Il Napoli rimonta il Milan grazie ai gol di Politano e Raspadori, dopo l’iniziale doppio vantaggio dei rossoneri e un primo tempo deludente.
Politano e Jack come Cigarini e Denis, il Napoli rimonta i rossoneri
Due minuti e Giroud già rischia di sbloccare la gara. Fraseggio sulla sinistra, palla e mezza altezza per Giroud che, in zona dischetto, tira al volo centrando la gamba di Rrhamani. Palla di poco al lato.
Ad inizio gara, infatti, le squadre mettono in campo una propensione offensiva destinata a lasciare spazio, nel corso del primo tempo, ad una prevedibile prudenza.
Le condizioni precarie dei rossoneri alla vigilia conoscono ulteriore peggioramento al 19′. Kalulu si accascia e chiede il cambio. In assenza di Kjaer e Thiaw, è Pellegrino – esordiente in Serie A – ad affiancare Tomori.
Tre minuti più tardi, il numero nove rossonero sistema il conto aperto nei primi secondi del match. Sempre dalla destra, un cross di Pulisic, ben eseguito, pesca la testa di Giroud che taglia una linea difensiva colpevolmente statica. Meret tenta di opporsi, senza troppo successo, alla torsione di Giroud che, però, si adagia in rete.
Al minuto venticinque la gara viene sospesa per alcuni secondi. Curva A e settore ospiti si rendono protagonisti di vicendevole lancio di oggetti, principalmente petardi. Alla ripresa del gioco, Kvara aggradisce la fascia e si porta quasi sulla linea di fondo. Il cross rasoterra taglia tutta l’area e, con Maignan fuori gioco, Politano appoggia la sfera sulla rete laterale, mancando clamorosamente il tap-in del pareggio.
Al 32′ è apoteosi Giroud. Sempre dalla stessa fascia, sempre dalla destra, un cross perfetto di Calabria innesca, ancora una volta, Olivier Giroud. Ancora una torsione, ed ancora gol per l’attaccante francese.
Il doppio vantaggio rivitalizza definitivamente la squadra di Pioli. Il Milan fa quel che ci si sarebbe aspettato dagli azzurri, ed aggredisce ogni pallone. Contrasti e seconde palle sono tutte degli ospiti, che sembrano essere decisi ad assediare la porta di Meret e cercare il match point definitivo. A quattro dalla fine l’occasione più concreta per la terza realizzazione. Sugli sviluppi di una manovra insistita, Theo pesca – su suggerimento rasoterra – al centro dell’area Reijnders che, di prima, manca di pochi centimetri la traversa.
Al 45′ torna a farsi veder il Napoli. Una triangolazione sulla fascia destra consente a Zielinski (in probabile fuorigioco) di suggerire a Raspadori che, al volo, spedisce alto. A fine primo tempo, ancora Milan. Musah, defilato sulla sinistra, tenta di sorprendere Meret sul primo palo. Il friulano si abbassa e respinge la conclusione.
Termina così una prima frazione che a ragione potrebbe definirsi a senso unico. Tra i fischi del Maradona, Garcia ed i suoi riflettono a capo chino al rientro negli spogliatoi.
Politano e Jack come Cigarini e Denis, il Napoli rimonta i rossoneri
All’intervallo Garcia si affida ad una rivoluzione totale della squadra. Fuori Elmas, Mario Rui e Rrhamani. Dentro Simeone, Olivera e Ostigard.
La ripresa si apre con la grande giocata di Matteo Politano. A ridosso della linea di fondo, sombrero e rientro su Theo Hernandez, l’esterno offensivo azzurro ha il tempo per prendere la mira e scaricare tutta la rabbia sotto al traversa. Al 51′ il Napoli accorcia.
Al 57′ il Milan va vicino al terzo gol in un’azione concitata. Una mischia in area che non frutta alcuna conclusione. Conclusione che, invece, Di Lorenzo tenta un minuto più tardi, a ridosso di Maignan. Il portiere francese, però, riesce ad opporsi.
L’occasione sfumata al 60′, per gli azzurri, ha del clamoroso. Maignan prova a bloccare un cross dalla destra ma la sfera gli sfugge dalle mani. Simeone tenta di ribattere in rete ma cicca il pallone. Kvaratskhelia raggiunge la palla e, dopo un primo controllo, spara sul difensore rossonero a pochi passi dalla porta.
È un Napoli dal volto nuovo nei secondi quarantacinque. Una squadra aggressiva, verticale e cattiva. La convinzione di poter raggiungere il pareggio e la determinazione giusta in costruzione consentono ai partenopei di ritrovare qualità e continuità.
Minuto 63 e Raspadori completa l’apoteosi che, questa volta, è tutta azzurra. Fallo su Zielinski al limite, giallo per Romero e palla posizionata sulla zolla centrale. Raspadori conta i passi, volge lo sguardo verso la porta e prende la mira. Un destro potentissimo che segue una traiettoria a rientrare. Sul proprio palo Maignan non riesce ad opporsi, ed il Maradona esplode.
Nei minuti successivi il Napoli prova a rifiatare dopo il dispendio dei primi venti. Il Milan si adagia su ritmi più blandi, evitando così di fomentare la veemenza dei padroni di casa.
Al minuto 89 Orsato espelle Natan per somma di ammonizioni. Pochi secondi dopo, una spizzata di Jovic prolunga per Calabria che, a rimorchio, mette al lato da buona posizione.
La gara si chiude con l’opportunità più grande sui piedi di Kvara che, leggermente defilato e dopo aver saltato il proprio marcatore, tira su Maignan da breve distanza. Si conclude un match dalle due facce, con un pareggio che rappresenta il risultato più giusto.
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