad adesso a livello professionale nella mia vita, non la dimenticherò mai. Era la serata conclusiva di una grandissima annata lavorativa, mi sono accasciato a terra piangendo per l’emozione. Conservo ancora la camicia che mi hanno strappato nello spogliatoio con tutte le dediche di tutti i giocatori”
Un parere in merito alla situazione del Napoli, secondo lei di chi sono le maggiori responsabilità? Tudor può esser il giusto sostituto di Garcia?
“La scelta di Garcia non si è rivelata azzeccata, ma era difficile trovare una persona altrettanto giusta dopo l’addio di Spalletti. Tra Garcia e i giocatori non si è mai creato un feeling, da vicino ho notato che sembrava quasi lo ignorassero in alcuni momenti. Non c’è mai stata empatia tra le due parti, non è mai stato ascoltato e seguito a pieno e questo ha causato un bel pò di autonomia tra i giocatori. Non credo ci fossero problemi tattici, quanto più d’umore all’interno dello spogliatoio. Serve una gerarchia più definita, un uomo che si faccia rispettare a pieno. Tudor può esser il nome adatto, ha una personalità davvero forte. Ha un tipo di gioco piuttosto propositivo e potrebbe andar bene per l’ambiente Napoli”
Per lei è lotta a due, Inter e Juventus, per il campionato 23/24?
“Si è una lotta a due. Son curioso di veder il cammino della Juventus, l’Inter sembra davvero aver una marcia in più. Bisogna dar tanti meriti ad Allegri, la rosa dei bianconeri non è minimamente paragonabile a quella neroazzurra, che è decisamente più pronta ed attrezzata. Max è un allenatore incontestabile dal punto dei vista dei risultati”
Italiano, Motta o Palladino per lei chi è tra gli allenatori rivelazioni delle ultime stagioni il più promettente?
“Thiago Motta secondo me potrà stupire maggiormente rispetto agli altri. Crea un grandissimo rapporto umano con i calciatori ed è sempre positivo. Difficilmente corregge i suoi, a livello comunicativo è straordinario. Tuttavia anche gli altri due son straordinari, Italiano mi diverte un sacco, soprattutto seguirlo da bordo campo mentre Palladino è super esperto in materia”
Cosa manca a Mourinho per far fare il definito salto di qualità alla Roma?