Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport ha parlato di Natan e delle voci che circolano su di lui a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Garcia, Salvione: “Sta facendo tesoro del lavoro di Spalletti ma ci sta mettendo del suo”
“Spalletti? Non lo scopriamo oggi, mi è piaciuto molto dal punto di vista delle nozioni tattiche, sulle quali credo sia uno dei migliori in Italia. Ha dato tanti spunti, tante motivazioni alle sue scelte e ha anche spiegato come vorrà affrontare questa sua avventura dal punto di vista squisitamente di campo. Spero per lui che abbia la possibilità di far assimilare il suo calcio ai giocatori che avrà poco a disposizione rispetto ad un club. Lui è un insegnante e dovrà fare i conti con dei tempi molto ristretti, ma ci aspettiamo comunque una svolta. Ha spiegato la sua preferenza per la difesa a 4 e che le convocazioni andranno in quel senso, anche se poi si tratta di linea a 4 solamente in fase di non possesso.
Comunicazione di Garcia? Anche i giocatori hanno ammesso un pragmatismo importante da parte del francese, specialmente Rrahmani che ha dichiarato che con Garcia si tende a rischiare di meno nel partire da dietro. Garcia sta facendo tesoro del lavoro di Spalletti ma ci sta mettendo del suo: abbiamo visto più spesso gli esterni d’attacco entrare dentro al campo accentrandosi come nell’occasione di Kvaratskhelia e del suo assist a Di Lorenzo col Sassuolo. Ogni allenatore ci mette del suo e dev’essere così, ciò che si nota di più è proprio questa ricerca di verticalità senza esasperare il gioco univoco dal basso.
Natan, Salvione: “A me arrivano voci molto rassicuranti dall’interno, ne parlano con grande entusiasmo perché vedono un giocatore dalle grandi qualità”
Duttilità del Napoli? Avere un ventaglio così ampio di attaccanti non può che essere un vantaggio per un allenatore, stimolandolo anche ad industriarsi per incidere con le tante soluzioni. Garcia ha una soluzione di partenza che è quella del tridente, però vedo che in partita ha il gusto di cambiare. Durante Napoli-Sassuolo addirittura ha messo dentro le due punte. Natan? Non credo ci sia una deadline: onestamente anche se Natan debuttasse ad inizio novembre non credo che i tifosi restino delusi dal fatto che ci abbia messo due mesi.
L’importante è come si presenterà e quanto dimostrerà di essere all’altezza. A me arrivano voci molto rassicuranti dall’interno, chi racconta Natan ne parla con grande entusiasmo perché vede un giocatore dalle grandi qualità. Da quello che mi risulta sta anche risolvendo dei piccoli fastidi fisici con cui ha dovuto convivere nelle ultime settimane, poi dovrà entrare bene in sintonia con la squadra e migliorare sulla comunicazione e sulla lingua.
Tutta una serie di passaggi che il brasiliano deve affrontare, avendo anche un carattere magari diverso dagli argentini che si adattano diversamente. Lazio? Non è così lontana la vittoria dello scorso campionato con il gol di Vecino, Sarri non ha bisogno di presentazioni così come le sue squadre. Due sue frasi mi hanno colpito, specie quando ha parlato del mercato in ritardo e delle sue difficoltà, oltre al fatto di aver ammesso di essere tra i peggiori nell’inserire nuovi giocatori. Inevitabilmente la Lazio crescerà nelle prossime giornate e giocherà bene, chiaramente bisognerà capire a che punto è arrivata dopo un’altra settimana. Il Napoli non deve fidarsi perché l’anno scorso ha pagato a caro prezzo”.
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