L’Editoriale – Un Napoli a due facce ottiene una vittoria sofferta contro il Braga, a salvarsi è soltanto il risultato

Napoli vittoria sofferta contro il Braga

Il Napoli di Rudi Garcia inizia con una vittoria sofferta il girone, in una gara, quella contro il Braga, dove per grandi linee a salvarsi è soltanto il risultato ed una produzione offensiva, seppure imprecisa, maggiore rispetto al secondo tempo della sfida contro la Lazio e quasi l’intera partita contro il Genoa. Sembrava essere tutto pronto per l’esordio dall’inizio per Natan, alla fine arriva soltanto nel finale di gara per una manciata di minuti. E Garcia aveva fiutato bene il pericolo quando escluse Rrahmani dai titolari contro il Genoa visto che dopo nemmeno un quarto d’ora, il difensore è dovuto uscire per infortunio. Quello di Braga è un Napoli a due facce, una squadra che ancora una volta gioca soltanto un tempo.

La produzione offensiva è maggiore soprattutto nel primo tempo, ma il Napoli, tra imprecisione ed un pizzico di sfortuna con i legni colpiti, continua a sbagliare molto. Kvaratskhelia è sempre più in difficoltà ed un goal potrebbe essere importante per farlo sbloccare dal punto di vista emotivo. Impreciso anche Osimhen, il nigeriano sbaglia un goal davanti al portiere dopo il regalo di Jose Fonte ed in altre occasioni non va meglio, ma è più presente nel gioco. Tra centrocampo e difesa la squadra vacilla tanto ed ogni contropiede avversario rischia di convertirsi in una potenziale occasione da goal. A prescindere da quale sia la composizione della difesa, i meccanismi difensivi sono troppo ballerini. Troppi gli errori di Ostigard e Juan Jesus. Oltre il georgiano anche la condizione fisica di Anguissa è precaria ed il centrocampo azzurro è in grande confusione.

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A non conoscere momenti di sconforto è il capitano Di Lorenzo. Il numero 22 azzurro trova una grande conclusione allo scadere del primo tempo. I partenopei si sciolgono nuovamente nella ripresa, continuando a giocare soltanto per metà ed il secondo tempo è un continuo rischio. La partita non si riesce a chiuderla e con il passare del tempo le certezze diminuiscono. Il Napoli si abbassa troppo, concede tanto spazio al Braga. I portoghesi, seppur in modo impreciso, provano a prendere campo e gli uomini di Garcia in contropiede non partono come dovrebbero.

Il Braga vuole il pareggio, insiste e lo trova con una grande torsione di testa di Bruma. Un gran bel goal, ma un intero reparto arretrato è complice nel lasciarlo tutto solo a saltare indisturbato. Nel finale la sfortuna del primo tempo viene compensata, ed il Napoli prima passa in vantaggio con un incredibile autogoal di Niakaté sul cross di Zielinski, poi nel finale il palo del Braga, salva gli azzurri dal 2-2.

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In questo avvio di campionato tutt’altro che sereno, stare ad individuare il capro espiatorio non risolve di certo la situazione o tantomeno è la strada per cercare la verità. In uno sport di squadra così come si vince tutti insieme e l’esempio lampante è lo Scudetto arrivato nella passata stagione, quando tanti fattori e diverse componenti si sono incastrate alla perfezione, così è anche quando i risultati non arrivano.

Appurati gli errori della società in estate, oggi le difficoltà si stanno riscontrando in entrambi i lati, Garcia e calciatori. Abbassarsi così tanto, non per un breve periodo della partita, ma abbastanza lungo con una squadra che non è costruita per farlo, alla lunga può risultare controproducente.

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Inoltre aggiungendo un ulteriore difensore nel finale di certo non viene trasferito al gruppo un segnale di fiducia e gli ultimi minuti sono stati tutto un programma. Così come schierare Raspadori esterno, con una squadra proiettato in ultra difensiva, non consente al ragazzo di essere in condizione di incidere.

Ovviamente quando un calciatore si divora l’impossibie sottoporta (altra serata con tanti goal sprecati), si perdono le marcature in difesa, talvolta anche quando schierata, e si vedono prestazioni come quelle di tanti calciatori allora si viene al punto che la colpa non può essere attribuita ad un singolo elemento. Nel frattempo il Napoli, domenica è atteso da un altro test estremamente delicato, il Bologna, che a livello di organizzazione è decisamente superiore al Braga e gli azzurri non si avvicinano nel migliore dei modi.

 

Davide D’Alessio

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