La vittoria del Napoli nel derby dell’Arechi porta le firme di Raspadori ed Elmas. Gli azzurri si impongo su una Salernitana mai pericolosa.
Il derby è del Napoli, vittoria all’Arechi targata Raspadori ed Elmas
La prima conclusione è del Napoli, al terzo minuto. Un cross da corner viaggia sino ai limiti dell’area e Kvara prova a tramutarlo in gol con una conclusione al volo. Sfera alta e rimessa dal fondo. Due minuti più tardi gli azzurri danno piena dimostrazione delle doti tecniche in fase di palleggio. Una serie di triangolazioni e scambi rapidi libera Raspadori che, da buona posizione, conclude centralmente.
All’ottavo minuto è Meret a doversi opporre ad un colpo di testa di Pirola, su sviluppi di calcio d’angolo.
Al 13′ il Napoli la sblocca con Raspadori. Ancora una serie di passaggi che consentono a Lobotka, all’altezza dei venti metri, di imbeccare il numero ottantuno. Leggermente defilato ma indisturbato, Raspadori prende la mira ed incrocia la rete del vantaggio.
Tre giri di lancette più tardi è Politano che prova a legittimare il vantaggio, con un tiro a giro che, dalla distanza, viene deviato da Ochoa in angolo.
Il palleggio dei partenopei, anche dopo il vantaggio, continua ad essere rapido e preciso. Uno due continui che permettono ai calciatori di giungere con immediatezza in zona tiro e che costituisce un problema evidente per i padroni di casa.
Con il prosieguo del primo tempo il dominio (di palla e campo) degli azzurri si attenua. La Salernitana prende coraggio e prova ad imbastire azioni la cui pericolosità, però, resta soltanto potenziale. Ai granata, difatti, manca la precisione nell’ultimo passaggio.
Ciononostante, a quattro dalla fine è ancora il Napoli ad andare vicino alla realizzazione. Una trangolazione consente a Raspadori di calciare in porta ma una doppia deviazione, di difensore e portiere, devia il pallone al lato.
La prima metà si chiude, dunque, con il vantaggio di misura per il Napoli. Gli uomini di Garcia hanno ampiamente meritato il risultato, anche se la Salernitana pare essere venuta fuori alla distanza.
Il derby è del Napoli, vittoria all’Arechi targata Raspadori ed Elmas
Il secondo tempo si apre, ancora, con una conclusione di Raspadori, respinta prontamente da Ochoa. Al 44′, dai venticinque metri, Politano sfodera un mancino a rientrare che scheggia il palo alla destra del portiere granata. L’esterno azzurro ha un’opportunità ancora più ghiotta al 58′. In contropiede, il Napoli si ritrova in un tre contro due potenzialmente letale. Zielinski, dalla parte esinistra dell’area di rigore, pesca Raspadori che, spalle alla porta, appoggia su Politano. L’attaccante azzurro, però, centra i difensori granata in recupero e non riesce a battere in gol.
Tre minuti dopo gli azzurri vedono nuovamente negarsi il raddoppio da Ochoa. Un cross da corner viene spazzato fuori area dai difensori salernitani. A raccogliere la sfera è Zielinski che, di prima, centra la porta ma non batte il portiere messicano.
Il secondo tempo vive di minor tasso tecnico e maggiore agonismo. Il peso del risultato spinge la Salernitana a lottare in ogni contesa, provando sortite offensive pur senza seguire un definito spartito tattico. La sfida diviene fisica ed ogni pallone rovente. Gli azzurri si concedono al contropiede, e se la spinta dei padroni di casa si fa sempre maggiore, pur senza recare mai pericoli concreti.
In uno dei suddetti contropiedi, il Napoli trova il gol del raddoppio. Olivera recupera un pallone prezioso a metà campo, aprendo per Elmas (entrato al posto di Kvaratskhelia) che ha tutta la fascia sinistra a disposizione. Il macedone punta l’avversario e, dopo le usuali finte di gambe, apre il destro a giro che buca Ochoa sulla secondo palo.
Al novantesimo, con tutta la Salernitana proiettata in avanti in occasione del corner, il Napoli ha l’opportunità più grande per poter ipotecare il successo. In contropiede gli azzurri non trovano alcuna maglia bianca di casa a difendere la porta, con cinque uomini contro il solo Ochoa. Lobotka sceglie di premiare Simeone che, in posizione di fuorigioco, spara alto dopo aver tentato di saltare il portiere.
È l’ultimo brivido di un derby che il Napoli, con merito, riesce a portare a casa.
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