A tutto Lindstrøm: la scintilla scoppiata in una notte di febbraio

Napoli squadra tatticamente confusionaria

Nei radar del Napoli già dall’estate scorsa

Giovane, talentuoso, con un prezzo accessibile (pagato circa 20 milioni) ed uno stipendio nei limiti del tetto ingaggi fissato da Aurelio De Laurentiis. Jesper Lindstrøm, che nel suo Paese d’origine (Danimarca) è soprannominato “Jepper”, era presente sul taccuino di Cristiano Giuntoli già dalla scorsa estate dopo aver trascinato l’Eintracht Francoforte alla vittoria dell’Europa League 2021-2022.

La notte di Eintracht – Napoli

Arriva poi novembre (2022) e a Nyon si tengono i sorteggi degli Ottavi di Finale di Champions League. Il Napoli, da testa di serie vincente del girone A, “pesca” in Germania proprio la pallina dell’Eintracht Frankfurt. Gli occhi sono tutti puntati sul duo Kamada – Kolo Muani (che fino ad allora complessivamente avevano partecipato alle reti 31 volte, tra goal e assist). La sera del 21 febbraio, durante Eintracht Frankfurt – Napoli, è però il danese Jesper Lindstrøm a mettersi in luce, tanto da essere considerato da molti il migliore in campo dei tedeschi. Una prestazione più che sufficiente la sua, nonostante la sconfitta per 2-0: 50% di precisione dei passaggi e 41 tocchi totali. Impiegato inizialmente da seconda punta, si è mosso su entrambe le fasce ed ha aiutato molto in fase difensiva. E’ proprio la fase difensiva che Jesper, nell’ultimo anno, ha migliorato in maniera notevole; questo fa di lui un calciatore che può tranquillamente ricoprire il ruolo di esterno.

Forse proprio durante quella sera al Deutsche Bank Park è scoppiata la scintilla definitiva tra Napoli e Lindstrøm. A Jesper è bastata quella partita per convincere (quasi totalmente) l’area scouting del Napoli (anche perché la conferma del suo talento non poté arrivare al ritorno, al “Maradona” per un infortunio all’articolazione della caviglia).

Le sue caratteristiche e gli inizi

La sua capacità di adattarsi su tutto il fronte d’attacco, l’ha reso negli anni un calciatore molto duttile. Gli allenatori precedenti lo hanno apprezzato soprattutto per questo, avendo la possibilità di cambiare modulo anche in corso partita con lui in campo.

Nasce inizialmente come trequartista, agendo dietro la punta. Essendo molto veloce ma soprattutto bravissimo in accelerazione, è stato spesso impiegato “a tutta fascia”, sia a destra che a sinistra. Già all’età di 16 anni era indicato come uno dei maggiori talenti della Nazione. E chi lo pensò…non sbagliò.

Jesper, infatti, alla sua prima stagione da professionista (2019-2020) realizzò 5 goal e 4 assist in 33 presenze con la prima squadra del Brøndby. Oggi con la Nazionale danese, vanta già 10 presenze ed un goal!

A cura di  Antonio Magliocca

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