In questa settimana di sosta per le Nazionali è successo di tutto, per vicende vicine ed oltre il Napoli. Giorni di polemiche, le parole di De Laurentiis che lasciavano pensare ad un possibile ribaltone sulla panchina, fino poi a consolidare nuovamente la posizione di Garcia. Il Napoli oggi aveva bisogno di tre punti per ripartire e li ha ottenuti ritrovando Raspadori al centro dell’attacco, dopo l’infortunio in Nazionale di Osimhen, e con lui anche una vecchia certezza: quando gioca in quella zona di campo diventa più incisivo. Un’altra partita positiva di Natan, cosi come Cajuste, autore di un’ottima partita. E dalla prestazione dello svedese, la conseguenziale domanda è il perché non abbia potuto giocare qualche minuto in più fin ad oggi, magari anche con l’obiettivo di evitare di poter rischiare di perdere Anguissa per infortunio.
L’Editoriale – Inizio aggressivo del Verona, il tridente d’attacco trascina il Napoli
Il Verona parte meglio per ritmo ed intensità. Meret ci deve mettere subito i guantoni sui colpi di testa di Dawidowicz e Djuric. Gli scaligeri pressano alto e provano ad indurre all’errore i calciatori azzurri soprattutto nel costruire il gioco. Superato l’avvio complicato, il Napoli prende il controllo del gioco. A trascinare gli azzurri ci pensano Raspadori e Politano, gli attaccanti italiani impegnano Montipó con tiri dalla distanza. Il goal nasce proprio da una loro bella occasione collettiva, Raspadori gestisce bene il pallone, la difesa gialloblù in superiorità numerica lascia solo Politano che raccoglie e mette alle spalle di Montipó col mancino. Per lui un inizio di campionato nel segno della continuità.
Secondo i dati Opta, nessun giocatore del Napoli ha preso parte a più gol di Matteo Politano in questo campionato (4 reti e 2 assist): 6, al pari di Victor Osimhen. Inoltre tutte le ultime 9 reti di Matteo Politano in Serie A sono state messe a segno in trasferta. C’è anche Kvicha Kvaratskhelia nel tridente d’attacco, il georgiano vuole mettere anche il suo sigillo sulla partita, così finisce per farne due. Il numero 77 riceve la palla all’interno dell’area di rigore, il georgiano quando punta ed ha la meglio nel dribbling, le possibilità per le difese avversarie di uscire indenni sono ridotte al minimo. Magnani viene saltato e Kvicha col sinistro trova il goal. Ad inizio ripresa c’è spazio anche per la doppietta, arrivata dopo un contropiede a campo aperto.
L’Editoriale – In una stagione di transizione, un occhio rivolto alla gestione del triplo vantaggio
In una stagione di transizione è in questi momenti che bisogna fare attenzione. La partita sembra virtualmente chiusa ma non è così. Il Verona approfitta con Lazovic di un errore difensivo con tanto di indecisione tra Di Lorenzo-Rrahmani. Il Napoli riesce comunque a portare la partita a casa, al netto di una fase difensiva a livello di squadra di certo calata rispetto al passato, dove è necessario fare maggiore attenzione. Gli avversari arrivano con facilità a concludere versi la porta e la squadra di Garcia deve affidarsi a più interventi da parte di Meret che evita il rischio di un contraccolpo finale ai suoi.
Il Napoli viene trascinato dalle forza dei propri interpreti, non solo singoli ma segnali sparsi positivi per buona parte della partita, un occhio, però, va alla gestione di quell’abbondante fetta di ripresa. Per capire se sarà una “ripartenza” diversa da quella di Bologna, bisognerà attendere le prossime partite senza commettere l’errore di fare voli pindarici e spingersi oltre. C’è la Champions sul cammino contro l’Union Berlino sempre più in crisi, reduce dall’ottava sconfitta consecutiva, e poi il tasso tecnico si alzerò nella sfida del Maradona contro il Milan. Un test molto importante, dopo i passi falsi interni contro Lazio e Fiorentina.
Leggi anche
Davide D'Alessio