Stanzani: “Mihajlovìc è sempre stato propenso a lanciare i giovani. Vi racconto di cosa fece al primo allenamento con il Bologna…”

Ai microfoni di IlSognoNelCuore è intervenuto Leonardo Stanzani, giovane promessa della Pro Patria ma soprattuto ex Bologna. L’esterno classe 2000 infatti, oltre ad aver preso parte a diversi ritiri sotto la guida di Sinisa Mihajlovìc, è stato anche più volte convocato nella massima seria dal tecnico serbo. Di seguito l’intervista a cura del nostro Emanuele Cantisani. 

Stanzani: “Il ruolo che prediligo è la seconda punta”

In questa stagione hai già messo a segno ben 7 gol e 6 assist giocando come seconda punta nel 3-5-2, nei diversi ruoli che hai ricoperto  quale prediligi maggiormente?
“In carriera ho giocato anche come mezz’ala, però preferisco giocare leggermente più avanti: la seconda punta nel 3-5-2, girando libero intorno alla punta, è il ruolo che prediligo”

Stanzani: “In  Serie C sono riuscito a migliorare senza mai aver troppe pressioni”

Dopo Pontedera altra esperienza in C alla Pro Patria, quale tra le due ti ha permesso di crescere maggiormente?
“Questo è il mio terzo anno in serie C, dopo il primo al Pontedera, il secondo alla Pro Patria. Sono entrambe realtà che lavorano molto bene con i giovani e ti mettono in condizione di esprimere al meglio le tue potenzialità. Sono riuscito a migliorare, sbagliando, ma senza mai aver troppe pressioni. Ovviamente non posso rivelarti in quale mi sono trovato meglio (ride n.d.r.). Ho ancora un altro anno di contratto qui con il rinnovo automatico legato alle presenze. Non ho quindi problemi legati nel breve futuro”

Stanzani: “Il mio sogno è di debuttare con il Bologna”

La squadra per cui hai sempre ambito giocare fin da bambino?
“Essendo della provincia di Bologna, il mio sogno è ovviamente giocare con la maglia rossoblu. Ci sono stato vicinissimo, durante la mia ultima stagione nel campionato Primavera, con qualche convocazione in prima squadra, ma non sono mai riuscito a debuttare”

Stanzani: “Ritengo che un ragazzo dovrebbe giocar se merita, non per la sua età”

Prima hai citato l’opportunità che ti è stata offerta in Serie C , nonostante la tua giovane età. Ma che idea ti sei fatto riguardo l’impiego dei giovani in Italia?
“E’ un tema che fa discutere tutti. In Serie C le squadre avendo dei contributi relativi all’impiego dei giovani sono propense a conceder loro spazio, come è stato nel mio caso, e  dunque non nego che essendo stato giovane in alcune scelte ero privilegiato. Ritengo comunque che un ragazzo dovrebbe giocar se merita e se si impegna durante la settimana, non per la sua età. Dobbiamo sfruttare le occasioni che abbiamo, ma spesso in Italia sbagliare è vietato. I giocatori talentuosi ci saranno sempre a mio avviso, ma far esperienza resta fondamentale. Un esempio dopo il periodo alla Next Gen possono esser Fagioli e Miretti, che stanno trovando continuità e le loro qualità stanno venendo fuori nella Juventus. In Spagna capita spesso che un ragazzo di 18 0 19 anni debutti e riesca a trovar il suo spazio, purtroppo la nostra mentalità è strettamente legata alla vittoria finale ed è difficile rischiare su ciò. Nonostante ciò, Mancini in Nazionale ha fatto esordire molti giovani durante la sua gestione. Nazionale stessa, che è il mio sogno fin da bambino”

Stanzani: “La prima convocazione è stata inaspettata, ed ero piuttosto euforico”

Che emozioni ha suscitato in te la prima convocazione con il Bologna?
“La prima convocazione è stata inaspettata, ed ero piuttosto euforico. Ricordo che in quel periodo riuscivo sempre ad allenarmi in prima squadra, nonostante i ritmi fossero molto più alti rispetto alla primavera”

Stanzani: “Palacio è colui che mi ha maggiormente impressionato”

Due dei tuoi compagni sono stati Barrow ed Orsolini, potenziali “crack” del Bologna, che ricordo hai di loro?
“Sono due giocatori fortissimi, ho giocato con loro tre anni ed erano benissimo in grado di far la differenza in Serie A. Palacio è colui che però mi ha maggiormente impressionato, era di un’altra categoria. Rodrigo nonostante l’età, aveva una tecnica ed una capacità di lettura dell’azione davvero impressionante. Tutt’ora guardo i suoi video e cerco di apprender il più possibile da lui”

Stanzani: “Il punto riferimento nel mondo calcistico è sempre stato Francesco Totti”

In quel Bologna, chi erano i leader che ti hanno permesso di integrarti a pieno all’interno dello spogliatoio e a crescere?
“Palacio sicuramente mi ha dato molti consigli e mi ha aiutato a crescere, ma ricordo soprattutto Angelo Da Costa, il secondo portiere, che era il leader carismatico all’interno dello spogliatoio. Il punto riferimento nel mondo calcistico, fin da bambino, è sempre stato Francesco Totti: un giocatore fortissimo.”

Stanzani: “Mihajlovìc è sempre stato propenso a lanciare i giovani. Vi racconto di cosa fece al primo allenamento…”

Che ricordo hai di Mihajlovìc, durante le sedute di allenamento?
“Sinisa è sempre stato propenso a lanciare i giovani, infatti ha fatto esordire nel 19/20 due miei compagni di primavera. Non aveva paura di nulla e se riteneva che un giovane meritava lo faceva giocare. L’esempio più eclatante è quello di Donnarumma, intuizione davvero incredibile. Ricordo che durante il primo allenamento mandò tutti noi a mettere i parastinchi dicendoci che sarebbe stata una battaglia fin da subito, anche in allenamento. In quel periodo eravano in fondo alla classifica, ma addirittura grazie alla sua simpatia e bravura riuscimmo a chiudere la stagione al decimo posto”

Stanzani: “La famiglia ha svolto un ruolo fondamentale per me nel corso della carriera”

Palacio e Mihajlovìc al Bologna, ma chi sono state le figure da cui hai ricevuto maggior incoraggiamento nel corso della carriera?
“La mia famiglia in primis, sempre presente nei momenti difficili. Ho comunque sempre avuto la fortuna di aver condiviso lo spogliatoio con delle bravissime persona, un esempio è Daniele Corazza, il responsabile delle giovanili”

 

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a cura di Emanuele Cantisani

 

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