E’ il 1936 in Italia. Le agitazioni fasciste e il cameratismo in Italia iniziano a diventare un fenomeno sempre più frequente. In Spagna iniziava la Guerra Civile capeggiata dal generale Francisco Franco, aiutato in seguito dalle truppe tedesche e italiane. Giovanni Agnelli presentava la “Fiat 500” Topolino. Il Mondo sarebbe cambiato di lì a poco con l’avvento del secondo conflitto internazionale. A Milano intanto nasceva una figura che avrebbe inciso notevolmente sul destino dell’Italia: Silvio Berlusconi.
Berlusconi, il genio dell’imprenditoria e un mondo in evoluzione
Berlusconi nasce a Milano nel 1936 da una famiglia borghese: il padre, Luigi, era un impiegato presso Banca Rasini, mentre la madre era casalinga. Diplomatosi al liceo classico, conseguì successivamente la laurea con 110/110, discutendo la tesi in diritto commerciale. Il testo si intitolava: “Il contratto di pubblicità per inserzione“. Tradotto: l’accordo con il quale un soggetto, detto fornitore, concede l’utilizzo di un proprio spazio pubblicitario ad un altro soggetto, detto cliente, per il posizionamento di materiale pubblicitario dietro il versamento di una somma di denaro. Un preludio a quello che poi sarebbe stata l’ascesa di uno dei più grandi personaggi dell’evoluzione mediatica e industriale italiana.
Era il 1961: la guerra era finita da quasi un ventennio, John Kennedy prestava giuramento come 35° Presidente degli Stati Uniti con la sua celebre frase: “E dunque, miei cari Americani: non chiedete cosa può fare il paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il paese”. In quell’anno, il Presidente avrebbe dato vita allo storico Programma Apollo finalizzato allo sbarco sulla Luna. Successivamente diede fine alla segregazione razziale sui mezzi pubblici.
Veniva costruito il Muro di Berlino, fondato il WWF in Svizzera e vi fu il primo intervento degli USA in Vietnam.
I Beatles si esibivano per la prima volta nello storico Pub di Liverpool “Cavern Club” e mentre Hemingway si suicidava, nasceva una delle donne più influenti della storia, Lady D.
Berlusconi, il genio dell’imprenditoria e un mondo in evoluzione
DAGLI ANNI ’60 AGLI ANNI ’70: L’ATTIVITA’ EDILIZIA
Dopo aver lavorato come intrattenitore sulle navi da crociera e costretto poi al servizio militare post laurea, Berlusconi poté iniziare a dedicare le proprie forze sull’imprenditoria. Fondò presto la Cantieri Milanesi Srl e successivamente Edilnord Sas, dove Silvio era un socio d’opera accommandatario. Egli destò quindi la maggior parte della propria attenzione imprenditoriale nel settore dell’edilizia. E’ così che nel 1964, l’azienda di Berlusconi aprì un cantiere a Brugherio per edificare una città da 4.000 abitanti: i primi lavori terminarono già nel 1965.
Tre anni dopo, nel 1968, quindi, Lidia Borsani, cugina dell’imprenditore, fonda la Edilnord 2, acquistando 712.000 metri cubi di terreni nel comune di Segrate per continuare il processo di urbanizzazione. Da quell’area nascerà l’attuale Milano 2.
E’ nel 1973 che l’attività edilizia di Berlusconi inizia a diventare più grande, quando viene fondata l’Italcantieri Srl (poi divenuta SPA), dove l’imprenditore milanese ne era il presidente. Per la questione relativa al capitale iniziale, Berlusconi riuscì a trovare due fiduciarie svizzere (Cofigen e Banca Svizzera Italiana). Nel ’74 fu fondata a Roma l’Immobiliare San Martino, amministrata dal senatore e amico, Marcello Dell’Utri.
A coronamento di questo impegno nell’ambito dell’imprenditoria edilizia, Berlusconi fu premiato dall’ex Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, come Cavaliere del lavoro.
Era il 1977 e in Italia terminavano ufficialmente le trasmissioni Carosello, mentre finalmente arrivava la Tv a colore e le prime reti private locali. Enzo Tortora presentava la prima puntata di Portobello.
Sono gli anni delle contestazioni universitarie, dei sindacati e della DC di Moro, del brigatismo e dello scandalo Lockheed. Il Portogallo faceva richiesta di adesione nella Comunità Europa. In Argentina iniziavano le contestazioni in Plaza Mayo. In Spagna avevano luogo le prime elezioni dopo la fine del regime franchista.
Elvis Presley faceva il suo ultimo concerto prima di morire, mentre i Pink Floyd si esibivano al Boston Garden nel Tour di Animals, decimo album della band inglese.
Berlusconi, il genio dell’imprenditoria e un mondo in evoluzione
TELEVISIONE ED EDITORIA: IL DUOPOLIO TELEVISIVO CON LA RAI.
Nel 1976, la sentenza 202 della Corte Costituzionale apre la strada all’editoria televisiva, che fino a quel momento era esclusiva dello Stato. Berlusconi annusò l’opportunità e dedicò la sua attenzione anche al settore delle comunicazioni, comprese tv ed editoria.
Rilevò presto Telemilano da Giacomo Properzj, nonché una tv operante via cavo nella zona di Milano 2. Questa società prese il nome di Canale 5 e ben presto divenne una rete tv a livello nazionale, comprendente anche più emittenti.
Nel 1978, Berlusconi fonda Fininvest, ovvero una delle più grandi holding europee e italiane ancora oggi, avente quote di partecipazione in tantissimi settori dell’imprenditoria.
Nel 1980 acquista i diritti di MUNDIALITO, un torneo al quale partecipava anche la nazionale Italiana di calcio e che veniva trasmesso dalla Rai. Nonostante il parere sfavorevole del presidente Forlani, Berlusconi riuscì ad ottenere dalla Rai l’uso del satellite e la possibilità di trasmettere l’evento in diretta in Lombardia, mentre nel resto d’Italia in differita. Questo fu possibile utilizzando un consorzio di emittenti locali come fosse un’unica nazione: metodo sfruttato anche per raggirare il divieto di trasmissione nazionale (ancora oggi in vigore per emittenti private). In sostanza si registra l’evento/palinsesto con pubblicità il giorno prima, ed il giorno il tutto viene trasmesso in tv su territorio Nazionale.
Nel 1982 nascono anche Rete 4 ed Italia 1, stabilendo non senza difficoltà un vero duopolio televisivo con la Rai. Diversi decreti legge ed interventi parlamentari cercarono di far sì che il gruppo Fininvest prendesse sempre più forza nell’ambito televisivo, contrastando difatti la Rai. Solo con la Legge Mammì divenne totalmente legale la diffusione a livello nazionale di programmi radio-televisivi privati.
Berlusconi destò particolare interesse anche verso l’editoria, dove nella fine degli anni ’80 acquistò le quote di maggioranza di Mondadori e diventando anche azionista di riferimento de Il Giornale (1979) con il 37% delle quote. Attraverso Fininvest ha controllato il gruppo Medusa Film ed è stato socio di Blockbuster, aprendosi anche al settore audiovisivo.
E’ il 1982: in Argentina iniziava la Guerra delle Falkland, la Spagna diventava membro della NATO, l’Italia è campione del Mondo sotto il cielo di Madrid.
Il generale Dalla Chiesa perde la vita in uno dei più importanti attentati di Mafia, mentre il pentito corleonese, Buscetta inizia la sua collaborazione con la giustizia e col giudice Falcone.
Nasce Radio Deejay e viene pubblicato Thriller di Michael Jackson, gli Abba si sciolgono dopo 10 anni di carriera.
Berlusconi, il genio dell’imprenditoria e un mondo in evoluzione
LO SPORT E IL GRANDE MILAN
Il 20 Febbraio ’86 per qualche tifoso rossonero, è una data da ricordare: l’inizio di un viaggio glorioso. Berlusconi rilevò infatti il Milan. In questo periodo il Diavolo visse il periodo più importante della propria storia, vincendo 8 campionati, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppa Uefa, e una Coppa del Mondo Fifa per Club.
E’ rimasto presidente dei rossoneri fino al 2017. Il modello basato sull’estetica e sul “giuoco” spesso pronunciato nelle interviste. La fiducia verso Sacchi, l’emblema. La possibilità di portare in Italia giocatori come Gullit, Van Basten, Rijkard. L’uno e l’insieme. La consapevolezza, come afferma anche l’amico, calciatore e allenatore Carlo Ancelotti nella propria autobiografia che: “Il Milan è famiglia”, elogiandone il modello intimo e mai aziendalista, da leader e non da “boss”.
Berlusconi ha vissuto calcisticamente un trentennio d’oro, rendendo il Milan uno dei club più vincenti della storia e competendo contro generazioni di campioni: dal Napoli di Maradona, alla Juve di Del Piero e la Roma di Totti.
Sempre negli ultimi anni, insieme all’amico di sempre, Adriano Galliani, ha rilevato il Monza, compiendo l’ultima impresa calcistica della sua vita. Dalla Serie C alla Serie A, diventando anche la seconda outsider a fare più di 50 punti a primo anno nel massimo campionato.
Molti gli investimenti anche in altri sport, quali hockey, rugby, pallavolo e baseball. Egli fondò una polisportiva nel 1990, scioltasi poi nel 1994, anno dell’entrata in politica.
Sono gli anni ’80 e ’90: In Italia ha fatto scalpore il caso Orlandi contro il Vaticano (la ragazza ancora oggi non si sa che fine abbia fatto). La strage di Heysel avrebbe cambiato notevolmente gli stadi e alla legge Thatcher in Inghilterra. La Nintendo debuttava nel mercato europeo. George Bush veniva eletto presidente degli Usa. L’Italia si apprestava ad ospitare il primo mondiale e presto l’Urss ed il muro di Berlino sarebbero caduti.
Berlusconi, il genio dell’imprenditoria e un mondo in evoluzione
EXCURSUS POLITICO E DISCUSSIONI
Non resteremo qui a parlare, entrando nel merito dell’attività politica di Berlusconi, iniziata nel 1977 a sostegno del Partito Socialista. L’entrata ufficiale è nel 1993 con la fondazione di Forza Italia, partito di centrodestra, dopo lo scandalo Tangentopoli. E’ stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal ’94 al ’95. Il primo mandato si chiude con le dimissioni.
Dal ’96 al ’01 inizia la sua attività di opposizione finché non viene rieletto nuovamente come PdC, col partito Casa della Libertà. Ricopre il mandato per 5 anni. Durante le nuove elezioni, nel 2006, che videro Romano Prodi vincere, Berlusconi chiese il riconteggio, in quanto la differenza di voti era ritenuta minima. Tuttavia Prodi rimase Presidente per poco. Il governo cadde e si riandò alle elezioni. Berlusconi intanto fondò un nuovo partito che unisse tutte le forze di destra: PDL (popolo della libertà), diventando per la terza ed ultima volta Presidente del Consiglio. Questa carica la conservò fino al 2011, prima della caduta del Governo e l’avvento del “tecnico” Monti. Gli anni successivi saranno caratterizzati da una forte perdita del consenso popolare e da forti coalizioni con La Lega e Fratelli D’Italia.
Indagato in numerosi processi, coinvolto in numerosi casi come quello della loggia massonica, in scandali sessuali come il Processo Ruby, i casi D’Addario e Noemi, e l’ombra della Mafia e dei Cosa Nostra insieme all’amico Dell’Utri, la figura di Berlusconi è sicuramente politicamente compromessa.
Rimane la figura di un personaggio iconico e divisivo, ma mai banale. Un personaggio che ha saputo valorizzare l’imprenditoria italiana ed annusare le opportunità, creando un modello e sapendo stare al passo col tempo.
Il 12 Giguno 2023 ci ha lasciato Silvio Berlusconi, nel bene e nel male, rimane comunque parte della storia del nostro Paese.
Scritto da: Marco Chiavazzo
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Marco Chiavazzo