L’esordio di Spalletti sulla panchina dell’Italia è dal sapore agrodolce, diviso tra l’emozione della prima volta ed una Nazionale che si spegne dopo il vantaggio momentaneo di Ciro Immobile. Il primo tempo si è aperto con gli azzurri in controllo del gioco e triangolazione interessante con il Barella, Immobile e Dimarco, dove è mancata la precisione nell’ultimo passaggio al terzino nerazzurro o anche una conclusione per chiudere le rispettive azione. Un aspetto, quello della precisione nell’ultimo tassello per concludere a rete che è mancato un po’ per tutta la partita. Da segnalare anche il palo di Tonali, ma anche il colpo di testa in contropiede sprecato da Alioski a colpo sicuro.
Ad inizio ripresa una bella conclusione di Barella si schianta contro la traversa, Immobile si fa trovare al posto giusto e cambia il risultato, poi l’Italia, da quel momento, ha smesso praticamente di giocare. Un qualcosa che va oltre per essere giustificato dalla sola condizione fisica precaria. Al mister servirà comunque tempo per provare a tirare il meglio dai suoi, anche se poi così tanto non c’è per lavorare con la Nazionale, sicuramente un lavoro diverso rispetto alla quotidianità di un club. Al netto di comunque una qualità generale che non è così elevata in diverse zone del campo. Delle sue idee, si inizia subito a vedere la posizione dei terzini, con Di Lorenzo che ha subito provato una giocata in stile Napoli.
Macedonia-Italia, Elmas sempre presente nelle giocate
La Macedonia, dunque, non si limita più a partire sempre di contropiede, ed inizia a prendere campo. Tra i migliori in campo c’è sicuramente Elmas. Il jolly del Napoli è sempre presente, in ogni ripartenza dei suoi, e spesso porta palla per servire gli inserimenti dei compagni. Ci prova dalla distanza in entrambi i tempi: nel primo la conclusione finisce comoda tra le braccia di Donnarumma, poi la conclusione al giro termina vicina al palo e si procura la punizione che porta la Macedonia sul pareggio. Bardhi pareggia, complice un Donnarumma non impeccabile sul suo palo. Da quel momento gli azzurri provano a pareggiare disperatamente, il palleggio è spesso orizzontale, senza nessuno che riesca a trovare con personalità la giocata della vittoria.
Macedonia-Italia, da Skopje arriva qualche indicazione utile anche per Rudi Garcia: Elmas una risorsa che deve continuare ad essere tale. Sulla partita di Politano e Di Lorenzo…
Da Skopje arrivano indicazioni utili anche per Rudi Garcia. Elmas, nel corso degli anni, si è dimostrato una risorsa per il Napoli e deve continuare ad essere tale anche in questa stagione. Un calciatore duttile, schierato in tutti i ruoli del centrocampo ed anche sugli esterni offensivi. Nella passata stagione è cresciuto molto andando oltre la collocazione tattica, e collezionando sei goal, tutti da subentrato. Uno dei calciatori più schierati dal tecnico di Certaldo, uno dei primi ad essere ricercato dalla panchina per contribuire alla causa, subito dopo i big.
Un classe ’99 con 175 presenze nel Napoli, 50 con la Nazionale e 36 nelle competizioni europee. In questo avvio di stagione ha giocato molto poco, soltanto 21′ in tre partite. Soltanto panchina in un secondo tempo di piena confusione contro la Lazio. Tra gli azzurri in campo, partita sufficiente per Di Lorenzo con i soliti inserimenti in attacco mentre in grossa difficoltà per Politano, soprattutto dal punto di vista fisico. Condizione in grande spolvero, invece, del macedone che potrebbe dare il suo contributo oltre al nuovo arrivato Lindstrom: 90′, 81 % di precisione passaggi ed il 66% di dribbling riusciti. In zona centrale, tra le linee, riesce comunque a tirare maggiormente il meglio del suo repertorio.
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Davide D'Alessio